Dopo aver introdotto su alcuni dispositivi indossabili la funzione che rileva i fenomeni di fibrillazione atriale Fitbit fa un passo in avanti, ancora una volta nel settore della salute. Oggi Google ha infatti annunciato l’implementazione della funzione “Profili del sonno”, utile a migliorare il riposo notturno fornendo una sorta di classificazione basata su sei animali, un’idea molto simile a quanto già visto con il programma di coaching del sonno del Galaxy Watch4 di Samsung, per intenderci.

Per creare i diversi profili della nuova funzione in questione, il team di ricerca di Fitbit ha esaminato per un mese intero i dati del sonno di circa 60mila utenti, suppergiù equivalenti a 22 miliardi di ore. Da ciò ne è derivato quanto segue.

La nuova funzione di monitoraggio del sonno di Fitbit

In sostanza la funzione in questione analizza il sonno degli utenti attraverso 10 parametri chiave, calcolando ogni mese le tendenze e i dati, confrontandoli con quelli tipici delle persone con la stessa età e sesso. Ne risultano dei consigli in ottica miglioramento. La variabilità, il tempo prima di raggiungere la fase di sonno profondo e i momenti di veglia vanno a sommarsi ai parametri già monitorati in precedenza, a rappresentare una visione più completa del sonno, per fornire di conseguenza dettagli più utili.

I “profili del sonno” non hanno scopi medici e gli utenti sono tenuti a consultare il proprio medico di riferimento per ogni dubbio o domanda relativi alla propria salute tiene a sottolineare Google.

I sei profili animali

Raccolti questi dati, Fitbit forma e restituisce l’animale designato e più adatto alle tendenze dell’utente. Come anticipato, sono sei gli archetipi, ciascuno dei quali riflette determinati comportamenti e schemi comuni, benché per ovvi motivi pur sempre approssimativi.

  • Giraffa: il sonno tende a essere breve, con buone probabilità di andare a dormire sul tardi e svegliarsi prima. Di buono c’è che la percentuale di sonno profondo e REM è relativamente discreta, nonostante la durata complessiva sia ridotta.
  • Orso: il programma di sonno è costante, gli orari sono regolari. Fa riferimento a chi va a letto prima degli altri e riesce ad addormentarsi profondamente a stretto giro, mantenendo un sonno lungo e riposante con alte percentuali di sonno profondo e REM.
  • Delfino: chi fa le ore piccole e dorme meno tempo rispetto alla media, a causa di un programma di sonno spesso incostante e variabile. Il sonno è leggero e si addice a chi non disdice eventuali pisolini risananti.
  • Riccio: a letto tardi e sveglia sul presto: il sonno è leggero e si riferisce a chi in genere ci mette molto a raggiungere uno stato di sonno profondo.
  • Pappagallo: orario di addormentamento costante, né troppo presto né troppo tardi. Il sonno profondo è raggiunto alla svelta e la qualità è elevata, benché durante la fase REM diventi spesso leggero, causa dei frequenti risvegli durante la notte.
  • Tartaruga: orari sempre diversi, ma spesso prima dei più, viceversa i tempi di risveglio. Chi in generale impiega molto per raggiungere uno stato di sonno profondo, con fasi REM inferiori alla media.

Come funziona

Google spiega nel comunicato relativo che questa nuova funzione diventa disponibile solo dopo aver dormito per almeno 14 notti al mese. Più dati e misurazioni Fitbit avrà in mano, più la valutazione sarà precisa, naturalmente. Solo così la funzione potrà essere effettivamente utile per cercare di migliorare il proprio sonno attraverso suggerimenti e informazioni mirate.

Questo nuovo profilo del sonno è disponibile nell’app Fitbit, ma solo per gli utenti Premium, piano d’abbonamento che costa 8,99 euro al mese, o 79,99 euro l’anno e che offre diverse funzioni e statistiche personalizzate per migliorare il proprio benessere (trovate tutte le informazioni qui).

Al momento sono questi i dispositivi Fitbit compatibili con la funzione: Sense, Versa 3, Versa 2, Charge 5, Luxe e Inspire 2. Google comunica che gli utenti riceveranno il loro primo profilo dedicato a partire dal prossimo 4 luglio con a seguire i profili mensili il 1° giorno di ogni mese.

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