Da quando Mark Zuckerberg ha annunciato il rebranding di Facebook in Meta, il metaverso è diventato uno degli argomenti più polarizzanti nel mondo della tecnologia e della cultura più in generale.

Il metaverso è ancora un concetto in evoluzione le cui applicazioni pratiche – in ogni ambito della società – sono ancora tutte da scoprire. Attualmente uno dei modi più concreti di toccare con mano una sua versione primitiva è attraverso piattaforme virtuali che consentono agli utenti di creare spazi in realtà virtuale e provare un assaggio di quello che potrebbe essere la vita nel metaverso.

La più famosa tra queste piattaforme è ovviamente Horizon Worlds – creata da Meta stessa – la quale, quasi con cadenza settimanale, si aggiorna aggiungendo nuovi elementi ed esperienze ma soprattutto continuando ad affinare, rivedere e modificare le proprie politiche di sicurezza al fine di tutelare tutti gli utenti.

Tra gli aggiornamenti più interessanti in tal senso troviamo la gestione del confine personale degli utenti attraverso la quale Meta ha fornito agli avatar una bolla virtuale di due piedi (circa 60 cm) per impedire a utenti non presenti nella lista di amici di avvicinarsi troppo e contrastare così interazioni indesiderate come le molestie.

Ora Meta sembra pronta ad aggiornare, ancora una volta, le politiche di sicurezza di Horizon Worlds espandendo i tipi di contenuti permessi nei mondi virtuali della piattaforma.

Meta annuncia il tag per i contenuti “per adulti” nel metaverso

Ebbene, il colosso ha introdotto un tag “18+” per i contenuti “per adulti” che i creators dovranno aggiungere manualmente tra le etichette del proprio mondo virtuale, come comunicato da una mail di Meta.

La novità segna un cambio di paradigma per Meta che finora aveva sempre bandito di default i contenuti “maturi” quali raffigurazioni di droga, atteggiamenti sessualmente evocativi e violenza. L’obiettivo della nuova policy è quella di consentire i suddetti contenuti purché non superino certi limiti che, attualmente, risultano ancora poco chiari.

L’arduo compito di Meta ora sarà di preoccuparsi di segnalare quando una raffigurazione sessuale sia troppo evocativa, o una rappresentazione di una scena violenta non sia adatta neanche ai mondi 18+. Situazione ancora più complessa riguardo le droghe come la marijuana che in alcuni Stati degli Stati Uniti è illegale.

È evidente come i confini di cosa sia permesso nei mondi virtuali e non siano più sfocati che mai lasciando spazio a falle nella moderazione dei contenuti che potrebbero portare a pessime esperienze per gli utenti di Horizon Worlds.

Un miliardo di persone nel metaverso entro il 2030: la previsione di Zuckerberg

Tra nuovi contenuti, nuove politiche di sicurezza e casi di utilizzo in costante aggiornamento, il metaverso è un concetto tanto nebuloso quanto in fermento che entro il 2030 verrà popolato da un miliardo di persone. Questa la previsione del CEO di Meta, Mark Zuckerberg, che ai microfoni di CNBC ha inoltre aggiunto che per quell’anno gli acquisti di contenuti digitali nativi del metaverso ammonteranno a centinaia di miliardi di dollari.

Una previsione tanto ambiziosa quanto audace ma in linea con il personaggio Zuckerberg e soprattutto con gli investimenti riversati finora da Meta nella propria divisione Meta Reality Labs.

Inoltre, come specificato nelle nuove politiche di monetizzazione, Meta continuerà a non trattenere commissioni sui guadagni dei creatori di contenuti fino al 2024. Questo vale anche per il metaverso e Horizon Worlds consentendo a quanti più creators di popolare la piattaforma e iniziare a produrre contenuti tali da attrarre nuovi utenti.

Grazie a queste novità il piano di Zuckerberg continua a prendere forma tra nuovi e vecchi problemi come la moderazione dei contenuti con la speranza di non ripetere i soliti, vecchi errori.

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