Siamo soltanto agli albori, ma la rivoluzione di Matter è già cominciata. L’ambito di intervento è per il momento relegato a quello dei dispositivi della smart home, un mondo complesso e ricco di prodotti diversi che tuttavia in futuro potrebbe inglobare anche altro: i dispositivi sanitari.

Questo è quel che emerge dalla CSA, che nella giornata di oggi ha annunciato pubblicamente di voler trasformare il panorama IoT attraverso l’integrazione dei dispositivi connessi. L’obiettivo? Garantire livelli più elevati di autonomia agli anziani, alle persone con disabilità e a qualsiasi individuo con difficoltà, proprio grazie alla domotica, cui faranno parte anche i futuri dispositivi sanitari, interoperabili. Parliamo di un progetto, intendiamoci, ma l’Alleanza da cui nasce Matter ha già messo nero su bianco alcune idee interessanti che rientrano appieno nel campo della smart health.

I futuri dispositivi sanitari saranno smart e interconnessi

Bisogna spiegare per prima cosa che intendevamo (sia noi che la CSA) per trasformare il panorama IoT (Internet of Things, cioè l’Internet delle cose, ovverosia gli oggetti fisici connessi, fra cui rientrano i dispositivi smart home per l’appunto). E per farlo è necessario spiegare cos’è Matter.

Brevemente: è uno standard che mira a semplificare il collegamento tra sistemi e dispositivi della smart home, con l’obiettivo di unificare il mondo della domotica. Per saperne di più vi suggeriamo la lettura del nostro approfondimento scritto o del video in fondo.

Chiusa questa parentesi, la notizia è che la CSA (Connectivity Standards Alliance), il gruppo padre di Matter, ha annunciato oggi un nuovo progetto che spinge oltre il desiderio di unificare il settore della smart home. Entrano nella sfera d’interesse anche i dispositivi sanitari, e il perché è presto detto: Il National Institute for Health afferma che entro il 2030 un americano su cinque avrà almeno 65 anni.

Di conseguenza, servirsi proprio della tecnologia, ben raccordata fra dispositivi, potrà presto rivelarsi una priorità per migliorare la nostra salute e il benessere più in generale della popolazione intera.

L’Allenza non rimanda, ma intende intervenire subito, comunicando difatti l’esistenza di un gruppo di lavoro dedicato a questo progetto che punta a creare standard tecnici e un programma di certificazione per consentire l’interoperabilità dei dispositivi IoT, per la salute e il benessere.

Proprio come Alliance lo scorso anno ha rilasciato Matter, con un linguaggio comune e un programma di certificazione per l’interoperabilità, l’obiettivo è allineare le più importanti aziende del settore attorno a uno standard tecnologico comune che supporti l’interoperabilità sicura e plug-and-play per i dispositivi sanitari e dedicati al benessere.

Un passo verso questa direzione lo avevamo già notato mesi fa, con Amazon che portava il suo assistente vocale Alexa nelle case di riposo, al servizio di anziani e personale. Ma qui siamo chiaramente su un piano diverso, che la CSA spiega partirà dall’aggiunta dei dispositivi sanitari all’ecosistema della smart home, per la condivisione dei dati sanitari.

Il passo successivo sarà quello di rendere ancor più utile tale integrazione, aprendo la strada all’assistenza medica a domicilio, da remoto, e al monitoraggio dei pazienti dalle proprie case. Serviranno dei dispositivi dedicati e soluzioni tecnologiche che, prendendo spunto da un sistema come Matter, dovranno poter garantire una maggiore autonomia alle persone.

Oltre alla fattibilità di una soluzione di interoperabilità davvero universale, e agli scogli relativi al coinvolgimento delle aziende, ci saranno da superare gli ostacoli legati alla sicurezza (in senso lato), all’affidabilità dei dati e alla semplicità di utilizzo degli strumenti, che per ovvi motivi, dovranno essere in qualche modo utilizzabili anche dai pazienti, spesso anziani e difficilmente avvezzi alle tecnologie.

Ad ogni modo, abbiamo già ribadito che per ora si tratta di un progetto, già in corso ma agli albori, di cui sapremo di più nei prossimi anni, con buona probabilità quando già saremo abituati ad avere a che fare con dispositivi smart home interconnessi grazie a Matter, modello che la CSA intende usare per poter fare tutto questo.

Per saperne di più sul progetto della CSA in questione, leggete il comunicato stampa dedicato; per maggiori informazioni su Matter, come promesso, vi lasciamo invece al nostro video dedicato.

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