L’intelligenza artificiale ha preso sempre più piede nel settore mobile e Apple, al momento indietro rispetto alle principali aziende della concorrenza, è consapevole di avere bisogno di una decisa accelerata.
Un assaggio delle nuove funzionalità basate sull’intelligenza artificiale studiate da Apple lo avremo a giugno in occasione della Worldwide Developers Conference 2024, quando sarà annunciato iOS 18, prossima versione del sistema operativo mobile del colosso di Cupertino che dovrebbe avere proprio l’IA come sua principale novità.
Alcuni dettagli sui programmi di Apple per quanto riguarda l’intelligenza artificiale generativa sono emersi nelle scorse ore in seguito alla pubblicazione di suoi nuovi modelli IA.
Apple muove i suoi primi passi nel settore IA
I ricercatori del colosso di Cupertino hanno pubblicato OpenELM (Open-source Efficient Language Models), una serie di quattro modelli linguistici molto piccoli che, a dire dell’azienda, sono in grado di eseguire in modo molto efficiente attività legate al testo, come ad esempio la scrittura di e-mail. I modelli in questione sono open source e già pronti per essere utilizzati dagli sviluppatori interessati.
OpenELM è disponibile in quattro versioni (70 milioni di parametri, 450 milioni di parametri, 1,1 miliardi di parametri e 3 miliardi di parametri), che si differenziano tra loro in base al numero di variabili che un modello comprende nel processo decisionale dai suoi set di dati di addestramento. Tanto per fare qualche paragone, Google Gemma offre una versione con 2 miliardi di parametri mentre Microsoft Phi-3 arriva a 3,8 miliardi di parametri.
Nei mesi scorsi Tim Cook, CEO di Apple, ha già confermato che le funzionalità di intelligenza artificiale generativa arriveranno sui vari dispositivi dell’azienda, precisando che il colosso statunitense sta investendo ingenti risorse in questo specifico settore.
Ad oggi, tuttavia, non sono stati forniti dettagli precisi anche se nelle ultime settimane sono andate facendosi sempre più insistenti le voci secondo cui Apple avrebbe deciso di puntare su un approccio on device, ossia l’esecuzione delle funzionalità IA direttamente sul dispositivo, senza appoggiarsi a server esterni, così da garantire una maggiore sicurezza e una notevole velocità. Staremo a vedere.
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