Quando parliamo di accessori per la smart home è impossibile non pensare ad Aqara, uno dei brand più attivi su questo fronte, grazie a tantissimi prodotti di qualità, all’attenzione per i dettagli e al supporto alle tecnologie più recenti. Ne è un chiaro esempio Aqara Camera Hub G5 Pro, la prima telecamera del produttore asiatico pensata per gli esterni, ma che ovviamente può essere utilizzata anche negli ambienti interni.
L’attenzione di Aqara per i dettagli che troppo spesso altri brand trascurano, si vede anche dalla possibilità di scegliere tra due versioni, quella con connessione WiFi (e alimentazione USB-C) ideale per gli interni e quella con connessione PoE, che permette di avere una maggior stabilità e di portare un solo cavo che trasmetta dati e alimentazione.
Abbiamo provato entrambe le versioni, montando all’esterno quella con connessione PoE e all’interno quella WiFi, così da metterle alla prova sul campo e oggi vi raccontiamo la nostra esperienza nella recensione completa di Aqara Camera Hub G5 Pro.
Indice:
Pensata per l’esterno
Dopo aver realizzato numerose telecamere da interno, come Camera Hub G3, Camera E1 e Camera Hub G2H Pro, Aqara ha colmato una delle pochissime lacune presenti nel proprio portafoglio con Camera Hub G5 Pro, che avevamo visto in anteprima nel corso di IFA 2024 e che è arrivata nel nostro Paese alla fine di febbraio di quest’anno.
Il supporto consente di installare la telecamera su qualsiasi superficie, dalle pareti al soffitto così come le superfici piane, ed è compatibile anche con le viti da 1/4 di pollice utilizzate ad esempio sui treppiedi delle fotocamere. Nasce come dispositivo da piazzare all’esterno e può resistere alle intemperie, come sottolinea la certificazione IP65, anche se sarebbe meglio posizionarle in un luogo riparato per proteggerla dalla pioggia battente. Le temperature estreme non sono un problema, visto che la telecamera può funzionare in un range di temperature compreso tra i 30 gradi sotto zero e i 50 gradi sopra lo zero. Nessun problema dunque negli inverni più freddi ma anche nelle estati più torride.
L’installazione è decisamente semplice ma sicura: basta svitare una vite nella base per rimuovere la staffa, dotata di due fori (nella confezione di vendita ci sono anche viti e tasselli) per fissarla dove vi torna più comodo. Noi abbiamo fissato la telecamera fuori da una finestra, anche se per alcuni test l’abbioamo installata in prossimità del portone di un garage per tenerlo sotto controllo, portando dall’interno della casa un cavo Ethernet collegato a un hub dotato ovviamente di porta PoE (Power over Ethernet). Nel caso non abbiate a disposizione un hub potete comunque alimentare la telecamera con un normale cavo USB-C, per una flessibilità ancora maggiore e collegare il cavo Ethernet direttamente al router di casa o a un qualsiasi hub Ethernet.
Vista la grande quantità di funzioni intelligenti presenti nella fotocamera, di cui vi parleremo a breve, è facile creare numerose automazioni che sfruttino magari altri sensori o prodotti di terze parti e Aqara ha mostrato ancora una volta la propria lungimiranza dotando la telecamera di una grande quantità di funzioni. Aqara Camera Hub G5 Pro integra infatti un hub Zigbee, ideale per collegare sensori di presenza o movimento, un controller Matter per gestire anche i prodotti di altri brand, magari serrature, motori per portoni, prese intelligenti e altro. E per non farsi mancare niente la nuova telecamera svolge le funzioni di Thread Border Router, così da diventare un punto di riferimento per i dispositivi che utilizzano il nuovo protocollo di comunicazione universale legato a doppio filo a Matter.
Noi ad esempio abbiamo sfruttato le funzioni intelligenti per inviare una notifica quanto una determinata automobile entrava in una zona specifica, accendere una luce e aprire un portone automatico, ma le possibilità sono davvero tantissime, soprattutto in tema di video sorveglianza. Ovviamente se avete la fortuna di vivere in una casa singola avrete molte possibilità che per questioni di privacy sono precluse per chi invece vive in condominio.
Ottima anche per gli interni
Nonostante sia pensata principalmente per un uso in ambienti esterni, nulla vieta di utilizzare Aqara Camera Hub G5 Pro, anche in ambienti interni. Abbiamo quindi montato la versione WiFi in soggiorno, così da monitorare gli ingressi (porte e finestre) e creare altre interessanti automazioni basate sul riconoscimento del volto (solo per un numero ristretto di persone).
All’interno l’installazione risulta anche più semplice, visto che la telecamera può essere posizionata anche sopra un mobile, un tavolino, a patto di avere una porta USB nelle immediate vicinanze, allo scopo di portare l’alimentazione tramite USB-C. In un ambiente domestico risulta ovviamente molto più semplice creare delle automazioni ad-hoc, sfruttando come nel nostro caso i tanti sensori e dispositivi già presenti. Accendere la luce quando viene rilevato l’ingresso di una persona, spegnerla quando la stanza risulta vuota sono solo le prime cose che abbiamo provato, ma le possibilità sono davvero tantissime.
Il fatto poi che la telecamera sia anche in controller Matter ci ha permesso di ottenere una copertura ancora più omogenea, spostando un altro hub nella stanza adiacente così da avere un controller in ogni stanza o quasi). Prima di parlare delle tantissime funzioni intelligenti però, facciamo un veloce riepilogo della scheda tecnica di questa nuova telecamera.
Aqara Camer Hub G5 Pro è dotata di un sensore da 1/1.8″con risoluzione QHD (2688 x 1520 pixel), apertura focale f/1.0, LED frontale con potenza di 3 warr, fasci di luce ampio 120 gradi e temperatura colore di 3000K, visione notturna a colori, campo visivo diagonale di 133 gradi, orizzontale di 112 gradi e verticale di 60 gradi, sensore PIR con angolo orizzontale di 100 gradi e verticale di 65 gradi, supporto a Zigbee, Thread, Bluetooth per l’abbinamento rapido, WiFi dual band o Poe, certificazione IP65 4 per che va dai 560 grammi per la versione WiFi ai 641 grammi per la versione PoE.
Una soluzione intelligente
Il pairing con la companion app Aqara è semplice e immediato per entrambe le versioni e non richiede più di un minuto. Il supporto a Matter rende veloce anche l’integrazione all’interno di ecosistemi voluti di terze parti e se ci seguite in maniera assidua saprete già che utilizziamo Home Assistant e Homey, due delle piattaforme più utilizzate, la prima indicata per gli utenti più smaliziati e smanettoni, la seconda per chi non vuole procedure particolarmente complesse e una interfaccia più semplice per la gestione.
Ovviamente per sfruttare al meglio tutte le funzioni evolute è necessario utilizzare l’app Aqara, e se avete numerosi prodotti presenti nell’ecosistema diventerà più semplice creare automazioni, anche evolute, per trarre immediato beneficio dalla nuova telecamera. Per dovere di cronaca segnaliamo che Aqara Camera Hub G5 funziona anche con HomeKit di Apple, Amazon Alexa, Google Home, Samsung SmartThings e IFTTT, oltre alle due piattaforme indicate. Per integrare la telecamera su Home Assistant abbiamo utilizzato l’integrazione di Homekit, la nostra preferita in queste situazioni.
Uno dei suoi punti di forza, soprattutto per l’impiego in ambienti esterni, è la visione notturna a colori che permette di avere immagini chiare e soprattutto colorate, utili per individuare eventuali anomalie. E per le situazioni più buie è presente un LED ad alta luminosità, la cui intensità può essere regolata, così da avere una visione nitida dell’area da tenere sotto controllo.
La NPU presente all’interno della telecamera consente di sfruttare l’intelligenza artificiale per numerose funzioni di riconoscimenti, a partire da quello del volto. È quindi possibile assegnare un nome a ogni persona rilevata, così da creare delle automazioni quando una persona entra nel raggio della telecamera, o per ricevere una notifica quando viene inquadrato un volto sconosciuto. Oltre a riconoscere volti e persone, la telecamera è in gradi di rilevare persone che stazionano a lungo in un punto, atteggiamento tipico, ad esempio, di qualcuno che sta studiando la zona per capire i movimenti delle persone e gli orari dei loro spostamenti.
L’IA a bordo del dispositivo è capace di distinguere gli animali, così da evitare ad esempio di avviare le automazioni per accendere le luci o per altre situazioni, e riconosce i pacchi. Questa funzione è molto comoda per sapere quando un corriere lascia un pacco in una determinata area (a patto che si trovi a meno di tre metri dalla telecamera, che siano fermi e che ci sia una visuale completa). Il sistema riconosce anche quando i pacchi spariscono, avviando la registrazione e inviando una notifica, così da controllare se siano stati ritirati da un familiare o se invece sono stati rubati da vicini o furbetti.
Molto comoda anche la funzione che invia immediatamente un allarme se la lente risulta ostruita, tipico segno di un sabotaggio o comunque di qualche malintenzionato che vuole nascondere le proprie malefatte. Molto comoda, infine, la possibilità di riconoscere un veicolo, abbinando dettagli come forma e colore, così da sapere sempre quando qualcuno arriva a casa.
Noi abbiamo posizionato la telecamera a fianco del portone del garage, a poco più di due metri di altezza, e abbiamo creato un’automazione per aprire il garage non appena l’auto viene riconosciuta. Ci sono voluti alcuni tentativi per far riconoscere correttamente l’auto, evitando l’apertura con auto simili, ma alla fine il sistema si è sempre rivelato affidabile, anche utilizzando automobili dello stesso colore e dello stesso modello. Allo stesso modo è possibile creare automazioni quando l’auto esce dal garage, spegnendo ad esempio la luce e chiudendo il portone, ma anche chiudendo a chiave (con una serratura smart) la porta interna del garage.
Tutte le funzioni legate al riconoscimento hanno richiesto pochi tentativi, i volti vengono riconosciuti senza alcun problema, anche da angolazioni differenti e con diverse condizioni di illuminazione, e lo stesso vale per tutte le altre tecnologie, che abbiamo spesso simulato ma che ci hanno pienamente convinto per la loro affidabilità.
Anche nell’utilizzo in ambienti interni una soluzione evoluta come Aqara Camera Hub G5 Pro si rivela molto comoda. Abbiamo provato a posizionarla in modo che inquadrasse la porta di ingresso, creando diverse automazioni in base alla persona inquadrata, con saluti vocali, accensione di luci o apertura di tende, il tutto in maniera semplice e intuitiva.
Vale la pena ricordare anche la possibilità di riconoscere suoni, e attivare notifiche in base ad alcuni di essi, come pianto, allarmi, colpi di tosse o versi animali, anche se in questo caso i risultati sono stati meno precisi, In particolare risate o chiacchiere a voce alta sono spesso stati riconosciuti come pianto, anche quando si tratta di una tranquilla conversazione senza toni particolarmente acuti. Niente comunque che non possa essere corretto con un prossimo aggiornamento OTA del firmware.
Tutti i video e le immagini acquisite possono essere memorizzati nello spazio di archiviazione interno (8 GB di tipo eMMC) o sul cloud di Aqara, attivando l’apposito servizio. Se avete un sistema NAS Samba potete sfruttarlo per archiviare in casa tutti i filmati e garantirvi il massimo della privacy e della sicurezza allo stesso tempo.
Considerazioni finali
Ancora una volta dunque Aqara ha fatto centro e con la sua prima telecamera pensata per l’esterno ha realizzato un prodotti di alta qualità, ricco di funzioni intelligenti pensate per la sicurezza domestica. Il prezzo è impegnativo, se la vedete come una semplice telecamera da interni, ma se pensate alle funzioni di intelligenza artificiale, alla visione notturna a colori e al faro luminoso, allora il prezzo diventa sicuramente interessante, soprattutto se comparato con sistemi professionali.
Potete acquistare Aqara Camera Hub G5 Pro in versione WiFi o PoE su Amazon utilizzando i link sottostanti
Pro:
- visione notturna di alta qualità
- resiste ad acqua e freddo
- IA evoluta
- include hub Zigbee e server Matter
Contro:
- prezzo impegnativo
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