In diverse occasioni sulle nostre pagine vi abbiamo riportato le scoperte effettuate dal telescopio James Webb, grazie al quale la NASA sta facendo passi da gigante nella comprensione e nella conoscenza dell’universo. Webb però non è ovviamente l’unico strumento di questo tipo, un altro famoso telescopio, il TESS (Transiting Exoplanet Survey Satellite) ha appena scoperto una nuova Super Terra posizionata nella zona abitabile del proprio sistema solare. Vediamo insieme qualche dettaglio.

TOI-715 b è la nuova Super Terra scoperta dalla NASA nella zona abitabile del proprio sistema solare

Era il 2018 quanto la NASA, l’agenzia spaziale statunitense, lanciò un telescopio spaziale progettato nell’ambito del programma Explorer, il TESS, il cui scopo è la ricerca di pianeti extrasolari usando il metodo fotometrico del transito: in pratica, per semplificare, il telescopio osserva le variazioni di luce prodotte dal passaggio dei pianeti “davanti” alla loro stella.

Di recente è stato pubblicato sulla rivista “Monthly Notice of the Royal Astronomical Society” un articolo che annuncia la scoperta di una nuova Super Terra posizionata nella zona abitabile del proprio sistema solare, ad opera di un team internazionale di scienziati guidato da Georgina Dransfield dell’Università di Birmingham, Regno Unito.

Il corpo celeste in questione, soprannominato TOI-715 b, è abbastanza vicino a noi (almeno lo è per gli standard astronomici) visto che si trova a 137 anni luce dalla Terra, è circa una volta e mezza più largo della Terra e orbita all’interno della zona abitabile “conservativa” attorno alla sua stella. Si trova in pratica ad una distanza che potrebbe consentire al pianeta di avere la giusta temperatura affinché si formi acqua liquida sulla sua superficie, circostanza per la quale sono comunque necessari anche altri fattori, in primis la presenza di un’atmosfera idonea.

Il fatto che, almeno stando alle prime rilevazioni, la posizione della Super Terra in questione sia stata stabilita nella zona abitabile “conservativa” è un ottimo segno, questa definizione infatti è più ristretta e potenzialmente più robusta rispetto alla più ampia zona abitabile “ottimistica”. Sempre basandosi sulle prime rilevazioni, sembra che nello stesso sistema solare sia presente anche un altro pianeta, più piccolo (di dimensioni simili alla Terra), anch’esso posizionato nella zona abitabile “conservativa”.

Un altro punto interessante è che la stella del sistema solare in questione è una nana rossa, più piccola e più fredda del nostro Sole; questa tipologia di corpi celesti sono noti per ospitare piccoli mondi rocciosi e solitamente i pianeti che vi orbitano attorno hanno orbite molto più strette, proprio in virtù del fatto che le nane rosse sono più piccole e più fredde. Ciò gioca a favore degli scienziati anche per un altro aspetto, come menzionato poco prima, il telescopio TESS utilizza il metodo fotometrico del transito, le orbite più strette fanno sì che il pianeta in questione passi “davanti” alla propria stella una volta ogni 19 giorni ed è dunque più facilmente e frequentemente osservabile (si pensi che l’osservazione di un pianeta simile alla Terra che orbita attorno ad una stella simile al nostro Sole non sarebbe possibile con i moderni strumenti, perché servirebbero 365 giorni per catturare un altro transito).

In precedenza abbiamo menzionato la possibilità, dovuta al posizionamento del corpo celeste rispetto alla propria stella, della presenza di un qualche tipo di atmosfera; ciò fa sì che il pianeta TOI-175 b si aggiunga all’elenco dei pianeti che potrebbero essere esaminati più da vicino dal telescopio James Webb nel prossimo futuro, essendo il telescopio in questione in grado di effettuare questo tipo di rilevazioni.

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