Perché scegliere un ciclocomputer da comprare quando gli smartphone, con le giuste app, possono fare praticamente le stesse cose? Domanda legittima quanto comune ai ciclisti occasionali, a chi usa di rado la bici per spostarsi o a chi si è appena approcciato al ciclismo.
I motivi sono diversi e ve li spieghiamo via via in questo articolo, che ha l’obiettivo di dare alcune informazioni chiave per scegliere un ciclocomputer, partendo dalle basi fino ad arrivare alle caratteristiche e funzioni software da considerare. Chiudiamo con una selezione di dispositivi consigliati, ciclocomputer da comprare divisi per fasce di prezzo. Ecco tutto quello che serve sapere.
Indice:
Cos’è e come funziona il ciclocomputer
Quali tipi di ciclocomputer ci sono? Quanto costano i ciclocomputer che usano i professionisti? E quelli che fanno solo da “contachilometri”? Sono tanti i dubbi dei ciclisti occasionali, spesso comuni anche a chi in bici ci va più spesso e, ancor più, necessita di un buon ciclocomputer da usare. Prima di andare a vedere i migliori ciclocomputer da comprare per fasce di prezzo e tipologie, proviamo a fugare qualche dubbio.
Come scegliere il miglior ciclocomputer
Prima di comprare un ciclocomputer è bene innanzitutto farsi una semplice domanda: cosa ci devo fare? Come per molte altre cose, è questo il punto di partenza, perché permette di avere un’idea di cosa cercare a seconda delle proprie esigenze. Di base, i ciclocomputer sono dei dispositivi utili per avere alcune informazioni sull’attività che si sta facendo: del giro in bicicletta forniscono dati sia relativi al percorso, sia relativi alla risposta fisica del ciclista, con quelli più economici che si limitano solo al primo aspetto, perché con un hardware limitato.
Qualsiasi ciclocomputer ha uno schermo, nella maggior parte dei casi di tipo LCD, in alcuni casi a colori e sempre dalle dimensioni abbastanza contenute, niente a che vedere con quelli degli smartphone, per intenderci: in media sui 2,5″, con i più grandi che arrivano anche a 3,5″. A parte i dispositivi particolarmente economici, sono quasi tutti dotati di batterie ricaricabili tramite USB, ciclocomputer che in rari casi funzionano tramite cavi, per collegare direttamente il dispositivo al sensore che rileva la velocità; la stragrande maggioranza è tuttavia compatibile con il collegamento wireless.
I ciclocomputer di fascia media e alta supportano tutti la connessione Bluetooth e, in alcuni casi, anche Wi-Fi e ANT+, tecnologie che servono a collegare lo smartphone, i sensori e dispositivi terzi. Fra gli altri capisaldi per scegliere il ciclocomputer c’è poi la questione legata alle funzioni software, che tuttavia dipendono molto da dispositivo a dispositivo.
Quali sono le funzioni di un ciclocomputer e le caratteristiche chiave
Se a chi usa la bici di rado e vuole solo contare i chilometri percorsi, vedere la velocità e il tempo trascorso potrebbe bastare un ciclocomputer economico, molto semplice e con una manciata di dati disponibili, chi pedala spesso talvolta cerca molto di più, pur sapendo di dover spendere spesso dieci volte tanto per avere un dispositivo simile, ma completo.
Fra le caratteristiche chiave di questi dispositivi, la compatibilità con i sistemi di localizzazione satellitare è probabilmente la più importante, ormai onnipresente sui ciclocomputer anche di fascia medio-bassa. GPS, Galileo, GLONASS, supporto a più sistemi satellitari insieme, in rari casi anche alla doppia frequenza (qui per saperne di più), sono fondamentali per i ciclocomputer, dispositivi nati per tenere traccia di allenamenti e spostamenti in bici. Per far sì che le tracce e i dati siano precisi è bene considerare anche la presenza dell’altimetro barometrico, per avere un profilo altimetrico più verosimile e altre indicazioni utili, un extra comunque integrato anche nei ciclocomputer di fascia media.
Molto importante anche la presenza quantomeno del Bluetooth, meglio ancora i ciclocomputer con Wi-Fi e ANT+, un protocollo, quest’ultimo, usato di frequente per collegare sensori di terze parti perché tendenzialmente più stabile. I dispositivi che ne sono dotati possono collegarsi allo smartphone, ai rulli interattivi e smart, ai sensori di velocità e di cadenza, alle luci-radar, ai cambi elettronici, ai power meter, e così via. La possibilità di usare varie funzioni smart come ricevere le notifiche delle chiamate e dei messaggi del telefono sul ciclocomputer, gestire la musica, caricare direttamente le attività su app di terze parti come Strava, Komoot o Training Peaks, ricevere assistenza o farsi seguire a distanza da amici e parenti con le funzioni di sicurezza relative, sono tutti extra da considerare che, a seconda dei casi, potrebbero giustificare la spesa. Se i ciclocomputer economici hanno una manciata di opzioni da mostrare sullo schermo, quelli più evoluti e costosi hanno infatti migliaia di funzioni software. Servono per allenarsi, per orientarsi, per gestire la fatica, per pedalare con maggiore sicurezza e per altre cose, alcune visibili e utilizzabili direttamente sul ciclocomputer, altre pensate per essere visualizzate in un secondo momento, tramite l’app companion per smartphone o sui siti web relativi.
Altri due aspetti considerare, molto rilevanti soprattutto nella scelta di un ciclocomputer utile anche per orientarsi e seguire delle tracce sono la compatibilità con le mappe e la dimensione dello schermo. Sono ormai molti i dispositivi cartografici, cioè con dentro le mappe delle strade e dei sentieri, sfruttabili caricando o importando delle tracce (di solito file .GPX). È logico che in questi casi avere un ciclocomputer con uno schermo dalle dimensioni abbondanti è importante, meglio ancora se touchscreen, per agevolare la consultazione delle mappe e dei campi dati, piuttosto ostica con i classici pulsanti fisici. Uno schermo con una diagonale di 3″ è già tanto per un ciclocomputer, perfino troppo per i ciclisti più smaliziati, quelli attenti anche ai pochi grammi di differenza fra un Garmin Edge 540 e un Edge 1040, per esempio.
L’autonomia è un’altra questione da considerare, in particolare per chi viaggia con la bici o pedala spesso. È logico che i ciclocomputer più grandi montano anche delle batterie più capienti e capaci di garantire più ore di autonomia, nonostante ormai anche i dispositivi dalle dimensioni contenute siano in grado di promettere molto. Sono invece ancora una rarità i ciclocomputer con supporto alla ricarica solare, una chicca di alcuni Garmin Edge che permette di prolungare la durata della batteria. Ad oggi, in media i ciclocomputer garantiscono circa 20 ore di autonomia, aspetto tuttavia molto variabile in base a diversi fattori: navigazione attiva o meno, quantità di sensori collegati, quantità di funzioni attive, eccetera.
Alla luce di tutto questo, è evidente perché ha senso scegliere un ciclocomputer anziché uno smartphone Android, dispositivi più pratici, con molte funzioni dedicate, capaci di garantire molta più autonomia e, soprattutto, di essere decisamente più resistenti e facilmente fissabili al manubrio. E putacaso dovessero rompersi, scaricarsi o non funzionare più, avere nella tasca della maglietta o in borsa lo smartphone sano e salvo, oltre che con la batteria carica perché non intaccata dalla registrazione del giro in bici, può essere determinante in alcuni casi.
I migliori ciclocomputer per fascia di prezzo
Compresi i principali fattori da considerare per scegliere il ciclocomputer, uno degli accessori più diffusi e utilizzati sia dai ciclisti assidui, sia da chi usa più di rado le bici elettriche o tradizionali, è tempo di vedere alcuni esempi concreti e di stilare una selezione dei migliori ciclocomputer. Serve per fare qualche distinzione perché sono ormai tanti i modelli disponibili sul mercato, alcuni adatti ai neofiti, a chi vuole solo contare i chilometri percorsi e la velocità, altri capaci di leggere molti dati più particolari (potenza, frequenza cardiaca, cadenza), strumenti indispensabili per allenarsi con criterio e/o per orientarsi in luoghi sconosciuti.
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Migliori ciclocomputer di fascia media: da 50 a 150 euro
La maggior parte dei ciclocomputer presenti sul mercato si aggira fra i 50 e i 150 euro, budget che permette di comprare dei dispositivi completi e ricchi di funzioni. Per i ciclocomputer di Garmin serve qualcosa in più, ma in questa fascia di prezzo in caso di offerte particolari è possibile trovare qualche Garmin un po' più datato e, in ogni caso, molti altri ciclocomputer rivali, anche di produttori leader del settore.
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Migliori ciclocomputer completi: oltre i 150 euro
Cicloturisti, ciclisti assidui e amatori farebbero bene a considerare i ciclocomputer di questa fascia di prezzo, quella più elevata e che, in rari casi, può perfino superare quota 500 euro, fascia in cui ci sono i ciclocomputer che usano i professionisti. La differenza principale rispetto agli altri dispositivi più economici sta nella qualità e quantità di funzioni di questi dispositivi, costosi sì, ma capaci di supportare al meglio chi pedala, per orientarsi, per allenarsi e per girare in sicurezza.
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