Recensione Soundcore Space Q45 e Soundcore Space A40 – Da qualche tempo i principali produttori di cuffie wireless hanno introdotto, almeno nei rispettivi modelli di punta, la tecnologia ANC (Active Noise Cancellation) conosciuta in italiano come riduzione del rumore. Uno dei punti negativi di tale tecnologia è la riduzione dell’autonomia, causata dal consumo dei chip dedicati alla cancellazione/riduzione dei rumori esterni.

Le nuove cuffie di Soundcore, brand del marchio ANKER, cambiano anche questo paradigma, portando un’autonomia elevata anche quando è in funzione la tecnologia ANC. Ho provato per parecchie settimane i modelli Soundcore Space Q45, delle ottime cuffie over-ear da usare per godersi musica e film in casa, e le Soundcore Space A40, delle cuffie in-ear ottime per lo sport o per gli ascolti meno impegnati. Oggi dunque vi racconto le mie personali impressioni su entrambe, in particolare sulla loro autonomia.

Soundcore Space Q45

Premetto che non sono un grande fan delle cuffie over-ear, che a mio avviso hanno il “difetto” di risultare fastidiose dopo un po’ che vengono utilizzate. Nel mio caso riesco a utilizzarle solo per guardare film, così da poter tenere il volume che voglio anche di notte, senza per questo disturbare nessuno.

Ho ricevuto queste cuffie nei primi giorni di settembre, quando le temperature erano ancora sufficientemente elevate da non consigliare l’utilizzo di cuffie che scaldano le orecchie. Eppure le Soundcore Space Q45 non hanno avuto questo problema, nonostante niente nel loro design possano far pensare che siano differenti dalle altre. Sarà la morbidezza del rivestimento, sarà il fatto che riescono a contenere perfettamente le mie orecchie senza premere, sarà il loro peso contenuto ma anche indossandole per un intero pomeriggio non mi hanno creato alcun tipo di fastidio.

Soundcore Space Q45

Decisamente convincente il design, grazie anche alla cura posta nella scelta dei materiali. Oltre alla spugna morbida utilizzata per i padiglioni e la parte interna dell’archetto, ricoperta da un materiale sintetico che ricorda la pelle al tatto e alla vista, Soundcore ha scelto finiture opache per ogni elemento, senza mai esagerare.

Anche il logo, presente su entrambe le cuffie, è discreto pur essendo lucido e contribuisce alla sensazione di indossare un paio di cuffie particolarmente costose. Ottima l’idea di inserire nella confezione di vendita anche una custodia semirigida in cui riporre le cuffie, per tenerle al riparo da polvere e graffi.

Dal punto di vista tecnico le Soundcore Space Q45 sono dotate di due driver dinamici da 40 millimetri, supportano i principali codec audio tra cui AAC, SBC e LDAC, e offrono una connettività Bluetooth 5.3 e USB-C, quest’ultima utilizzata anche per la ricarica della batteria interna. Peccato solo per l’assenza del supporto all’aptX, ampiamente compensato dal supporto a LDAC.

Ho testato le cuffie sia con la funzione ANC attiva che disattiva, e devo dire che la differenza si sente indubbiamente. La prima cosa da fare, dopo aver acceso le cuffie, è quella di creare una impronta audio personalizzata, seguendo le istruzioni della companion app Soundcore, disponibile per smartphone Android e iOS. In questo modo il suono sarà personalizzato per l’orecchio e compenserà eventuali mancanze dovute (come nel mio caso) all’età.

Come da tradizione Soundcore è presente una modalità BassUp per enfatizzare maggiormente i bassi ma l’ho trovata un po’ eccessiva visto che ha la tendenza a distorcere, seppur lievemente, i suoni che perdono della classica morbidezza che contraddistingue il brand. Personalmente ho preferito lasciare la funzione disattiva, con la possibilità di attivarla in determinate situazioni premendo due volte il tasto per la gestione dell’ANC (tale impostazione viene eseguita nella companion app sullo smartphone).

Come era già accaduto con la totalità delle cuffie dotate di cancellazione attiva del rumore, ho preferito il suono con l’ANC disattivato, in quanto risulta più corposo e definito, con qualche debolezza sulle frequenze più alte che a volte risultano sacrificate. Niente da dire invece per quanto riguarda i bassi, la cui qualità è superlativa, mentre le frequenze medie vengono riprodotte in modo accurato ma senza particolare enfasi.

Con la cancellazione attiva invece il suono tende a essere ovattato e a perdere di definizione, in particolare per le frequenze alte che in questo modo risultano oltremodo sacrificate. Va detto che per la loro conformazione le Soundcore Space Q 45 offrono un ottimo isolamento acustico anche da spente, quindi la funzione ANC non è così indispensabile se non per chi vuole ascoltare musica a un volume non troppo elevato in ambienti rumorosi.

Dal canto mio ho utilizzato queste cuffie prevalentemente per ascoltare musica mentre lavoravo, con un volume attorno al 50%, e per guardare film, con un volume decisamente più elevato. In quest’ultimo caso l’ANC non era necessario visto che l’audio del film faceva già da isolante. Durante il lavoro invece, dove è difficile cogliere le sfumature sonore, visto che la musica deve fare soprattutto da sottofondo, la cancellazione del rumore ha indubbiamente migliorato la possibilità di concentrarmi sul lavoro che stavo facendo.

Soundcore indica in 50 ore l’autonomia delle Space Q45 e nel corso dei miei testi tale dato mi è sembrato decisamente realistico. Il mix di utilizzo (circa il 70% con volume medio e ANC attivo e il 30% con volume massimo e ANC spento) mi ha permesso di coprire in media circa 48 ore, minuto più minuto meno: nel mio caso si tratta di una intera settimana di utilizzo, un dato che ritengo ampiamente soddisfacente se rapportato ad altri modelli provati in passato che mi costringevano a una ricarica ogni due/tre giorni.

Ottima come sempre la companion app, utilizzata anche per aggiornare il firmware (in un mese sono già usciti un paio di aggiornamenti) e per selezionare la modalità di equalizzazione e il profilo di cancellazione (quest’ultimo è variabile anche con un tastino posto sul padiglione sinistro). Il volume invece può essere regolato con il bilanciere posto sul padiglione destro, insieme al tasto per avviare la riproduzione e rispondere al telefono.

A questo proposito devo fare un plauso a Soundcore per la qualità dei microfoni, che permettono di avere un audio cristallino on ogni situazione, con qualche difficoltà solo in ambienti particolarmente rumorosi.

Nel complesso quindi mi sento di promuovere ampiamente queste Soundcore Space Q45, in virtù della loro grande autonomia e della qualità del suono che convince in quasi tutte le situazioni. Certo non si tratta di un modello pensato per i puristi del suono, ma se volete delle cuffie di qualità senza spendere una follia, allora avete trovato un prodotto più che valido.

Costano 149,99 euro, un prezzo indubbiamente impegnativo ma che a mio avviso è completamente in linea con la qualità del prodotto, a partire dalle finiture impeccabili. A fine articolo trovate il link per l’acquisto su Amazon.

Soundcore Space A40

Se le Space Q45 sono delle cuffie decisamente vistose, le Soundcore Space A40 sono decisamente discrete e poco appariscenti, almeno nella colorazione nera che ho provato. Si tratta di cuffie in-ear senza lo stelo esterno che va tanto di moda, con l’indubbio vantaggio di risultare più stabili soprattutto durante lo sport o le passeggiate.

Soundcore Space A40

Personalmente le ho utilizzate nelle mie sessioni mattutine di corsa e alcune volte anche in bici, anche se in questo caso mi sono limitato a utilizzare solo l’auricolare destro, per rimanere sempre vigile nel traffico, e non ho mai notato problemi di stabilità. Nella confezione di vendita il produttore ha inserito ben quattro paia di gommini, cinque se contiamo anche quelli preinstallati sulle cuffie, così da soddisfare le necessità di chiunque.

Va detto che a differenza di altri produttori che hanno dotato le proprie cuffie di certificazione IP67 e IP68, Soundcore ha scelto una certificazione IPX4 che garantisce la resistenza a schizzi d’acqua e pioggia, così come al sudore. Ovviamente non le potrete utilizzare in piscina mentre nuotate, o in altre circostanze dove potrebbero rischiare di rovinarsi irreparabilmente.

Dal punto di vista tecnico le Space A40 sono dotate di driver dinamici da 10 millimetri, connettività Bluetooth 5.2 e supporto ai codec più diffusi come AAC, LDAC e SBC, anche se ancora una volta manca il supporto ad aptX. Prima di iniziare a utilizzarle ho abbinato le cuffie allo smartphone su cui ho installato la companion app, per procedere immediatamente a eseguire il test HearID, che permette di creare un’impronta sonora personalizzata delle cuffie.

In questo modo, grazie a una equalizzazione su misura, ho potuto apprezzare al meglio la mia musica preferita, alternando questa impostazione con la tradizionale Firma Soundcore che enfatizza in modo particolare le basse frequenze. Così come succede alle Space Q45, anche con le Space A40 l’attivazione della funzione BassBooster porta a una leggera distorsione del suono, che perde quella morbidezza e quella rotondità che invece sono uno dei punti di forza dei prodotti realizzarti da Soundcore.

Pur non essendo un fan dei sistemi di cancellazione attiva del rumore, devo dire che anche in questo caso Soundcore ha fatto un lavoro strepitoso nonostante le dimensioni decisamente ridotte degli auricolari. Mi è capitato di indossare le cuffie al lavoro senza ascoltare musica, lasciando però attiva la cancellazione del rumore e devo dire che il risultato è decisamente impressionante.

 

Tutti i rumori esterni al mio studio vengono annullati, lasciandomi solo con il ticchettio della tastiera, in una condizione ottimale per quei momenti in cui è importante rimanere concentrati sul proprio lavoro, senza intromissioni dall’esterno. Quando vado a correre invece imposto la modalità di trasparenza, realizzata anche in questo caso in maniera perfetta, così da ascoltare la mia playlist senza però rimanere isolato. Posso sentire le macchine che si avvicinano o salutare qualche conoscente incontrato per strada senza dovermi togliere le cuffie.

Le cuffie dispongono ovviamente di controlli touch, che possono essere personalizzati tramite l’app: è possibile regolare il volume, rispondere alle chiamate o fermare la riproduzione, ma anche passare tra le varie modalità di cancellazione con una pressione prolungata su uno qualsiasi degli auricolari.

L’autonomia. insieme alla qualità audio, è una delle caratteristiche che più ho apprezzato di queste Soundcore Space A40: il produttore dichiara 50 ore, utilizzando anche la batteria inserita nella custodia, e devo dire che si tratta di indicazioni realistiche. Ovviamente è un dato raggiungibile con la cancellazione disattivata, altrimenti bisogna togliere un 30% abbondante, forse qualcosa di più se siete soliti ascoltare la musica a tutto volume.

Dalle 7 alle 10 ore con una singola carica delle cuffie, un risultato davvero niente male, soprattutto se come me utilizzate le cuffie 3-4 volte a settimana per correre. Nel mio caso ho effettuato una ricarica a settimana, quindi la custodia mi garantisce più di un mese senza ricarica, un risultato davvero impressionante.

Talmente elevato che, come era prevedibile, mi sono trovato un mattino con le cuffie completamente scariche poco prima della consueta corsetta. Mi è bastato collegare la custodia al cavo USB Type-C per una quindicina di minuti, tempo di vestirmi, allacciare le scarpette e preparare la playlist sul mio lettore MP3, e le cuffie erano pronte all’uso, con circa 4 ore di autonomia a disposizione. Ottimo quindi anche per gli smemorati come il sottoscritto. E non va dimenticata la presenza ricarica wireless, per chi non ama i cavi e vuole una scrivania sempre in ordine.

A 99,99 euro, il loro prezzo di listino, sono assolutamente un best buy, senza alcuna condizione, soprattutto in considerazione della dotazione tecnica e dell’ottima autonomia. per quanto mi riguarda sono diventate le mie compagne di allenamento e lo rimarranno ancora per un bel po’. A fine articolo trovate il link per l’acquisto su Amazon.

In conclusione

Due soluzioni diverse quindi per Soundcore, accomunate da una autonomia strepitosa e da una cancellazione del rumore al top, soprattutto in virtù di un prezzo di vendita adeguato al pubblico a cui si rivolgono. Ottima come sempre la qualità del suono, meno quando viene attivato il BassBooster che stavolta mi ha convinto meno del solito, impeccabile il design e la qualità costruttiva, degne di prodotti molto più costosi.

Potete acquistare entrambi i modelli su Amazon utilizzando i link sottostanti: