Questa è una di quelle cose difficili da spiegare a parole e che può essere capita solo avendoci a che fare nella vita di tutti i giorni. La penso così su questa cosa, tuttavia proverò a farlo perché da quando ho scoperto Google Wallet al polso mi si è aperto un mondo tutto nuovo sui pagamenti digitali, seppur io già lo utilizzassi dallo smartphone da molti anni. Però avere un portafoglio digitale sempre dietro, cucito addosso, e pronto all’uso è tutta un’altra storia perché è di una comodità pazzesca. E oggi voglio condividere con voi questa mia esperienza, idea, non so bene come definirla, perché mi auguro che possa in qualche modo rendere più zen la vostra vita e più piacevole i vostri pagamenti.

Niente più portafoglio e niente più smartphone sempre appresso e già l’essersi liberati del vincolo di avere sempre dietro questi oggetti per me è un qualche cosa di straordinario. Ora vado in giro senza dovermi preoccupare di nulla perché so che ovunque io vada potrò pagare in un attimo utilizzando lo smartwatch che indosso al polso. E farlo è estremamente semplice e immediato, soprattutto se poi si utilizza, come me, un dispositivo dotato di Wear OS come TicWatch Pro 5, che è veloce e affidabile in tutto quello che fa. Basta un gesto per pagare: si accende il display e lo si avvicina al POS, tutto qua, e il gioco è fatto. Io sono un po’ fissato per certe cose e disattivo l’NFC dopo ogni pagamento sperando di aumentare l’autonomia dello smartwatch (in realtà so bene che consuma zero, soprattutto quando non utilizzato) e quindi devo ogni volta eseguire qualche passaggio in più perché prima di avvicinare lo smartwatch al POS devo abilitare l’NFC nelle impostazioni di sistema, altrimenti è veramente un attimo pagare dal polso.

Per di più, come dicevo, è di una comodità incredibile perché lo smartwatch è un qualche cosa ormai cucito addosso e che è sempre dietro a farci compagnia, è sempre a portata di mano e poi elimina il vincolo di avere sempre con sé portafoglio e smartphone (e questo per me è molto importante d’estate perché non amo avere mille cose dietro nelle tasche dei pantaloni o in mano). A questo poi devo aggiungere un’altra cosa: utilizzare Google Wallet da uno smartwatch con Wear OS è come utilizzarlo dallo smartphone perché è possibile visualizzare, rimuovere e aggiungere carte, avere informazioni su come pagare, accedergli dalla lista delle app e dai quick toggle e soprattutto visualizzare lo storico dei pagamenti effettuati con tutte le informazioni del caso, come attività e importo speso; e configurarlo richiede meno di un minuto perché prende le informazioni dall’account Google collegato allo smartwatch, perciò è un gioco da ragazzi.

E la cosa bella di tutto questo è che è assolutamente sicuro: quando indosso lo smartwatch al polso mi basta accendere il display e avvicinarlo al POS per pagare, ma non appena lo rimuovo dal polso è necessario inserire il PIN da me impostato per accendere il display e aver accesso al sistema, pagamenti digitali compresi; e poi, una cosa non da poco, TicWatch Pro 5 è uno smartwatch sul pezzo lato aggiornamenti e avendo a bordo Wear OS 3.5 con le patch di sicurezza di luglio mi dà quel qualche cosa in più anche da questo punto di vista.

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