Twitter sta attraversando un periodo difficile, con Elon Musk che cerca di gestire le varie problematiche che stanno emergendo sin dalla sua acquisizione l’anno scorso. Secondo un rapporto di Platformer, infatti, la società è in ritardo nei pagamenti a Google Cloud e potrebbe perdere l’accesso ai servizi che si poggiano su questa piattaforma a partire dal 30 giugno.

Google e Twitter avevano firmato un contratto pluriennale nel 2018, che prevedeva che Twitter pagasse all’azienda di Mountain View 1 miliardo di dollari nel corso di cinque anni, inclusi oltre 300 milioni di dollari nel 2023, per usufruire di alcuni servizi. Secondo il rapporto, però, sembra che Elon Musk abbia deciso di smettere di pagare e stia pianificando di allontanarsi completamente dal cloud di Google per poggiarsi esclusivamente sui propri server.

I mancati pagamenti a Google potrebbero influire su alcuni servizi di Twitter

Il piano di allontanarsi da Google, tuttavia, non sta procedendo come previsto ed è incappato in alcune criticità. Smyte, un’azienda contro le molestie e il bullismo che Twitter ha acquistato nel 2018, funziona attualmente attraverso i server di Google Cloud e andrà offline il 30 giugno.

Non solo, ma Google attualmente ospita anche i servizi Twitter relativi all’anti-spam e i bot, alla rimozione di materiale di abuso sessuale sui minori (CSAM) e alla protezione degli account. Anche questi potrebbero essere chiusi a meno che il team di Elon Musk non li sposti su server proprietari prima del 30 giugno.

Google si aggiunge anche Amazon, che ha minacciato di smettere di pagare la pubblicità su Twitter a meno che l’azienda non saldi il suo debito in sospeso per gli Amazon Web Services. Inoltre, il social blu sta attraverso una serie di problematiche legali e criticità finanziarie sorte dopo l’acquisizione di Elon Musk alla fine dello scorso anno.

La situazione di Twitter non sembra essere quindi delle migliori, tra cause legali da parte di ex dipendenti, pubblicitari che abbandonano la piattaforma, Microsoft che accusa l’azienda di uso improprio dei dati e anche problemi di stabilità sulla piattaforma stessa, con alcuni bug gravi che hanno minacciato la privacy degli utenti nel corso degli scorsi mesi.

Recentemente era stato confermato da una mail riservata che Twitter valesse appena 20 miliardi di dollari, a fronte dei 44 miliardi di dollari spesi da Musk per acquistarlo. Un altro rapporto, pubblicato recentemente da Fidelity, afferma invece che la piattaforma al momento vale 15 miliardi di dollari, meno della metà del costo sborsato dal suo attuale proprietario.