Mentre la Russia continua la sua avanzata, l’Ucraina chiede sostegno ad Apple invitando la società californiana ad intraprendere azioni contro la Russia. Lo fa con una lettera firmata dal vice-primo ministro, Mykhailo Fedorov, e indirizzata direttamente al CEO di Apple, Tim Cook.

Il vice-primo ministro Fedorov che, tra le altre mansioni, è il sovrintendente alle operazione digitali, ha pubblicato su Twitter, nella giornata di ieri, un post in cui chiedeva sostegno (tramite le sanzioni governative che verranno imposte dagli Stati Uniti) anche e direttamente ad Apple.

“Ho contattato Tim Cook, CEO di Apple, per bloccare l’Apple Store per i cittadini della federazione russa e per sostenere il pacchetto di sanzioni governative degli Stati Uniti! Se accettate di avere il presidente-killer, dovrete accontentarvi di Russia24 come unico sito disponibile.”

All’interno della lettera allegata al post, si legge questa frase:

“Mi rivolgo a te (Tim Cook, ndr) e sono sicuro che, non solo mi ascolterai, ma farai anche tutto il possibile per proteggere l’Ucraina, l’Europa e, infine, l’intero mondo democratico dalla sanguinosa aggressione autoritaria, interrompendo la fornitura di servizi e prodotti Apple alla Federazione Russa, incluso il blocco dell’accesso all’App Store!”

L’Ucraina chiede sostegno ad Apple

Il pensiero di Fedorov appare chiaro: Apple dovrebbe fornire sostegno all’Ucraina, fermando le vendite di prodotti, intesi come hardware e servizi, e bloccando del tutto gli accessi all’App Store (e ai servizi collegati) in Russia, in modo tale che i cittadini russi si ritrovino “fuori dal mondo”; così facendo, sempre secondo Fedorov, i giovani e buona parte della popolazione attiva verrebbero motivati a fermare in modo proattivo questa vergognosa aggressione militare.

La situazione, come sempre è più intricata del previsto: Apple aveva, lo scorso anno, accettato di conformarsi a una legge russa che prevede l’inserimento di un pacchetto di app locali durante la configurazione di un nuovo iPhone o iPad; dopo la configurazione, iOS (o iPadOS) reindirizza gli utenti russi ad una versione “locale” dell’App Store.

Mentre gli Stati Uniti e altri paesi hanno annunciato sanzioni (divieto di esportazione di determinati beni) contro la Russia, tali sanzioni finora non sembrano avere avuto alcun impatto sulle vendite e sulla disponibilità di prodotti o software marchiati Apple nel paese russo.

Giovedì sera il CEO di Apple, Tim Cook, aveva pubblicato un tweet (raggiungibile a questo link), sottolineando come Apple stia facendo tutto il possibile per sostenere i propri team in Ucraina e che supporterà anche gli sforzi umanitari locali.

Apple non ha ancora rilasciato commenti alla richiesta ucraina di sostegno contro la Russia. Non mancheremo di aggiornarvi in caso di ulteriori sviluppi.

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