Se l’evoluzione delle memorie grafiche (VRAM) viaggia veloce e sta aprendo le porte alla prima generazione di chip GDDR7, il segmento delle memorie RAM non è da meno e soprattutto con le varianti a basso consumo (o Low Power) inizia a mostrare al pubblico quali potrebbero essere invece le potenzialità dello standard DDR6, o per meglio dire LPDDR6. Per i meno ferrati in materia, ricordiamo che le memorie LPDDR (Low Power Double Data Rate o LPDDR SDRAM) sono alla base dei nostri amati smartphone, ma anche di tablet, notebook e molti altri sistemi/dispositivi che utilizzano form-factor compatti e a basso consumo.

A oggi i modelli di smartphone e notebook top di gamma utilizzano le più recenti LPDDR5X, una variante delle memorie LPDDR5 6.400 MT/s che garantisce un netto boost delle prestazioni sino a 8.533 MT/s, ben al di sopra dei più veloci kit RAM DDR5 disponibili per i sistemi desktop di ultima generazione. Le cose miglioreranno in modo sostanziale con l’ingresso in campo dello standard LPDDR6 e successivamente LPDDR6X che, stando alle ultime indiscrezioni provenienti da fonti vicine al consorzio JEDEC, dovrebbero essere ufficializzate entro il terzo trimestre del 2024 con un netto salto generazionale rispetto ai prodotti attuali.

Le memorie LPDDR6X potrebbero spingersi a oltre 17.000 MT/s

Gli ultimi dettagli sulle caratteristiche delle memorie LPDDR6 ed LPDDR6X arrivano da ETNews che, riferendosi a fonti interne provenienti dal consorzio JEDEC, dichiara che le specifiche definitive verranno rese note entro la fine dell’estate, o se preferite entro il terzo trimestre dell’anno. La nuova generazione di RAM a basso consumo arriverà a circa cinque anni di distanza dalle attuali LPDDR5, con produttori come Samsung, SK Hynix e Micron in prima linea e ovviamente già pronti sulle catene produttive per alimentare i dispositivi che vedremo in commercio all’inizio del prossimo anno.

Parliamo di memorie pensate e realizzate per smartphone, notebook e dispositivi ottimizzati per i carichi legati all’Intelligenza Artificiale, ovvero quello che sarà il nuovo terreno di scontro tra le aziende produttrici nel prossimo futuro. Visti i requisiti hardware sempre al rialzo per quanto riguarda la potenza di calcolo CPU, GPU ed NPU (ormai decisiva), avere a disposizione una nuova generazione di RAM ad altissime frequenze (e densità) non farà altro che agevolare prestazioni, funzionalità e flessibilità.

LPDDR6
Parlando di caratteristiche tecniche invece, al momento non sono trapelati particolari dettagli da JEDEC, fatta eccezione per la velocità di trasferimento dati che, se confermata come suggeriscono del resto anche altre fonti, sarà a dir poco notevole. Ribadendo che siamo in attesa di conferme ufficiali, ETNews riporta che i modelli top delle memorie LPDDR6X garantiranno una velocità di 17.066 MT/s, mentre le LPDDR6 “standard” si fermano a 12.800 MT/s, il doppio per intenderci rispetto alle attuali LPDDR5X ed LPDDR5; altre novità dovrebbero arrivare anche in ottica efficienza energetica, probabilmente con una riduzione della tensione I/O e dei consumi, senza dimenticare la densità (si presume raddoppiata rispetto ai modelli attuali).

Secondo voci di corridoio, la prima piattaforma a sposare il nuovo standard di memoria LPDDR6 sarà Snapdragon 8 Gen 4, verosimilmente con memorie prodotte da Samsung o SK Hynix; la nuova proposta Qualcomm potrebbe debuttare nell’ultima parte dell’anno e non dovrebbe essere l’unica a utilizzare RAM LPDDR6 visto che anche i competitor (vedi Mediatek ad esempio) hanno una roadmap che coincide con l’ultimo trimestre del 2024.

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