In un mondo in cui la produzione di contenuti originali sta diventando sempre più centrale, le piattaforme di streaming musicale come Spotify e Amazon Music stanno cercando modi innovativi per offrire contenuti esclusivi ai loro utenti. Una di queste strategie è la recente integrazione tra Patreon, la nota piattaforma online che permette ai creatori di finanziare i loro contenuti direttamente dalla community di sostenitori, e Spotify, che permette di ascoltare podcast esclusivi sfruttando le potenzialità dell’app di streaming più famosa al mondo.

I creativi di Patreon possono pubblicare podcast per soli abbonati su Spotify

Durante l’evento Stream On di quest’anno (in basso trovate il video completo), Spotify ha annunciato una partnership con Patreon con l’obiettivo di portare i podcast esclusivi per gli abbonati dal mondo Patreon al servizio di streaming di Spotify. E ora, a distanza di cinque mesi, quella visione si è finalmente concretizzata.

A partire da oggi gli utenti di entrambe le piattaforme possono fruire dei contenuti in esclusiva di Patreon direttamente su Spotify. Se un utente si imbatte in un episodio a cui non ha ancora accesso perché non è un sostenitore, potrà facilmente diventarlo con pochi clic.

Gli autori di podcast che hanno un profilo su Patreon devono semplicemente sincronizzare il proprio account con quello di Spotify. Dopo questa breve operazione, tutti i contenuti esclusivi per gli iscritti al proprio canale Patreon saranno accessibili su una pagina dedicata all’interno del profilo del programma su Spotify. Questa mossa non solo potenzia l’offerta di contenuti esclusivi, ma offre anche agli autori la possibilità di aumentare le loro iscrizioni tramite banner promozionali.

Questa integrazione è frutto della tecnologia Open Access di Spotify

Il motore dietro questa integrazione è la tecnologia Open Access di Spotify, presentata per la prima volta nel 2021. Essa consente ai podcast che ospitano contenuti a pagamento su altre piattaforme di utilizzare le loro credenziali esistenti per trasferire quei contenuti sull’app di streaming musicale più utilizzata al mondo.

Questa apertura ha già visto l’inclusione di altre piattaforme simili come Supporting Cast e Supercast. Vale la pena notare che Spotify offre già da due anni abbonamenti a podcast a pagamento tramite la sua piattaforma di produzione audio, Anchor.

Con un’implementazione simile a quella di Anchor, i podcast Patreon a cui non si ha accesso verranno mostrati con un’icona di un lucchetto nell’app di Spotify. Accanto alla data di pubblicazione e alla durata dell’episodio, compare anche la piccola etichetta “a pagamento”, che suggerisce l’impossibilità di ascoltare i contenuti per i non abbonati al canale Patreon dell’autore. Cliccando sul lucchetto, un messaggio inviterà l’utente a scoprire ulteriori informazioni sull’autore, reindirizzandolo alla pagina di Patreon per ulteriori dettagli sull’abbonamento.

Spotify podcast per gli abbonati Patreon

Maggiore libertà e controllo per i creatori di contenuti

Uno degli aspetti più rilevanti di questa collaborazione è che Spotify non trattiene una percentuale sugli abbonamenti generati tramite Open Access. Ciò significa che gli autori hanno il pieno controllo del loro pubblico, del contenuto e delle entrate.

Patreon e Spotify hanno sottolineato come gli autori, mantenendo il controllo totale degli aspetti citati poco fa, possono sfruttare il servizio di streaming per ampliare la loro portata e attrarre nuovi ascoltatoli. E la ciliegina sulla torta? Non ci sono costi aggiuntivi per integrare Patreon con Spotify.

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