Negli ultimi mesi si è parlato molto della decisione dell’Unione Europea di puntare sulle auto elettriche e vietare dal 2035 la vendita di auto a benzina e diesel.

Questa direzione presa dalle autorità comunitarie ha suscitato non poche critiche, in quanto sono in tanti a ritenere che il Vecchio Continente non sia pronto a mettere da parte i motori “tradizionali” per lanciarsi in un settore che ha ancora diverse criticità, prima tra tutte la produzione delle batterie.

Da questo specifico punto di vista, infatti, il timore è che l’Europa possa “consegnarsi” alla Cina, attuale leader nella produzione di batterie, con il rischio che lo sviluppo di un settore fondamentale come quello automobilistico possa ritrovarsi soggetto alle condizioni imposte da un Paese competitor.

Unione Europea e Stati Uniti fanno fronte comune

Stando alle ultime notizie, pare che Stati Uniti ed Unione Europea abbiano deciso di fare fronte comune contro la Cina, una sorta di collaborazione nella produzione di batterie per auto elettriche, in modo da ridurre la dipendenza da Pechino.

Sarebbe questo il messaggio che Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, ha portato al Presidente Joe Biden in occasione della sua visita alla Casa Bianca.

La collaborazione tra UE e USA dovrebbe riguardare vari aspetti, come la produzione delle batterie, l’approvvigionamento delle materie prime necessarie per costruirle e la realizzazione degli impianti per produrre elettricità da fonti rinnovabili.

Gli incentivi di Stati Uniti e Unione Europea non andranno a penalizzare le rispettive aziende e dovrebbero garantire la creazione di una vasta area commerciale che possa essere capace di competere in modo efficace con la Cina nel settore delle batterie per auto elettriche.

E nell’ambito di tale accordo vi sarebbe anche l’ipotesi di introdurre un blocco delle esportazioni verso la Cina di tecnologie sensibili, come ad esempio quelle per la produzione di chip.

Potrebbe interessarti anche: auto elettriche, quanto costa la ricarica in Italia