Adesso manca solo l’approvazione formale del testo che precede la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, testo che sancisce lo stop alle auto a benzina e diesel immatricolate dal 2035. Rientrano nel discorso, appena approvato dal Parlamento europeo, anche i furgoni, che assieme alle automobili non potranno più essere messe in vendita sul mercato europeo se producono emissioni di CO2, se di nuova produzione. Largo alle auto elettriche e ai veicoli a idrogeno, dunque, per una nuova mossa che ha già fatto e farà discutere molto.

Contro le nuove auto a benzina e a gasolio dal 2035

340 i voti favorevoli, 279 i contrari e 21 astensioni, il risultato della nuova seduta che nella mattinata di oggi ha approvato in via definitiva i nuovi obiettivi vincolanti volti a ridurre le emissioni di CO2 di auto e veicoli commerciali leggeri di nuova produzione.

Era fine dicembre quando la presidente Meloni si  scagliava contro lo stop alle auto termiche, un blocco ufficializzato circa due mesi prima dal Consiglio e dal Parlamento europeo. In quell’occasione si trattava di un accordo politico provvisorio, da cui ne deve però derivare l’adozione formale da parte degli stessi organismi citati.

Ricapitolando, non c’è ancora nulla di concreto nemmeno stavolta. Se tutto dovesse continuare a muoversi in questa direzione, tali obiettivi vincolanti saranno concreti ed efficaci quando (e se) verranno pubblicati in Gazzetta Ufficiale.

Fatta questa premessa, vediamo che cosa ha approvato oggi il Parlamento europeo. Come anticipato, tali obblighi riguardano le nuove auto e furgoni leggeri dotati di motori termici (quindi anche a benzina e a gasolio) che emettono CO2. Dal 2035 non potranno più circolare se non quelli che non produrranno alcuna emissione di CO2.

Si tratta di un obiettivo da raggiungere per gradi partendo da una metodologia per valutare e comunicare i dati sulle emissioni di CO2 durante l’intero ciclo di vita dei veicoli venduti in UE, metodologia da presentare entro il 2035.

La fase seguente è da concludersi invece entro dicembre 2026, scadenza entro la quale la Commissione europea dovrà invece presentare una metodologia di supporto ai costruttori per adeguare le emissioni di CO2 e, nel contempo, poter monitorare il divario fra i valori limite di emissione e i dati reali sul consumo di carburante ed energia.

Nel testo approvato dal Parlamento europeo si parla poi di un’esenzione totale per chi produce meno di 1.000 nuovi veicoli l’anno e di deroghe per i costruttori con produzioni limitate (fino a 10 mila nuove autovetture o fino a 22 mila nuovi furgoni in termini di valore annuo), deroga valevole fino alla fine del 2035.

Fra le novità ci saranno anche degli adeguamenti relativi al meccanismo di incentivazione dei veicoli a basse emissioni e a zero emissioni, a partire da obiettivi più bassi di riduzione per i costruttori che vendono un maggior numero di veicoli con emissioni da zero a 50 g CO2/km (veicoli elettrici e ibridi, noti anche con la sigla ZLEV). Dal 2025 al 2029, il Parlamento ha poi fissato come fattore di riferimento ZLEV al 25% per le vendite di nuove autovetture e al 17% i furgoni, incentivo che a partire dal 2030 sarà rimosso.

Per valutare l’andamento generale di questo processo di riduzione delle emissioni, la Commissione europea a partire dalla fine del 2025 e con cadenza biennale, pubblicherà delle relazioni apposite per quantificare i progressi compiuti.

La prossima tappa, come anticipato, sarà l’approvazione formale da parte del Consiglio europeo, passaggio che precede la pubblicazione finale in Gazzetta Ufficiale.

La normativa incentiva la produzione di veicoli a basse e a zero emissioni. Inoltre, contiene un’ambiziosa revisione degli obiettivi per il 2030 e l’obiettivo emissioni zero per il 2035, cruciale per il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050. Questi obiettivi offriranno chiarezza per l’industria automobilistica e stimoleranno l’innovazione e gli investimenti dei costruttori. Acquistare e guidare autovetture a emissioni zero diventerà meno oneroso per i consumatori e porterà a un rapido sviluppo del mercato di seconda mano. Guidare in modo sostenibile diventerà accessibile a tutti.

Vi lasciamo con queste parole del relatore olandese Jan Huitema, in attesa di ulteriori sviluppi, benestare o passi indietro che siano.

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