Qualche giorno fa alcuni leaker hanno pubblicato dei post su Twitter contenenti alcuni rumor su cosa potremo aspettarci dalla prossima generazione di schede grafiche di fascia alta dei produttori NVIDIA, AMD e Intel ARC.

I leaker in questione, kopite7kimi, Greymmon55 e Redfire, storicamente sfruttano fonti valide per divulgare queste informazioni; questo, senza dubbio, pone tali indiscrezioni nella sfera del possibile.

Arrivano nuovi rumor sulle prossime schede grafiche di fascia alta

Nel dettaglio, ognuno dei tre leaker di cui vi parlavamo in precedenza ha riportato indiscrezioni specifiche relativamente ai piani di un singolo produttore per le schede grafiche della prossima generazione, attese entro la fine del 2022 (al netto di quelle Intel, attese tra il 2023 e il 2024).

Andiamo a scoprire, nel dettaglio, tutto ciò che possiamo apprendere da questi rumor: per chi volesse, nella tabella seguente, sono riportati e messi a confronto tutti i dati trapelati finora, mentre nel seguito analizzeremo le indiscrezioni produttore per produttore. Vi invitiamo a prendere con le pinze tutto ciò che verrà riportato di seguito.

Rumor Tabella di confronto tra le schede grafiche top di prossima generazione

NVIDIA GeForce RTX 4090 o cambio di denominazione?

Il leaker kopite7kimi aveva pubblicato un tweet in data 1 aprile, palesemente bollato come pesce d’aprile, che riferiva i dettagli delle schede grafiche NVIDIA RTX di prossima generazione; tuttavia, una decina di giorni dopo e in risposta a quello stesso tweet, ha pubblicato ulteriori informazioni che appaiono come più veritiere.

Sebbene ci si aspetti da un momento all’altro la presentazione delle nuove GPU Ada Lovelace per la nuova gamma RTX 4000, il leaker non fa riferimenti al numero di serie esatto, segno che potrebbero fare parte della serie RTX 50xx, indicando un possibile cambio di denominazione in corso d’opera.

Tralasciando il contenuto del tweet incriminato e focalizzando l’attenzione su quello più recente, apprendiamo le presunte specifiche chiave delle prossime RTX 4090, nomi in codice PG137 e PG139: queste schede, che dovrebbero mantenere l’architettura NVIDIA Ada, potrebbero essere dotate di GPU GA102-300, le stesse della 3090 “base”, ma con 24 GB di memoria GDDR6X a 21 Gbps, esattamente quella già vista sulla potentissima 3090 Ti, recentemente presentata ufficialmente; il TDP, infine, sarebbe di 600 W.

Queste specifiche confermerebbero la teoria secondo cui la RTX 3090 Ti, presentata da poche settimane, sia servita a NVIDIA come banco di prova per proprie le GPU della prossima generazione.

AMD Radeon RX 7000 con GPU Navi 31 a 7 chiplet?

Dopo essere tornata ai design monolitici con la GPU Navi 21 per competere nella fascia alta del settore delle schede grafiche, AMD potrebbe dotare la prossima generazione di schede grafiche in questa fascia di mercato, realizzate con l’architettura RDNA3, della GPU Navi 31.

Stando a quanto riportato dal leaker Greymon55, la GPU Navi 31 potrebbe essere dotata di 7 chiplet prodotti sfruttando il processo produttivo di TSMC a 6 o a 5 nanometri; in particolare, dovremmo trovare due GCD (Graphic Complex Dies) a 5 nm, quattro MCD (Memory Complex Dies) a 6 nanometri e un controller interconnesso.

Per le Intel ARC B-Series (Battlemage) ci sarà da attendere

Qualche giorno fa, l’azienda americana Intel ha presentato le proprie GPU Intel Arc per notebook e sta alacrementee lavorando a una nuova generazione di architettura Xe-HPG chiamata Battlemage (codice interno Elasti) per Desktop, le cui specifiche non sono ancora note, che vedremo non prima del 2023 o, addirittura, del 2024.

Il colosso americano ha dichiarato di volere lottare nel segmento enthusiast e ultra-enthusiast contro gli altri due giganti del settore, con Battlemage e Celestial.

Il leaker Redfire propone la propria analisi (nel secondo tweet riportato in seguito) riferendosi alla presunta configurazione ELG_X4 del processore grafico di nuova generazione trapelata in precedenza (e ripresa nella prima parte del tweet riportato in seguito).

Il leaker elenca le configurazioni a uno, due o quattro tile di Battlemage ma chiaramente fa rumore la configurazione a quattro tile, che potrebbe avere un totale di 40 Xe-Core e 320 Xe-Vector Engines per tile: ciò implicherebbe un totale di 160 Xe-Core e 1280 unità di esecuzione (o motori vettoriali), ovvero 20480 core FP32. Tutto, però, appare ancora molto fumoso.

Nonostante siamo ancora lontani dal rilascio di queste GPU top gamma di nuova generazione, sembra che i tre concorrenti in gioco si stiano dando un gran da fare. Sicuramente, nelle prossime settimane trapeleranno ulteriori indiscrezioni al riguardo che ci avvicineranno, per forza di cose, alle presentazioni ufficiali.

Ritardi anche per le Intel ARC Alchemist per desktop?

Anche il lancio della prima serie di GPU Intel ARC per desktop, quelle denominate Alchemist, potrebbe subire un ritardo: stando a quanto riportato dal leaker Enthusiastic Citizen Stroke Monster, queste schede potrebbero arrivare non prima del secondo o terzo trimestre del 2022 (la stessa Intel aveva annunciato che la “Limited Edition” arriverà solo quest’estate).

La line-up dovrebbe essere composta da quattro declinazioni: ARC A770, A750, A580 e A380 con il modello di punta, A770, che ha mostrato i muscoli su Geekbench, raggiungendo prestazioni paragonabili a una RTX 3060 Ti. La “Limited Edition” precedentemente menzionata potrebbe essere ancora più prestante e venire chiamata A780 ma su di essa è ancora avvolto il mistero.

I dettagli su queste schede non sono ancora ben chiari ma tra indiscrezioni precedenti e il report di Citizen Enthusiast che menziona esplicitamente la ARC A750, possiamo farci un’idea su cosa aspettarci: con la A770 top di gamma, la A750 potrebbe essere dotata di 448 Xe-Vector Engines, con memorie GDDR6 da 8 GB, così come la A580. Il modello “base”, A380, dovrebbe invece offrire prestazioni simili alla Radeon RX 6400.

La presunta line-up delle Intel Arc Alchemist per Desktop

C’è molta curiosità di scoprire ufficialmente la prima serie di GPU Intel ARC per desktop: dovrebbero mancare pochi mesi, al netto di ulteriori problematiche e ritardi.

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