Se passate molte ore davanti al PC, che si tratti di lavoro o di svago, risulta molto importante poter contare sulla giusta sedia. Quest’ultima può fare la differenza nel breve, nel medio e nel lungo periodo, aiutando con la postura e con il giusto supporto, anche se non avete particolari problemi alla schiena.

Nelle ultime settimane abbiamo provato l’ultima arrivata di casa Razer: si tratta di Razer Iskur V2 X, modello presentato durante il CES 2025 e lanciato sul mercato all’inizio di febbraio, anche in Italia. Parliamo di una variante più “essenziale” della (decisamente) più costosa Razer Iskur V2, che promette le caratteristiche principali di quest’ultima a un prezzo più basso: avrà rispettato le attese? Andiamo a scoprirlo con la nostra recensione di Razer Iskur V2 X.

Design, montaggio e materiali

Partiamo subito con lo specificare una cosa: la Iskur V2 X è una sedia da gaming (del resto parliamo di Razer), ma può essere utilizzata perfettamente anche per il lavoro d’ufficio e per lo smart working. Il design non è ovviamente quello “tipico” da ufficio, ma è l’ideale per chi vuole qualcosa di più “vivace”: noi del resto l’abbiamo usata proprio per il lavoro, più che per il gaming, e siamo rimasti soddisfatti dalla sua versatilità.

La nuova sedia di Razer si piazza su una fascia di prezzo decisamente più abbordabile (299 euro il listino consigliato) rispetto alla sorella maggiore (Iskur V2, venduta a 699 euro), ma senza esagerare: la promessa del produttore è quella di mantenere le caratteristiche fondamentali del modello più costoso, offrendo al contempo un prezzo più basso (meno della metà, di fatto).

Recensione Razer Iskur V2 X, la sedia da gaming più economica del brand 1

Presenta un’estetica parzialmente rivista rispetto alla sorella, con un nuovo sistema per la parte lombare che punta a combinare ergonomia e comfort. Dall’arco lombare integrato ai cuscini sagomati in schiuma ad alta densità, fino alla reclinazione di 152 gradi e ai braccioli 2D regolabili, tutto è pensato per migliorare l’esperienza di seduta. La base del sedile è stata ampliata fino a 545 mm per favorire il comfort, e i cuscini in schiuma ad alta densità permettono una migliore distribuzione della pressione e si adattano a diverse posizioni di seduta.

Contrariamente alla Iskur V2, disponibile a scelta con pelle o tessuto, la Iskur V2 X è acquistabile solamente nella versione con rivestimento in tessuto: al debutto veniva proposta solo la variante nera (quella che abbiamo provato), ma successivamente è arrivata anche quella con rivestimento grigio chiaro, per chi non ama i colori scuri; oltre ai colori, c’è qualche differenza tra le due anche per quanto riguarda i loghi: nella prima i loghi e il marchio (in zona poggiatesta e sullo schienale) sono nel tipico colore verde acceso di Razer, così come le cuciture, mentre nella seconda viene usato il meno vistoso nero.

Il design generale è quello tipico delle sedie da gaming, caratterizzato da uno schienale alto, che arriva fino alla testa se non siete particolarmente alti (non sono inclusi cuscini aggiuntivi). Come altri modelli di questo tipo, questa Iskur V2 X offre la possibilità di inclinare lo schienale a piacimento: il tutto avviene attraverso l’apposita leva posizionata nella parte destra, poco al di sopra di quella preposta alla regolazione dell’altezza.

Molto interessante il rivestimento in tessuto multistrato traspirante: anche se siamo ancora distanti dalle calde temperature estive, ci è sembrato offrire una buona traspirazione anche durante le sessioni più prolungate. Propone una sensazione al tatto piuttosto ruvida, ma non in modo spiacevole: riesce a mantenere una certa morbidezza e al contempo a evitare il fastidioso effetto scivolamento che alcune sedie rivestite in pelle sintetica possono dare. Ben fatte anche le cuciture, nere nelle parti a contatto e nel classico verde Razer (perlomeno sulla versione nera che abbiamo provato).

Le ruote sono da 60 mm di diametro e sono rivestite con un materiale più morbido rispetto alle sedie economiche, che aiuta a contenere eventuali segni sul pavimento (occhio comunque al parquet…) e a moderare leggermente il rumore durante gli spostamenti. La base unisce alluminio verniciato e acciaio, e il telaio è in acciaio.

Il montaggio è molto semplice, anche se potrebbe richiedere un piccolo aiuto nella fase di posizionamento sul pistone (cosa che viene consigliata anche nelle istruzioni). La confezione di vendita è piuttosto generosa nelle dimensioni (non una novità per prodotti di questo tipo): oltre ai vari componenti della sedia (ben protetti), include un grande foglio con le istruzioni passo passo, un paio di guanti neri in stile Razer (che volendo si possono utilizzare durante il montaggio) e qualche adesivo. Per chi ha dubbi, sul canale YouTube ufficiale di Razer viene proposto anche un video che aiuta nel montaggio.

In tutto, la procedura richiede una mezz’oretta di tempo, anche se tutto dipende da quanto ve la prendete comoda e dalla vostra dimestichezza. In ogni caso, aiutati anche dal suddetto video, è veramente difficile trovare complicazioni.

Da segnalare solo un piccolo problema, presentatosi dopo qualche giorno di utilizzo: la sedia ha iniziato a produrre uno “scricchiolio” un po’ fastidioso nei momenti nei quali ci sedevamo e ci alzavamo (e non dipendeva dal peso, ampiamente al di sotto della soglia consigliata da Razer). Niente di troppo grave però: dopo una piccola “indagine” sulla provenienza del rumore, abbiamo risolto inserendo una striscetta di feltro nella parte interessata (sotto la placca d’acciaio centrale che si vede in una delle foto qui sopra).

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Supporto ed ergonomia

La sedia offre supporto lombare integrato con curva lombare per la parte bassa della schiena, una seduta più ampia per una migliore distribuzione della pressione, i già citati cuscini sagomati in schiuma ad alta densità, reclinazione regolabile (fino a 152°), tessuto multistrato traspirante e braccioli 2D.

Secondo le parole di Razer, il supporto lombare è progettato per sostenere delicatamente la schiena e per favorire una posizione di seduta neutra, così da ridurre l’affaticamento della schiena per lunghi periodi. In effetti, durante la nostra esperienza di utilizzo abbiamo riscontrato una buona comodità anche per le lunghe sessioni di lavoro, con la sedia che prova a “forzare” verso la corretta postura: per un uso al PC è consigliabile posizionare lo schienale “dritto”, ma durante il gaming o per qualche minuto di relax è possibile reclinare a piacimento lo schienale: rispetto alla sorella maggiore, dotata di meccanismo a rana, vi segnaliamo che qui abbiamo un meccanismo “a farfalla” (con il quale la seduta rimane sostanzialmente fissa, invece che inclinarsi insieme allo schienale), ma non ci sono differenze per quanto riguarda il peso supportato. Razer parla di un peso consigliato inferiore ai 136 kg per entrambe, anche se per la versione X in questione viene consigliata un’altezza tra i 160 e i 190 cm (la V2 arriva a 200 cm). Un po’ di attenzione è richiesta dalla leva, che richiede un po’ di “abitudine” negli scatti in avanti e indietro.

La più costosa V2 è dotata del sistema di supporto lombare 6D, regolabile e girevole per adattarsi alla posizione di seduta, me la V2 X si difende bene con la già citata curva lombare integrata che sostiene la parte bassa della schiena. La base della seduta è più ampia rispetto alla V2, e questo a nostro parere va a migliorare la comodità generale (nessuna “costrizione” per le gambe). I cuscini sagomati in schiuma ad alta densità offrono stabilità e un buon livello di sostegno, con l’imbottitura spessa in grado di ridurre la pressione.

La Razer Iskur V2 X è dotata di braccioli 2D che possono essere regolati verticalmente e ruotati verso l’interno o verso l’esterno. Una buona soluzione, anche se naturalmente la sorella maggiore si spinge oltre con i braccioli 4D (regolabili anche in avanti/indietro e a sinistra/destra). Tendono ad avere un po’ di “gioco” durante il movimento della braccia, e si spostano forse troppo facilmente (questione piuttosto “comune” con le tipologie di regolazione offerte, anche su fasce di prezzo superiori), ma sono comunque comodi e sufficientemente morbidi. Purtroppo niente da fare per il poggiatesta in memory foam, che non risulta incluso: se lo volete dovete acquistarlo separatamente (sul sito c’è anche la versione Chroma con LED RGB), ma del resto era prevedibile considerando il listino inferiore.

Recensione Razer Iskur V2 X - braccioli 2D

In conclusione: com’è questa Razer Iskur V2 X

Razer Iskur V2 X si posiziona sulla fascia media del mercato con il suo prezzo consigliato di 299,99 euro. Si tratta di meno della metà del listino consigliato della sorella Iskur V2 (sconti a parte). L’abbiamo utilizzata per qualche settimana e ci sentiamo di consigliarla, ancor di più se riuscite a trovarla a prezzi inferiori (nel momento in cui stiamo scrivendo potete trovarla in offerta a 259,99 euro sia da MediaWorld che su Amazon): ci ha colpiti soprattutto per la qualità costruttiva generale, per i materiali utilizzati, per il suo peso non esagerato (circa 23 kg) e per la sua comodità.

Alcuni potrebbero preferire la maggiore flessibilità della sorella V2, ma per la maggior parte delle persone può valere la pena tenersi in tasca quei 400 euro di differenza (parlando di listini). Con un budget tra i 250 e i 300 euro questa V2 X può rivelarsi la scelta giusta, considerando quanto sia alle volte difficile trovare brand come Razer proposti in questa fascia. Vale la pena segnalare che la sedia è coperta da una garanzia limitata di 3 anni, ma aderendo al programma di estensione della garanzia del sito ufficiale è possibile salire fino a 5 anni.

Pro:

    • montaggio semplice
    • comodità e postura
    • rapporto qualità-prezzo

Contro:

    • braccioli 2D migliorabili
    • scricchiolii da approfondire

Voto finale:

8.2