È stato raggiunto l’accordo in seno all’Unione Europea relativo alle nuove norme antiriciclaggio da applicare alle transazioni in criptovaluta. Le regole che sono state varate mirano in particolare a prevenire il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo, richiedendo ai fornitori di servizi di criptovalute di raccogliere e archiviare le informazioni tese a procedere all’identificazione delle persone coinvolte, in modo da consegnare le informazioni alle autorità inquirenti.

Dalla nuova normativa, però, è stato escluso il tracciamento relativo ai portafogli privati​, non ospitati cioè dagli exchange, che il Parlamento europeo aveva inizialmente inserito al suo interno. Si trattava in effetti di un punto abbastanza controverso, tanto da spingere Brian Armstrong, fondatore di Coinbase ad additarlo come un attentato all’innovazione e alla privacy degli investitori. La parte incriminata è stata quindi depennata dalla versione finale. Andiamo però a vedere meglio quanto è stato approvato nell’occasione.

La fine del far west nel settore crypto

Il nuovo regolamento è stato accolto come la fine del far west che ha caratterizzato sinora il settore delle cripotvalute, in particolare da Ernest Urtasun, un membro del Parlamento europeo appartenente a Catalogna in comune, il quale ha voluto esternare tutta la sua soddisfazione in un messaggio pubblicato su Twitter.

Il documento non prevede soglie minime oppure esenzioni per i trasferimenti di importo limitato e si applica a tutte le transazioni in cui sono coinvolti fornitori di servizi, a partire dagli scambi di criptovaluta regolamentati dall’Unione Europea, come ricordato da un comunicato stampa il quale è stato pubblicato sul sito Web del Parlamento europeo. Lo scopo che si prefigge è di garantire che il denaro virtuale possa essere tracciato allo stesso modo di quello tradizionale.

La normativa è parte integrante del nuovo pacchetto antiriciclaggio dell’UE e sarà allineata alle regole sui mercati delle criptovalute (MiCA). L’accordo conseguito va in pratica a estendere la cosiddetta “regola del viaggio”, già esistente nella finanza tradizionale, in modo da andare a coprire anche i trasferimenti in criptovalute. Tale regola richiede che le informazioni sulla fonte del bene e sul suo beneficiario viaggino con la transazione e siano archiviate su entrambi i lati del trasferimento. Di conseguenza. i fornitori di servizi di criptovalute (CASP) saranno obbligati a fornire le informazioni in questione alle autorità competenti nel caso in cui sia condotta un’indagine sul riciclaggio di denaro e sul finanziamento del terrorismo.

Proprio per evitare possibili vie di fuga è stato anche deciso che non esisteranno soglie minime: ogni transazione crypto sarà sottoposta al raggio d’azione della normativa, contrariamente a quanto era stato proposto in un primo momento, in modo da evitare qualsiasi pericolo.

La parte relativa ai wallet privati

Come ricordato all’inizio, si è anche deciso di depotenziare la parte più controversa del provvedimento, quella relativa ai wallet privati, per i quali si era pensato inizialmente al tracciamento. Il controllo sarà applicato solo se tali portafogli instaurano una relazione con un analogo dispositivo gestito da un fornitore di servizi.

Nel caso in cui un cliente invii o riceva più di 1000 euro da o verso il proprio portafoglio non ospitato, l’exchange sarà tenuto a verificare se il wallet non ospitato è effettivamente di proprietà o controllato da questi.

Le nuove regole, infine, non dovranno essere applicate ai trasferimenti da persona a persona che non prevedano l’attivazione di un fornitore, come le piattaforme di scambio di Bitcoin e Altcoin, oppure tra fornitori i quali agiscono per proprio conto.

Il sistema che è stato congegnato è stato definito estremamente ambizioso da Ernst Urtasun. Mentre il correlatore del progetto, Assita Kanko, parlamentare della Nuova Alleanza Fiamminga, ha a sua volta affermato: “Per troppo tempo, le criptovalute sono state sotto il radar delle nostre forze dell’ordine. I terroristi hanno utilizzato la crittografia per raccogliere fondi, per accedere alla pornografia infantile e i criminali hanno riciclato i loro proventi attraverso di essa. Questo ha davvero danneggiato la vita delle persone e sollevato dubbi sul settore delle criptovalute. Oggi abbiamo fatto un grande passo per affrontare questi problemi. Sarà molto più difficile abusare di criptovalute e trader e investitori innocenti saranno meglio protetti. La regola di viaggio estesa renderà quel mondo più sicuro.”