Dopo che la Corte d’appello del Nono Circuito degli Stati Uniti ha rigettato la richiesta della FTC volta ad ottenere una sospensione dell’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, l’azienda di Redmond e Sony hanno firmato un accordo per mantenere il franchise di Call of Duty sulle console PlayStation.

Con un tweet di ieri il CEO di Microsoft Gaming Phil Spencer ha annunciato con entusiasmo che Microsoft e Sony hanno firmato un accordo vincolante per mantenere Call of Duty su PlayStation dopo l’acquisizione di Activision Blizzard.

In risposta al tweet di Spencer, il presidente e vicepresidente di Microsoft Brad Smith ha dichiarato che la società si è impegnata fin da subito per affrontare le preoccupazioni dei regolatori, degli sviluppatori di piattaforme e giochi e dei consumatori, ribadendo la volontà di assicurare che Call of Duty rimanga disponibile su più piattaforme e per più consumatori che mai.

Spencer non ha rivelato i termini dell’accordo tra Microsoft e Sony, tuttavia Axios ha successivamente confermato che ha una durata di 10 anni. Il colosso di Redmond propose questo accordo alla fine dello scorso anno, ma il colosso giapponese rifiutò.

Prima di oggi, Jim Ryan, presidente e CEO di Sony Interactive Entertainment, si era dichiarato fortemente contrario all’offerta di Microsoft, in quanto chiedeva di bloccare la fusione ritenendo che fosse una minaccia.

Ma visto che ora l’affare da 68,7 miliardi di dollari è praticamente cosa fatta, il colosso nipponico probabilmente non ha avuto altra scelta che venire a patti con il suo storico rivale.

La Markets and Competition Authority (CMA) del Regno Unito è l’ultima autorità di regolamentazione ancora contraria all’acquisizione, ma quando un giudice federale statunitense ha negato la richiesta della FTC di impedire a Microsoft di acquistare Activision Blizzard, l’autorità britannica e l’azienda di Redmond hanno concordato di negoziare un compromesso.