Negli ultimi mesi si sono fatte sempre più insistenti le voci secondo cui Apple avrebbe deciso di apportare rilevanti modifiche per quanto riguarda la produzione dei suoi dispositivi, diminuendo l’importanza degli stabilimenti in Cina per provare ad affidarsi ad altre soluzioni.

Sono diverse le ragioni per le quali il colosso di Cupertino ritiene che la produzione di iPhone in Cina sia divenuta sempre più complicata, come i rapporti tesi tra Pechino e Washington, le difficoltà legate alle restrizioni per la pandemia di Coronavirus e la crisi economica globale.

Apple ha iniziato a lasciare la Cina

Negli ultimi tempi, pertanto, il colosso di Cupertino ha iniziato a spostare la produzione di iPhone dalla Cina all’India, Paese nel quale nel 2022 ha realizzato 6,5 milioni di modelli e nel quale spera di arrivare a produrne 10 milioni nel 2023.

E quest’anno per la prima volta con la serie iPhone 15 modelli non Pro saranno realizzati contemporaneamente in Cina e in India mentre saranno soltanto gli stabilimenti cinesi a produrre iPhone 15 Pro.

Ma gli sforzi di diversificazione del colosso di Cupertino riguardano anche il reperimento delle materie prime e, pertanto, i dirigenti hanno già incaricato i loro dipendenti di cercare posti al di fuori della Cina per reperire componenti e posizionare le linee di produzione per i nuovi prodotti in arrivo nel corso del prossimo anno.

In sostanza, Apple sta provando a ridurre i legami con la Cina ma ha di fronte un problema di non facile soluzione: deve farlo in modo molto discreto, così da non correre il rischio di mettersi contro il Governo di Pechino e i cinesi, in quanto il Paese asiatico rimane un mercato di fondamentale importanza per il colosso statunitense.

Oltre che dalla Cina, Apple vorrebbe allontanarsi pure da Taiwan e ciò significa anche dall’attuale azienda leader nella produzione dei chip, ossia Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC). Pare che dietro la decisione del colosso di Cupertino vi sia il timore che la Cina possa in futuro invadere questo piccolo Paese e prendere il controllo delle fonderie di TSMC.

In pratica, per i prossimi anni Apple non dovrà occuparsi soltanto di tecnologia ma anche di politica.