Dopo le offerte del Black Friday, quest’anno non particolarmente ghiotte per quanto riguarda i processori e le schede grafiche destinate al gaming, torniamo sul nostro filone delle build gaming per assemblare un sistema per giocare con un budget di 1.500 euro, una cifra già importante che ci permette di non scendere troppo a compromessi puntando sulle prestazioni in tutti gli ambiti di utilizzo o quasi.
Come discusso in occasione dei precedenti appuntamenti, il fulcro delle nostre scelte è in questi casi la scheda grafica che, visto il nostro budget di spesa, potrebbe essere ora un’ottima AMD Radeon RX 7800 XT, sicuramente tra le migliori scelte che possiamo fare attualmente per il rapporto prestazioni/prezzo, senza dimenticare tutte le tecnologie proprietarie AMD di ultima generazione. Ma procediamo con ordine.
Indice:
Processore Intel Core i5-13500
Per la CPU puntiamo sul validissimo Intel Core i5-13500, modello che appartiene alla serie Core 13a gen ma che, dati alla mano, non ci farà sentire particolari differenze rispetto alla recente 14a gen di Intel. Si tratta di un chip che ricalca più o meno le caratteristiche di base del Core i5-13600K; a bordo troviamo infatti 6 P-Core e 8 E-Core, una configurazione ideale non solo per il gaming ma anche per lavori di produttività non particolarmente spinti.
Tra le caratteristiche da segnalare ci sono poi i 24 MB di Intel Smart Cache, una frequenza Boost che sui P-Core tocca i 4,8 GHz e supporto DDR4/DDR5; il TDP di questo processore è di soli 65 watt, ma può spingersi sino a 154 watt (MTP).
Dissipatore Thermalright Peerless Assassin 120
Il Core i5 che abbiamo scelto sarà raffreddato da un Thermalright Peerless Assassin 120, dissipatore a doppia torre molto generoso in dimensioni che terrà sicuramente a bada il chip Intel. La presenza di due ventole ci permetterà di gestire il sistema con regimi rotativo molto contenuti, aiutati anche da un’elevata capacità dissipante della base in rame nichelato e le 6 heatpipe sempre in rame che attraversano il generoso corpo di alette. Nella fascia 30-40 euro questo Thermalright è probabilmente una delle migliori opzioni.
Scheda madre ASUS PRIME B760M-A WiFi
Per la scheda madre abbiamo optato per una ASUS PRIME B760M-A WiFi, soluzione di fascia media basata su chipset Intel B760 che, almeno teoricamente, non permette di overcloccare la CPU, ma allo stesso tempo consente di gestire abbastanza bene le frequenze DRAM DDR5 anche oltre i 7.000 MT/s. Questo modello ASUS è dotato di quattro slot DDR5 per un massimo di 128 GB installabili, il tutto con supporto per la tecnologia Intel XMP; lato espandibilità non manca lo slot PCI-E x16 e due slot M.2 (tutti PCI-E Gen 4.0), WiFi 6E, LAN 2.5 Gbps e una buona dotazione di porte USB, compreso lo standard USB-C 3.2 Gen 2. La motherboard ha un form-factor micro-ATX e supporta diverse funzionalità e tecnologie proprietarie ASUS per l’ottimizzazione delle prestazioni, il monitoraggio e la gestione delle periferiche onboard.
RAM DDR5 Kingston ed SSD Lexar
Passando alla memoria RAM DDR5, abbiamo optato per un kit Dual-Channel da 16 GB, nel dettaglio le Kingston FURY Beast DDR5 6000 caratterizzate da un dissipatore molto valido e ovviamente supporto Intel XMP 3.0. I moduli Kingston hanno una velocità di trasferimento dati di 6.000 MT/s con CAS Latency CL 40 e, almeno dalle nostre prove, sono molto valide sotto il profilo dell’overclocking; la capacità di 16 GB ci permetterà di gestire molti giochi, dandoci un certo margine anche in applicativi diversi dal gaming.
Rimanendo in tema memoria, questa volta per l’archiviazione, non potevamo scendere sotto quota 1 TB per l’SSD di sistema; certo si potrebbe abbinare un secondo drive per i dati, ma in questo caso lasciamo spazio all’utente che, molto spesso, utilizza già un drive esterno quantomeno per i giochi (non è una regola intendiamoci). Abbiamo optato per un veloce Lexar NQ790 1 TB PCIe 4.0, unità ad alte prestazioni che garantisce velocità di trasferimento sequenziali sino a 7.000 MT/s. L’SSD Lexar, compatibile anche con console come la PS5, è dotato di dissipatore di serie e prevede una cache SLC dinamica per ottimizzare le prestazioni.
Scheda video Sapphire Pure Radeon RX 7800 XT OC
Con i suoi 16 GB di VRAM, la Radeon RX 7800 XT basata su architettura AMD RDNA 3 è perfetta per gestire i giochi a 1440P, anche di ultima generazione e con risultati decenti in ray-tracing se utilizziamo l’FSR; in quest’ultimo contesto siamo ancora indietro alla controparte NVIDIA per fascia di prezzo, ma se parliamo di prestazioni raster non avremo alcun problema a far girare i giochi a dettagli alti su un buon monitor QHD. Questa variante custom di Sapphire, la Radeon RX 7800 XT Pure, arriva con un dissipatore triventola tutto in bianco esteticamente gradevole, ma soprattutto valido sul versante temperature e overclock. Il TBP della scheda è di 270 watt, mentre ricordiamo che a livello GPU avremo a disposizione 3.840 Stream Processor e 60 Ray Accelerator, oltre al supporto per lo standard Display Port 2.1.
Alimentatore e case Cooler Master
La nostra build sarà alimentata da un Cooler Master MWE 750, una PSU senza fronzoli ma anche senza cablaggio modulare che, allo stesso tempo, riuscirà a gestire al meglio la nostra build grazie a una potenza nominale di 750 watt e un design a singola linea +12V che riesce a erogare sino a 62 Ampere. Come altri modelli della stessa serie, questo alimentatore utilizza un convertitore DC-DC + LLC ed è equipaggiato con una ventola HDB con controllo termico; il design, cablaggio a parte, non è male, mentre non manca la certificazione 80Plus Bronze.
Chiudiamo con il case, rimanendo in casa Cooler Master con il già noto MasterBox Lite 3.1, uno chassis che supporta schede madri micro-ATX e mini-ITX caratterizzato da un buon rapporto qualità prezzo. La soluzione Cooler Master, che in questa fascia di prezzo si distingue solitamente per la qualità non troppo sacrificata, offre un pannello finestrato e in generale un design gradevole che, come già detto in passato, risulta sempre un aspetto molto soggettivo.
In linea di massima, il case, a meno di acquistare prodotti scadenti o mal progettati, non va a inficiare la nostra esperienza utente più di tanto, a meno che non si pensi a particolari upgrade della GPU o del sistema di dissipazione che, a quel punto, “spostano” la fascia di prezzo della build. Il Cooler Master MasterBox Lite 3.1 non avrà alcun problema di sorta a supportare la nostra scheda madre o il dissipatore, offrendo tra l’altro una porta USB 3.0 sul frontale e spazio a sufficienza per un eventuale radiatore a tripla ventola.
Monitor AOC Gaming Q27G2E
Facendo due calcoli, non proprio alla fine, ma durante la scelta delle nostre componenti, abbiamo notato di essere nettamente sotto il nostro budget di spesa, tanto da poter pensare di inserire anche un monitor decente per giocare. Dando uno sguardo a cosa offre il mercato in un range che va da 150 a 200 euro, non abbiamo moltissime scelte che ci permettono di acquistare un buon monitor senza sforare troppo i 1.500 euro che ci siamo prefissati. In questi casi però non bisogna scoraggiarsi e avere pazienza, un approccio che ci ha permesso di scovare il valido AOC Gaming Q27G2E, display gaming VA da 27 pollici con risoluzione 2560×1440 pixel che garantisce una frequenza di aggiornamento sino a 155 Hz e tempo di risposta MPRT a 1 millisecondo con AMD FreeSync Premium (Adaptive Sync). La soluzione AOC, che non sarà sicuramente l’ultimo top di gamma sul mercato, ci può dare ottime soddisfazioni, integrando anche funzionalità come Low Input Lag, Shadow Control e connettività HDMI e Display Port; il design si può definire nella norma, abbastanza gradevole e soprattutto con cornici sottili e uno stand regolabile in inclinazione.
Costo totale e considerazioni finali
La nostra build gaming, compreso il monitor, arriva a 1.553 euro circa, una cifra che potrebbe anche variare nei prossimi giorni verso l’alto o verso il basso, soprattutto per quanto concerne il monitor, attualmente l’unico prodotto da noi scelto presente anche nelle offerte per il Black Friday (ma comunque collocato nella fascia dei 200 euro). Con questa configurazione possiamo affrontare tutti i nuovi giochi a 1080P e 1440P con dettagli alti a un framerate abbastanza elevato, avendo a disposizione anche un display generoso in dimensioni che non pecca per angoli di visuale oltre ad avere una buona reattività. Come di consueto, si tratta di una build che può essere ulteriormente modificata o “limata” nei vari sottosistemi (vedi memoria RAM o storage), trovando come detto in apertura un punto fermo sul solido binomio GPU/CPU.
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