Visto che le batterie in generale sono sempre più indispensabili, l’UE sta cercando di organizzarsi per dipendere il meno possibile dall’Asia che attualmente fornisce la maggior parte delle materie prime e degli accumulatori finiti.

In quest’ottica l’UE ha annunciato le iniziative Battery regulation e Critical raw materials act (Crma) che hanno l’obiettivo di regolamentare un business sempre più cruciale sul piano ambientale.

L’UE annuncia le iniziative Battery regulation e Critical raw materials act

Il Battery regulation, entrato in vigore a febbraio, prevede una serie di norme che riguardano l’intero ciclo di vita di tutti gli accumulatori (produzione, utilizzo, riutilizzo e riciclo) con l’obiettivo di garantire batterie sicure, sostenibili e competitive.

Tra gli obiettivi minimi che i produttori devono rispettare ci sono quelli relativi alla raccolta delle batterie a fine vita, pari al 63% entro il 2027 e al 73% entro il 2030, tuttavia per le batterie dei veicoli gli standard sono del 51% entro il 2028 e del 61% entro il 2031.

Altri target riguardano il recupero del litio, 50% entro il 2027 e 80% entro il 2031, e i livelli minimi di contenuto riciclato che le batterie devono rispettare, ossia l’85% per il piombo, il 16% per il cobalto e il 6% per il litio e nichel, mentre per gli accumulatori al nichel-cadmio si parla dell’80% entro il 2025.

Il Battery regulation impone tra l’altro la possibilità per l’utilizzatore di rimuovere e sostituire le batterie degli apparecchi e dei criteri su prestazioni, durabilità e sicurezza, oltre a restrizioni contro sostanze pericolose quali mercurio, cadmio e piombo.

Il regolamento prevede inoltre delle prescrizioni che riguardano etichettatura e informazioni su componenti e contenuto riciclato, un passaporto elettronico della batteria e un codice QR.

Il Crma ha invece l’obiettivo di garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile dei minerali utili alla transizione, fornendo un elenco di 34 materie prime e 17 materie strategiche e fissando parametri di riferimento per la copertura del consumo annuo di materie prime: 40% da raffinazione in Europa, 25% da riciclo e 10% da estrazione.

Infine è prevista una semplificazione delle autorizzazioni, ossia un massimo di 27 mesi per l’estrazione e di 15 mesi per i progetti di riciclo e lavorazione.

In copertina la batteria Shenxing di CATL da 700 km di autonomia

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