Altspace VR, piattaforma social VR acquisita da Microsoft nel 2017, sta affrontando un problema già riscontrato in altre realtà simili: le molestie. Il colosso di Redmond sta apportando alcune modifiche alla piattaforma, in modo da limitare l’annosa e fastidiosa problematica delle molestie agli utenti; vediamo di cosa si tratta.

Microsoft introduce la bolla di sicurezza in Altspace VR

Dietro segnalazione di diversi utenti, Microsoft si è resa conto che anche nella sua app Altspace VR alcuni utilizzatori infastidivano e molestavano altri utenti; per evitare il protrarsi di questa discutibile, nonché deplorevole pratica, l’azienda ha inizialmente rimosso alcuni spazi sociali tra cui Campfire e News and Entertainmet Commons.

In questi spazi gli utenti avevano la possibilità di interagire liberamente e parlare tra loro, ma proprio quella stessa libertà ha dato il via alle problematiche sopra citate: Microsoft ha attivato, per impostazione predefinita, la bolla di sicurezza per tutti gli utenti. Si tratta di una funzione, simile a quella introdotta pochi giorni fa da Meta, che crea una sorta di barriera per impedire ad altre persone di entrare nello spazio vitale degli avatar altrui; inoltre l’azienda ha affermato che la piattaforma disattiverà automaticamente i nuovi partecipanti quando si uniscono, per la prima volta, ad un evento.

Tra gli altri sforzi messi in atto, vi sono non solo la promessa di aumentare la moderazione e migliorare la valutazione dei contenuti degli eventi, ma anche la necessità di utilizzare un account Microsoft per accedere ad Altspace VR, in modo che i genitori possano utilizzare la funzione Family Safety dell’azienda, per stabilire quanto tempo i propri figli possano trascorrere all’interno della piattaforma.

Alex Kipman, capo della divisione di realtà mista di Microsoft, ha affermato: “Man mano che piattaforme come AltspaceVR si evolvono, è importante esaminare le esperienze esistenti e valutare se soddisfano adeguatamente le esigenze dei clienti oggi e in futuro. Ciò include aiutare le persone a connettersi meglio con coloro che hanno interessi comuni condivisi, garantendo al contempo che gli spazi a cui accedono siano al sicuro da comportamenti inappropriati e molestie“.

Insomma, con l’espandersi di questo tipo di piattaforme, stiamo assistendo sempre più alla trasposizione dei comportamenti sociali della vita reale in quella virtuale, purtroppo questo tipo di episodi non farà che ripetersi nel tempo, ma auspichiamo che i colossi del mondo tech faranno di tutto per assicurare ai propri utenti uno spazio di interazione sicuro e sereno.

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