Nell’operazione di acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk, un ruolo importante è stato ricoperto anche dal CEO di Binance, Changpeng Zhao. Noto nell’ambiente delle criptovalute come CZ, il numero uno dell’exchange ha infatti investito 500 milioni di dollari nell’ottica di assicurare un posto importante per gli asset virtuali nella nuova organizzazione del social media. Un aiuto il quale si è sommato a quello fornito da realtà come Andreessen Horowitz, Sequoia Capital, Fidelity Management e Brookfield.

Lo stesso Changpeng Zhao è ora tornato a parlare del ruolo avuto nell’operazione, nel corso del Web Summit tenutosi a Lisbona, in Portogallo, in cui ha affrontato una serie di problematiche legate alla nuova era verso la quale si sta avviando Twitter. Andiamo quindi a vedere i vari punti toccati per cercare di capire cosa potrebbe avvenire ora, soprattutto dopo la liquidazione dell’intero consiglio di amministrazione dell’azienda ad opera di Elon Musk.

Twitter: CZ propone l’integrazione di Binance Pay al suo interno

Nel corso della riunione tenutasi a Lisbona, il CEO di Binance non ha avuto eccessive remore nel proporsi come partner di rilievo su Twitter. Dopo aver affermato che la piattaforma di scambio ha le tecnologie, il know-how e i prodotti giusti, ha aggiunto di essere pronto ad aiutare Elon Musk nella sua opera di ristrutturazione. Al momento, però, i due non si sarebbero ancora incontrati, in quanto entrambi al centro di impegni pregressi. Se però il fondatore di Tesla glielo chiedesse, sarebbe pronto a entrare nel nuovo consiglio di amministrazione, anche se con riluttanza.

In attesa di farlo, lo stesso Changpeng Zhao ha lanciato la candidatura di Binance Pay in qualità di sistema di pagamento crypto sul social media. Stando alle sue dichiarazioni, però, non ci sarebbe una questione di convenienza e di possibili collaborazioni alla base della sua decisione di partecipare all’operazione che ha consegnato Twitter all’uomo più ricco del mondo. Anzi, a motivarlo sarebbe stata la voglia di preservare la libertà di espressione sul social media, di cui lo stesso CZ è un noto utente. La sua pagina, infatti, è attualmente seguita da oltre sette milioni di utenti di ogni parte del globo.

Se sino a questo momento il CEO di Binance non si è mai trovato al centro di contese particolarmente aspre, per molti altri utenti non è stato esattamente così. La situazione che si è venuta a creare ha quindi portato all’attenzione generale un tema sempre più decisivo, quello del confine tra democrazia e intolleranza. La seconda troppo spesso ha travalicato i confini su Twitter, dando vita ad una sorta di guerra permanente, per fortuna rimasta a livello di opinioni. Ora sembra arrivato il momento di risolvere il problema.

La questione della democrazia su Twitter è sempre più al centro delle discussioni

La questione della democrazia su Twitter è scoppiata nel corso degli ultimi anni, in particolare dopo la cancellazione della pagina di Donald Trump. Il bando nei confronti dell’ex inquilino della Casa Bianca è scattato dopo l’assalto a Capitol Hill da parte delle frange estreme del partito repubblicano, che secondo i responsabili del social media sarebbero state incitate a farlo proprio dai messaggi palesemente violenti postati reiteratamente dal miliardario sulla sua pagina, seguita da ben 88 milioni di followers.

Lo stesso Trump nei giorni scorsi ha dichiarato la sua soddisfazione per l’acquisizione di Twitter da parte di Musk, che secondo lui toglierebbe il ponte di comando del social media a “lunatici e sinistri” contrari alla libertà di parola. Sin qui siamo al solito gioco delle parti, considerato come le stesse accuse siano mosse da organizzazioni e militanti di sinistra nei confronti dei media schierati con la destra i quali decidono in maniera abbastanza surreale chi può esprimersi in libertà o meno sulle varie piattaforme.

Proprio su questo aspetto, Musk ha precisato nei giorni scorsi che i profili banditi nel passato non potranno tornare su Twitter sin quando la piattaforma non disporrà degli strumenti in grado di assicurare il giusto trattamento per ogni utente. In attesa che siano individuate procedure in grado di garantire libertà di espressione senza però permettere l’anarchia la quale troppo spesso ha dominato anche su Twitter, le parole di Changpeng Zhao fanno capire come si tratti di un problema sempre più avvertito, proprio in considerazione dell’importanza che i social media hanno saputo assicurarsi nel corso del tempo.

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