Nella serata di ieri, 27 aprile 2022, abbiamo conosciuto i risultati finanziari del primo trimestre di due giganti del mondo tecnologico quali Alphabet (i.e. Google) e Microsoft e, mentre dalle parti di Mountain View non arrivano buone nuove — con YouTube che ha deluso le aspettative —, in quel di Redmond mostrano i muscoli contro il rallentamento globale, con il cloud a fare da traino.

Insomma, dopo che questa mattina vi avevamo parlato dei risultati comunicati da Samsung, che — nonostante le vendite globali degli smartphone in netto calo nello stesso periodo di riferimento — ha saputo rialzarsi in maniera importante nel Q1 2022, adesso guardiamo in casa di altri due colossi del settore.

Google: la crescita è lenta e YouTube è una delusione

Alphabet, la holding alla quale fa capo tutto l’impero di Google, ha comunicato risultati deludenti per il primo trimestre del 2022. Parlando di cifre, si riportano ricavi per 68,01 miliardi di dollari, che costituiscono una crescita del 23% e al contempo una grossa delusione: è la crescita più bassa messa a referto dal colosso sin dal 2020.

Sui conti del Q1 2022 hanno pesato diversi fattori, dall’aumento dell’inflazione alla guerra in atto in Ucraina, che fatto calare l’appetito per le spese pubblicitarie. Tant’è che le vendite pubblicitarie sono state pari a 54,66 miliardi di dollari, appena al di sopra delle stime (54,56 miliardi). Più lenta anche la crescita delle vendite del cloud (app, hardware e vendite di abbonamenti), con 6,8 miliardi di dollari che non hanno soddisfatto le stime (7,3 miliardi di dollari).

L’utile trimestrale, in flessione dell’8,3%, si è attestato sui 16,436 miliardi di dollari (24,62 dollari per azione), non riuscendo a soddisfare le aspettative, che erano di 25,76 dollari per azione.

Entrando più nel dettaglio dei risultati comunicati, i ricavi di Google Cloud sono cresciuti fino a 5,8 miliardi di dollari dai 4 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno, tuttavia la delusione è arrivata da un asset importante come YouTube: le previsioni erano di 7,51 miliardi di dollari, ma il contributo ai ricavi di Alphabet nei primi tre mesi dell’anno non è andato oltre i 6,87 miliardi di dollari. La delusione è ancora più cocente perché Google sta investendo molto in YouTube per tenere il passo nei confronti della concorrenza agguerrita con TikTok in testa (l’esempio più importante è YouTube Shorts).

In sede di comunicazione dei risultati trimestrali, Google ha anche annunciato un piano da 70 miliardi di dollari per il riacquisto delle proprie azioni, che segue i riacquisti per 81 miliardi di dollari degli ultimi due anni. I risultati al di sotto delle attese hanno penalizzato i titoli di Google a Wall Street dove, nelle contrattazioni after-hours, sono arrivate a perdere fino al 7% (il calo quest’anno ha già toccato il 17%, contro la crescita di quasi il 90% dell’ultimo biennio).

Secondo i dati di Insider Intelligence, Google dovrebbe conquistare il 29% del mercato globale degli annunci online da 602 miliardi di dollari nel 2022, tuttavia il colosso californiano non deve sottovalutare la concorrenza di Amazon e della già menzionata TikTok (ByteDance).

Prova di forza per Microsoft

Se da una parte Alphabet non ha soddisfatto le attese, dall’altra Microsoft le ha persino superate, soprattutto grazie al cloud.

Nel Q1 2022, il gigante di Redmond ha registrato un utile per azione di 2,22 dollari, contro i 2,19 dollari del consensus, su ricavi di 49,36 miliardi di dollari, anche questi sopra i 49,05 miliardi attesi dagli esperti e in crescita del 18% rispetto allo scorso anno. A fare le fortune di Microsoft è stato soprattutto il segmento intelligent cloud, che comprende le attività di Azure e che ha generato ricavi per 19,05 miliardi di dollari, con un bel +26% su base annua. In rialzo anche il segmento productivity and business processes, in cui confluiscono voci importanti come Office LinkedIn e Dynamics: +17% rispetto a un anno prima, con il consensus a 15,75 miliardi. Infine, il segmento more personal computing (Windows, Xbox e Surface) ha portato ricavi per 14,52 miliardi di dollari (sopra le attese di 14,27 miliardi di dollari), con un +11%.

Il CEO Satya Nadella ha parlato di spese tech che non diminuiranno neppure a fronte del rallentamento del mercato globale, complice il ruolo sempre più importante della tecnologia digitale nell’economia globale. Amy Hood, executive VP e CFO, ha posto l’accento sui risultati della componente cloud, ormai al centro dell’attenzione dei clienti.

Forte della comunicazione di risultati solidi, il Financial Times ha segnalato come la valutazione complessiva di Microsoft sia balzata di circa 100 miliardi di dollari nel post-mercato. Guardando al presente e al futuro prossimo, mentre gli esperti stimavano ricavi per 52,8 miliardi di dollari nel trimestre in corso, le previsioni di Microsoft superano i 53 miliardi di dollari.

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