Valve ha da poco annunciato il nuovo sistema di condivisione familiare Steam Families che elimina i limiti sul numero di persone che possono giocare ai giochi di una libreria, semplifica l’acquisto di giochi per i propri figli e aggiunge nuovi controlli parentali e opzioni di condivisione alla piattaforma Steam.

Prima di oggi era necessario utilizzare Family Sharing e Family View per condividere solo alcuni giochi con i propri figli, inoltre solo un membro della famiglia alla volta poteva giocare a un gioco della libreria di un altro.

Come prima gli account possono condividere una libreria con altri cinque membri della famiglia, tuttavia non vengono menzionati limiti al numero di dispositivi che è possibile autorizzare, mentre prima era limitato a 10. In più ora è supportato anche il gioco offline, mentre prima era necessario essere online per giocare ai giochi della libreria di qualcun altro.

Inoltre adesso è più semplice per i genitori supervisionare i figli, in quanto è possibile gestire l’accesso dei bambini a giochi specifici, monitorare il loro tempo di gioco e impostare restrizioni basate sul tempo. Non sarà più necessario acquistare una carta regalo o consegnare la carta di credito per acquistare un gioco al proprio figlio, poiché basterà approvare la sua richiesta.

Steam Families

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Steam Families rivoluziona il modo di giocare delle famiglie

La funzionalità al momento è disponibile solo in versione beta e per provarla è necessario iscriversi al programma andando in Impostazioni > Interfaccia > Partecipa alla beta del client e selezionando la voce Steam Family Beta.

Per creare una famiglia è sufficiente visitare la pagina Store, cliccare sul proprio account, quindi su Dettagli account > Gestione famiglia > Crea una famiglia.

Vale la pena notare che il nuovo sistema è soggetto a blocco regionale, quindi i contenuti condivisi con qualcuno in un altro Paese potrebbero non essere accessibili, inoltre se qualcuno lascia la famiglia, non potrà unirsi o crearne un’altra per un anno.

La piattaforma aggiunge inoltre che gli sviluppatori devono approvare i loro titoli per la condivisione in famiglia, mentre altri, come i giochi free-to-play o quelli che richiedono chiavi, account o abbonamenti di terze parti, non possono essere condivisi.

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