Sembra che la NASA e in particolare la missione Artemis 1 non abbiano molta fortuna con le condizioni metereologiche, quella che era la data stabilita circa un mese fa infatti verrà nuovamente posticipata, a causa di una tempesta tropicale.

La NASA rinvia il lancio della missione Artemis 1, nuovo tentativo previsto per il 16 novembre

Ebbene sì, come già successo a fine settembre le avverse condizioni metereologiche costringono l’agenzia spaziale americana a posticipare nuovamente il lancio della missione Artemis 1; questa volta la colpa è da attribuire alla tempesta tropicale Nicole che ha portato il Kennedy Space Center al livello HURCON 3 (Hurricane Condition). Ciò prevede la messa in sicurezza delle varie strutture, proprietà e attrezzature del centro, ma non solo, viene infatti istituita un’apposita squadra che rimarrà allo Space Center durante il passaggio della tempesta per monitorare le condizioni del centro, incluso l’hardware di volo per la missione Artemis 1.

Considerando le condizioni metereologiche la NASA ha deciso di mantenere il razzo Space Launch System (SLS) e la navicella spaziale Orion sul pad di lancio, operazione ritenuta più sicura rispetto ad ulteriori manovre di rientro al VAB; il rischio maggiore è rappresentato dai forti venti, ma il razzo è progettato per resistere a raffiche fino a circa 136 Km/h. Nonostante ciò sono ovviamente state prese numerose precauzioni per evitare danni alle strutture, i portelli del veicolo spaziale sono stati fissati per prevenire l’intrusione di acqua, sono stati spenti sia la navicella spaziale Orion che lo stadio centrale SLS, lo stadio di propulsione criogenico provvisorio e i booster. I tecnici della NASA hanno altresì provveduto all’installazione di un’apposita copertura rigida sulla finestra del sistema di interruzione del lancio, oltre a ritrarre il braccio utilizzato per l’accesso dell’equipaggio.

Secondo i piani dell’agenzia, una volta passata la tempesta, verranno messi in atto tutti controlli di rito con varie ispezioni, lo scopo è ovviamente quello di valutare eventuali danni e risolverli prima del nuovo tentativo di lancio; quest’ultimo è ora previsto in una finestra di lancio della durata di due ore il 16 novembre alle 7:04 del mattino ora italiana. Qualora qualcosa non dovesse andare per il verso giusto, la NASA ha già una data di riserva fissata per il 19 novembre (sperando che non ve ne sia bisogno), e monitora costantemente la situazione grazie alle informazioni della National Oceanic and Atmospheric Administration, della US Space Force e del National Hurricane Center. Speriamo che sia la volta buona.

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