Con l’arrivo sempre più vicino di Nintendo Switch 2, le aspettative e i desideri dei fan si moltiplicano, complici anche i primi dettagli specifici quasi confermati; tuttavia, c’è una funzione storica di alcune console dell’azienda, amata, rimpianta e mai davvero sostituita, che sembra essere ancora assente all’appello: il Registro Attività.

Un sistema che molti utenti Nintendo ricorderanno con affetto per la sua completezza e precisione, presente su Wii, Wii U e su 3DS; nella generazione attuale però è stato inspiegabilmente accantonato ma, con Switch 2 pronta al debutto, il momento per riportarlo in vita non potrebbe essere più adatto.

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Il Registro Attività tornerà su Nintendo Switch 2?

Per chi non lo ricordasse (o non lo conoscesse), il Registro Attività non era solo una lista di giochi avviati o ore approssimative giocate, come accade sull’attuale Switch; al contrario offriva una panoramica dettagliata e quotidiana del tempo trascorso su ogni titolo, con tanto di grafici, cronologia per giorno e confronto tra titoli.

Un sistema pensato per chi ama analizzare il proprio modo di giocare, magari per sapere quanto tempo si è effettivamente impiegato per completare un RPG, o per confrontare le ore spese su diversi giochi nel corso delle settimane; queste funzioni erano presenti già più di dieci anni fa su piattaforme come Nintendo 3DS, con risultati di tutto rispetto anche in termini di interfaccia e immediatezza.

La versione implementata sull’attuale Nintendo Switch tuttavia, lascia molto a desiderare: la console impone infatti un’attesa di almeno sette giorni prima di mostrare un dato approssimativo (“Hai giocato per più di 10 ore“) e non fornisce alcun dettaglio su sessioni individuali, media giornaliera o tempo complessivo effettivo; una limitazione che, se inizialmente poteva essere tollerabile, oggi appare semplicemente anacronistica.

In un contesto in cui il gioco ibrido è sempre più centrale, sapere quanto e come si gioca non è solo una curiosità, ma anche un’informazione utile per chi vuole ottimizzare le proprie sessioni o capire come bilanciare tempo e attività.

Con Switch 2 che promette una nuova generazione di titoli e funzionalità, riportare il Registro Attività alla ribalta (magari in veste moderna e integrata con il cloud) potrebbe rappresentare uno dei modi più semplici per conquistare i fan, anche senza rivoluzioni hardware o aggiornamenti monumentali.

Inoltre, un sistema simile potrebbe fungere da base per un ritorno parziale dello Street Pass, altra funzione iconica della generazione 3DS in cui i passi tracciati e le interazioni con altri utenti venivano visualizzate in modo dinamico; sebbene Switch 2 per dimensioni e natura non si presti altrettanto bene alla portabilità pura del 3DS, le logiche dell’interazione di prossimità potrebbero comunque trovare nuova vita, magari con eventi specifici o funzioni pensate per fiere, convention e simili.

Anche se lo Street Pass potrebbe sembrare un’utopia in chiave moderna, ripristinare il Registro Attività è tutt’altro che impossibile, si tratterebbe di una modifica tutto sommato contenuta, potenzialmente implementabile anche tramite un aggiornamento firmware, e che risponderebbe a una richiesta reale e condivisa da parte della community.

Insomma, Nintendo ha l’occasione di fare centro con poco, migliorare il monitoraggio delle attività di gioco, offrire dati precisi e immediatamente accessibili, nonché riavvicinare quei giocatori che amavano confrontare statistiche, ore giocate e progressi tra console e generazioni diverse. Non ci resta che attendere per scoprire se con la prossima Switch Nintendo ascolterà la base di utenti più fedeli.