Apple regala una nuova forma ad iPad, questa volta ancora più piccolo del solito. Si chiama iPad Mini e di mini ha solo le dimensioni perché, sebbene ci siano delle differenze con gli iPad Pro M1, fa esattamente tutte le cose che normalmente si fanno con un iPad. Non va considerato come un semplice mini tablet ma potrebbe essere anche uno strumento di lavoro validissimo grazie al chip A15 Bionic e la porta USB-C.
iPad Mini design
iPad Mini è davvero piccolo ma piccolo, piccolo. Ha quasi le dimensioni di una piccola agenda, è giusto in grado di ospitare la Apple Pencil sul profilo più lungo. In fondo si tratta di 8.3″ con cornici abbastanza ridotte, è normale che sia piccolissimo ma al netto delle dimensioni e del peso, che ne esaltano chiaramente la portabilità, c’è una domanda da porsi.
Come si inserisce un dispositivo così piccolo nel mio set up personale fatto da smartphone, notebook ed altri dispositivi? Ecco se gli 8.3″ di iPad Mini si incastrano bene come via di mezzo tra i vostri dispositivi attuali sarà amore a prima vista. Se avete già uno smartphone grande o un notebook ultra portatile allora potreste anche considerarlo superfluo. Tutti discorsi che non tengono se c’è già un bozza di idea per un tipo di utilizzo specifico di iPad Mini.
La sicurezza di iPad Mini è affidata al Touch ID integrato nel tasto di accensione. La lettura dell’impronta digitale è molto veloce e non sbaglia un colpo. Non c’è un Face ID e probabilmente su dimensioni così contenute è un bene, presente invece la fotocamera frontale da 12 Megapixel Ultra Wide con tracking automatico del volto. Piccolo appunto sulla presenza in box dell’alimentatore, c’è ed è importante che ci sia.
iPad Mini display e audio
Il display di iPad Mini è inferiore in termini di qualità al MiniLED Liquid Retina XDR di iPad Pro M1 da 12,9″ ma è anche inferiore in termini di qualità al semplice Liquid Retina di iPad Pro m1 da 11”. Resta in ogni caso un display da 8,3” assolutamente godibile anche senza il Pro Motion a 120hz che su un device del genere non è indispensabile. Chiaro, si nota che non ha la fluidità del display dei Pro M1 ma per il pubblico target di riferimento non sarà un problema.
Si tratta di un display dalla risoluzione sempre elevata, 2266×1488 pixel, è un buon IPS con luminosità di 500 nit, supporto gamma cromatica P3, True Tone e compatibilità con Apple Pencil di seconda generazione che però risulta un po’ limitante su una diagonale così ristretta. Non è un super display ma è assolutamente in grado di essere ben visibile sotto la luce del sole e c’è da ammettere che anche se la diagonale è ristretta per un tablet moderno, è chiaro che con il supporto che si ritrova dalla qualità audio degli speaker è una bella macchina per divorare serie tv e film su Netflix e affini. La nostra unità non ha evidenti difetti come ad esempio il Jelly Scrolling che ha creato qualche problema ad alcuni utenti.
iPad Mini scheda tecnica
Il nuovo soc A15 Bionic è strutturato con 6 core per CPU di cui 2 core per alte prestazioni che toccano la frequenza di clock di 2.9 GHz e 4 core per l’efficienza energetica. Ci sono, inoltre, 5 core per GPU e 16 core per il Neural Engine per l’intelligenza artificiale. Il processo predittivo è sempre 5 nanometri ma è aumentato il numero di transistor. Ecco la scheda tecnica di iPad Mini:
- Apple A15 Bionic (6 core CPU, 4 core GPU, 16 core NE)
- 4 GB di RAM
- 64/256 GB memoria interna
- Display 8.3″ 2266×1488 IPS
- Fotocamera frontale 12 Megapixel Ultra grandangolare
- Fotocamera posteriore 12 Megapixel grandangolare
- Touch ID
- 2 speaker
iPad Mini prestazioni
Quanta differenza di prestazioni si avverte tra iPad Mini con A15 Bionic e tutti gli altri iPad più potenti, magari con Silicon M1? Il nuovo A15 Bionic è strutturato con 6 core per CPU di cui 2 core per alte prestazioni che toccano la frequenza di clock di 2.9 GHz e 4 per l’efficienza energetica, poi ci sono 5 core per GPU e 16 core per il Neural Engine, il processo produttivo è sempre a 5 nanometri.
Come già visto su iPhone 13, il Silicon M1 ha delle prestazioni grafiche che A15 Bionic non può raggiungere, sul Silicon M1 c’è una GPU con un numero maggiore di core. Stessa cosa vale per le prestazioni CPU in multicore dove anche in questo caso il Silicon M1 è avanti per i 4 core per le alte prestazioni contro i soli 2 core ad alte prestazioni di A15 Bionic. Attenzione però alle prestazioni in single core, anche in questo caso il singolo core di A15 Bionic è veloce quanto il singolo core di Silicon M1.
Mettendo da parte i benchmark, i numeri sulla carta ed anche i risultati che comunque sono interessanti, non abbiamo risposto alla domanda iniziale. Sebbene le prestazioni siano ottime ma inferiori al Silicon M1, quanta differenza si avverte nell’utilizzo quotidiano tra un iPad Mini ed il top del top degli iPad come il Pro M1?
Detto in maniera onestissima, non si nota nessuna grande differenza tra un iPad Mini e un iPad più potente. iPadOS 15 funziona senza limitazioni di ogni sorta su questo iPad Mini con tanto di nuova gestione del multitasking nonostante i 4 GB di RAM che sono davvero pochini rispetto agli 8 o 16 di iPad Pro M1.
Eppure nonostante la maggior potenza del Pro M1 e il maggior quantitativo di RAM, si fanno le stesse identiche cose su entrambi i modelli. Chiaro, in qualche operazione ad alto carico grafico, iPad Pro M1 riesce a spingere un bel po’ di più ma per tutto il resto, per ciò che si fa tipicamente con un tablet, iPad Mini è perfetto e non ha sbavature.
L’unica reale differenza tra un iPad “piccolo” ed un iPad Pro “grande” è la durata della batteria. Si tratta di logica, dispositivo più piccolo, modulo batteria ridotto, autonomia meno prestante nonostante la buona efficienza energetica di A15 Bionic. iPad Mini restituisce una buona durata della batteria, si chiude una giornata di utilizzo completo ma non da la sicurezza dei suoi fratelli maggiori.
iPad Mini vs iPad Pro M1: i benchmark
iPad Mini conclusioni
Molti potrebbero osservare questo iPad Mini con poco interesse, tanti lo reputano un prodotto senza senso ma non è così. iPad Mini ha più di un senso, è il classico prodotto che va benissimo sia per nicchie di mercato come professionisti commerciali, attività di ristorazione o passando ad altro, potrebbe essere utile per chi lavora con i droni, per chi lavora molto con i testi e così via. Per non parlare dell’utilizzo generalista, anche lì ha tantissimo senso.
C’è da sottolineare che ha un senso un bel po’ costosetto perché, è vero il modello da 64 GB parte da 559 euro ma si sale subito a ben 729 euro per il 256 GB. Un taglio da 128 GB non c’è ed è un vero peccato, dovrebbe esserci ed invece è assente per giustificare l’aumento importante di prezzo.
iPad Mini a 559 Euro ci può stare, è un prodotto sicuramente costoso ma in grado di reggere il confronto con i suoi fratelli maggiori. Se invece si punta al modello con 256 GB per non stare stretti nei 64 GB, allora è il caso di dare uno sguardo anche agli altri iPad presenti sul mercato.
Facendo questo discorso si ritorna al ragionamento iniziale. Quanto ho bisogno di un tablet così piccolo? Se la risposta è positiva e ben motivata allora iPad Mini è sicuramente la miglior soluzione per la mobilità estrema. Se invece ci sono dei fattori che non vi faranno rispondere in maniera così netta a questa domanda, allora è il caso di porsi altre domande e provare a valutare dimensioni di iPad più grandi. In fin dei conti, tra iPad Mini e un iPad Pro M1, l’esperienza utente non cambia ed è un bene per iPad Mini, meno per iPad Pro M1.
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