All’elenco degli exchange di criptovalute già esistenti, potrebbe ben presto aggiungersi un vero e proprio pezzo da novanta. Secondo le notizie che giungono dalla Corea del Sud, Samsung Securities starebbe infatti valutando con molta attenzione l’ipotesi di dare vita ad una sua piattaforma di scambio il prossimo anno. I media del Paese asiatico sembrano avvalorare l’ipotesi che non meno di sei aziende nazionali stiano vagliando l’idea e avrebbero già iniziato a collaborare con gli organismi preposti alla sorveglianza dei mercati finanziari sudcoreani. Le discussioni intraprese sarebbero anzi ormai in via di definizione e avrebbero come conseguenza il debutto di altrettanti exchange.

La tendenza in atto sembra la diretta conseguenza del cambio di guida ai vertici politici. Il nuovo presidente, Yoon Suk-Yeol, si è infatti dimostrato molto più aperto nei confronti dell’innovazione finanziaria rispetto al suo predecessore, in linea con una tendenza favorevole alle criptovalute già espressa in precedenza. Il suo avvento ha quindi dato luogo ad una vera e propria inversione di rotta rispetto alla fase precedente, in cui il potere politico aveva cercato di porre paletti molto rigidi nei confronti delle aziende operanti nel settore.

Nel corso del 2021 proprio il modus operandi del governo locale aveva obbligato non meno di 60 piattaforme di scambio sudcoreane a registrarsi e sottoporsi alla sorveglianza della FIU, l’ente di sorveglianza dei mercati finanziari nazionali, per non dover essere costrette alla chiusura. Non sono riuscite invece a dare sufficienti garanzie altre decine di strutture analoghe, le quali hanno di conseguenza dovuto chiudere i battenti.

Una rigidità del resto abbastanza logica nel Paese ove è nato Do Kwon, l’ormai famigerato fondatore di Terra (LUNA), la stablecoin crollata clamorosamente dopo aver fatto sognare la ricchezza ad un gran numero di incauti investitori. Un crollo che ha reso ancora più rigido il crypto winter in atto, innescando un vero e proprio effetto domino che ha letteralmente bruciato miliardi di dollari investiti dai trader.

Con il nuovo corso si è però registrato un ammorbidimento della linea, a seguito del quale alcune grandi aziende hanno preso in considerazione l’idea di sfruttare le opportunità delle criptovalute. Samsung è tra di esse il nome più in evidenza, per ovvi motivi.

Samsung e le criptovalute

La notizia relativa alla volontà del gigante asiatico di lanciare il proprio scambio crypto tramite Samsung Securities non stupisce eccessivamente. Già nel recente passato, infatti, l’azienda ha dato luogo ad iniziative tese a integrare la tecnologia blockchain nei suoi progetti, ritenendo con tutta evidenza trattarsi di una notevole opportunità, naturalmente da sfruttare per quanto possibile.

In particolare, nel corso degli ultimi dodici mesi Samsung ha lanciato diverse iniziative che hanno destato molta curiosità tra clienti e osservatori. La più chiacchierata è quella relativa al lancio di una funzione wallet per la sua linea di smartphone Galaxy, cui si era aggiunta la decisione di produrre token non fungibili (NFT) da dare in omaggio a chi avesse aderito all’invito di acquistare il nuovo modello di Galaxy S22.

A questa iniziativa si è poi aggiunta l’integrazione di una piattaforma NFT all’interno di tre televisori, rendendo possibile agli utenti il trading di opere d’arte tramite i modelli in questione, per poi metterle in bella mostra sugli stessi. Un attivismo dimostrato poi nel mese di giugno dalla diffusione della notizia in base alla quale l’azienda sudcoreana starebbe anche iniziando a produrre chip di 3 nanometri (3nm) per il mining crypto.

In epoca meno recente, Samsung aveva anche provveduto a stringere una collaborazione con Stellar tesa alla creazione di nuove applicazioni blockchain compatibili con il proprio Keystore. Il progetto sarebbe dovuto sfociare in un vero e proprio Blockchain Keystore, un sistema pensato per poter assicurare ai detentori di smartphone Samsung un utilizzo in assoluta sicurezza di app e dApp collegate alle criptovalute.

Resta ora da capire se il nuovo progetto riuscirà infine ad andare in porto. Il dubbio è collegato al fatto che già nel corso del 2021 Samsung aveva cercato di lanciare la sua piattaforma dedicata al trading crypto, piano che si era però arenato di fronte ad uno scoglio imprevisto, la latitanza di professionisti qualificati. Non resta quindi che attendere lo sviluppo degli eventi per capire se il sospirato debutto dell’azienda nel settore delle criptovalute stia per tramutarsi in realtà.

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