Recensione Amazfit GTR 4: uno smartwatch da WOW

Amazfit GTR 4

Non credevo che il mio entusiasmo per il nuovo modello potesse superare di tanto quello per il modello precedente, sopratutto leggendo la scheda tecnica, ma dopo avere avuto Amazfit GTR 4 al polso per qualche settimana ho dovuto per forza di cose ricredermi. E l’ho fatto con mio enorme stupore ma anche con estrema piacevolezza perché Amazfit GTR 4 è un affinamento ben studiato e riuscito di Amazfit GTR 3 Pro. Dopo qualche settimana di utilizzo, ho capito che non stravolge nulla rispetto al modello precedente ma ciò nonostante è di un livello superiore. E ora ve lo racconto, dal mio solito punto di vista da utente qualsiasi.

Design e costruzione

Che sia di un livello superiore rispetto al predecessore è evidente già dall’aspetto estetico, dove ci sono probabilmente le modifiche maggiori. Amazfit GTR 4 possiede carattere e trasmette forza e robustezza grazie alla sua cassa metallica e alle sue linee marcate ma al contempo armoniose. È bello e non passa inosservato e c’è poco da fare: sì, la bellezza è soggettiva, ma lui è un prodotto premium costruito così tanto bene e con delle linee così tanto armoniose per cui risulta necessariamente bello. Poi i due tasti laterali, uno circolare e uno rettangolare, danno quel tocco in più di orologio massiccio e di classe, seppur lui poi nella realtà sia compatto e leggero. La cosa bella del design, che mi ha stupito, è che è studiato per la pressione ergonomica dei tasti tramite delle rientranze opposte nelle quali inserire le dita; e credetemi, questa cosa è di una goduria pazzesca. L’unico appunto che mi sento di fargli riguarda la parte inferiore, quella contenente i sensori e a contatto con la pelle, perché è lucida anziché opaca, come quella del predecessore, e si sporca con una facilità incredibile; e poi, a dirla tutta, lo sporco è anche più evidente per via di questa cosa. Ma tant’è e va bene così poiché, in fin dei conti, è una sottigliezza. Nulla da dire sulla costruzione, ed è positivo, perché lui è premium, in tutto: lo è nella cassa, nel vetro sul display, nel display, nei tasti e, udite udite, per la prima volta, anche nel cinturino, che dopo due settimane è ancora come nuovo e non consumato e scolorito, merito soprattutto del materiale e della trama; è assemblato in modo impeccabile e non c’è alcun particolare che sarebbe potuto essere realizzato in modo migliore. Amazfit GTR 4 è un vero e proprio orologio dall’aspetto elegante e massiccio prima di essere uno smartwatch, oltretutto resistente a acqua, graffi e ammaccature.

Funzioni, software e applicazioni

Uno smartwatch che si rispetti però non si ferma all’aspetto estetico e ospita al suo interno tanta sostanza. E Amazfit GTR 4 è proprio così e non delude affatto le aspettative, anzi. Parto subito col dire una cosa: non integra un sensore di temperatura corporea e questa è l’unica cosa in meno rispetto al modello precedente, ma non la definirei una mancanza perché è una caratteristica del tutto inutile in quanto questi tipi di sensori da smartwatch non sono capaci di misurare la reale temperatura del corpo ma solo quella degli strati esterni della pelle; ergo, non serve a nulla e, infatti, la temperatura che restituiva il suo predecessore era sempre di qualche grado inferiore (anche 4-5) a quella corporea. In compenso, guadagna una cosa che aspettavamo, soprattutto io, da lungo tempo: la connettività Wi-Fi, nello specifico a 2,4 GHz; ebbene sì, lui ne è dotato e permette di utilizzarla in ogni sua parte, quindi con le applicazioni, per scaricare gli aggiornamenti di sistema e per sincronizzarsi, anche con abbastanza soddisfazione perché è stabile e con una buona copertura. Ora, tolte queste due cose, Amazfit GTR 4 è in linea di massima un Amazfit GTR 3 Pro con qualche affinamento qua e là. Fa le stesse cose, funziona altrettanto bene e offre un’esperienza d’utilizzo molto soddisfacente. Ciò significa che è un vero e proprio assistente personale da polso, che aiuta a svolgere e a rendere più semplici le attività quotidiane, lavorative, sportive o di piacere che siano. Integra tutto ciò che serve, come potete vedere dalle specifiche tecniche, e questo fa sì che sia utile per fare un sacco di cose: per tracciare sonno, ossigeno, stress, battiti cardiaci, attività sportive, passi, distanza e altro, con estrema precisione e completezza grazie a nuovi sensori, per rispondere e parlare al telefono tramite microfono e speaker, per visualizzare le notifiche e rispondere tramite messaggi predefiniti, per visualizzare gli eventi del calendario e le previsioni del meteo, per utilizzare i dispositivi di casa tramite Alexa, per la funzione sveglia, per ascoltare la musica e per fare un sacco di altre cose che fanno tutti gli smartwatch di fascia alta e che fa anche il suo predecessore. Ho notato però che, grazie ai nuovi sensori, è più veloce e preciso nelle misurazioni, un po’ in generale: nel senso che è più affidabile e stabile e non sbaglia mai un colpo con qualsiasi tipo di misurazione.

Devo sottolineare poi la presenza di un gran bel display AMOLED, dai colori vividi e dalla elevata luminosità, regolabile anche in automatico, la vibrazione corposa, anche quando si usa il tastino laterale per scorrere nei menù, l’alto e abbastanza nitido volume dello speaker, la presenza di watchface belle e personalizzabili e soprattutto la presenza di nuove applicazioni nel negozio, che permettono di espandere a dismisura le sue funzionalità (ci sono persino dei giochi), e la misurazione delle calorie bruciate anche a riposo tramite i sensori integrati e algoritmi dedicati. L’unica vera mancanza per lui, a mio parere, è l’assenza della connettività NFC per i pagamenti: so bene che non è facile per l’azienda integrare i pagamenti digitali e posso immaginare le difficoltà da affrontare, ma siamo nel 2022 e non c’è più scusa che tenga. Per finire, Amazfit GTR 4 offre una grande personalizzazione generale, tante impostazioni e soprattutto un sistema operativo, ZeppOS, fluido, affidabile e stabile e un’applicazione che è ancora un punto di riferimento per grafica, funzionalità, affidabilità e semplicità per questo genere di prodotti.

Autonomia e ricarica

Amazfit GTR 4 è una certezza anche per quanto riguarda l’autonomia, portando avanti la tradizione che Amazfit ormai tramanda da anni. Include una batteria da 475 mAh e riesce ad arrivare fino a 15-20 giorni con un utilizzo normale, con tutte le misurazioni abilitate però, e a una decina di giorni con un utilizzo molto più impegnativo, soprattutto lato notifiche; discorso diverso utilizzando l’always-on-display, con cui l’autonomia non supera i 7-8 giorni. Tenete presente che queste sono delle mie stime indicative fatte con il mio tipo di utilizzo e con il mio set di impostazioni, perciò sono dei valori da prendere in considerazione con le pinze perché potrebbero variare, anche abbastanza, da utente a utente. A ogni modo, lui è uno smartwatch con un’ottima autonomia e che si posiziona al vertice da questo punto di vista, con qualsiasi concorrente lo si confronti. Anche con un utilizzo massiccio fa sempre tanto meglio degli altri.

Recensione Amazfit GTR 4: uno smartwatch da WOW 49

Le somme

E siamo arrivati alle conclusioni, al momento di tirare le somme, dopo aver raccontato ciò che penso di Amazfit GTR 4 da persona che lo indossa tutti i giorni, sempre, da un po’. Allora, la mia idea sui di lui è molto precisa e semplice: è uno smartwatch come io lo intendo e cioè che fa tutto ciò di smart che effettivamente serve a chi lo indossa e lo fa veramente bene, senza tentennamenti e problemi a caso. Non possiede nulla di superfluo e inutile da mettere in mostra giusto per farsi fighi e tutto ciò che include serve per davvero ad affrontare le situazioni di tutti i giorni, a rendere la vita più semplice e a tirare meno volte lo smartphone fuori dalla tasca. Lui è uno smartwatch concreto, affidabile e utile e per di più è davvero bello e comodo da indossare, il che non guasta. Migliora ciò che era il suo predecessore apportando piccole modifiche qua e là nei punti giusti, pur mantenendo lo stesso e identico prezzo di vendita: Amazfit GTR 4, cosa non da poco, viene venduto nella versione base con cinturino in silicone o finta pelle al prezzo di 199 euro, che diventa 229 euro per la versione con cinturino in tessuto. Lo si può acquistare sul negozio ufficiale di Amazfit, su Amazon e nelle maggiori catene di elettronica.

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