L’iPhone 16 Pro Max ha suscitato opinioni contrastanti. Per alcuni è un prodotto “work in progress”, soprattutto in attesa di Apple Intelligence, per altri è già un flop, principalmente per via del Camera Control considerato inutile. Tuttavia, il dispositivo merita un’analisi più approfondita, perché, al di là delle critiche, ci sono aspetti un po’ più nascosti che ne giustificano l’esistenza e, forse, per qualcuno anche l’upgrade.
Indice:
Design, display e piccoli cambiamenti di iPhone 16 Pro Max
Il design dell’iPhone 16 Pro Max non stravolge il passato, ma introduce aggiornamenti che, seppur minimi, migliorano l’esperienza d’uso. Le dimensioni sono leggermente aumentate, ma il dispositivo resta comodo da usare grazie alle cornici del display ridotte all’osso. La finitura del titanio laterale è stata perfezionata per offrire un feeling più premium, mentre i vetri più resistenti contribuiscono a migliorare la solidità complessiva.
All’interno, le novità sono più rilevanti. La batteria di iPhone 16 Pro Max dovrebbe essere da 4685 mAh, con un 6% di capacità in più rispetto al 15 Pro Max, nella vita quotidiana la differenza verrà amplificata dall’efficienza energetica del nuovo chip A18 Pro. Grazie al sistema di dissipazione a grafene, il 16 Pro Max riesce a scaldare molto meno, un fattore chiave in vista del futuro arrivo di Apple Intelligence, che richiederà più risorse di sistema andando ad impattare sicuramente anche sulla batteria.
Il camera control, pensato per semplificare l’accesso alla fotocamera, non ha raggiunto gli obiettivi sperati. L’interfaccia confusa e le gesture complicano l’uso, e il tasto fisico (fa fisicamente click ma può riconoscere anche pressioni leggere e swipe come un trackpad) non offre alcun valore aggiunto rispetto agli altri metodi di attivazione rapida già disponibili su iPhone. Apple potrebbe migliorarne l’utilizzo tramite aggiornamenti software, ma al momento si tratta di un’aggiunta che molti utenti finiranno per ignorare.
Il display da 6,9″ OLED con ProMotion da 120 Hz dell’iPhone 16 Pro Max rimane uno dei migliori sul mercato. La calibrazione è eccellente, e la gestione dell’HDR permette di godere appieno di contenuti multimediali e di editing fotografico e video. Le cornici più sottili contribuiscono a migliorare ulteriormente l’esperienza visiva, arricchita dalle nuove animazioni di iOS 18. Per raggiungere questo livello di riduzione delle cornici, cambia la struttura interna ma sono cose che interessano a pochi.
Un’altra caratteristica notevole è la capacità del display di scendere fino a 1 nit di luminosità. Questa funzione risulta estremamente utile di notte, riducendo l’affaticamento visivo. Anche l’audio è stato migliorato rispetto ai modelli precedenti, rendendo l’iPhone 16 Pro Max un dispositivo multimediale imbattibile.
- Chip: Apple A18 Pro (6 core CPU, 6 core GPU, Neural Engine)
- Display: OLED Super Retina XDR da 6.9″, ProMotion, risoluzione 2868×1320, 120 Hz
- RAM: 8 GB
- Memoria interna: 128 GB, 256 GB, 512 GB, 1 TB
- Fotocamera principale: 48 MP f/1.8 (wide), 48 MP f/2.2 (ultra-wide), 12 MP f/2.8 (teleobiettivo 5x)
- Fotocamera frontale: 12 MP f/1.9 Face ID
- Batteria: 4685 mAh, ricarica rapida via cavo fino a 45W, wireless MagSafe e supporto Qi2
- Connettività: 5G, Wi-Fi 7, Bluetooth 5.3, Ultra-Wideband
- Certificazione: IP68 (resistenza ad acqua e polvere)
- Extra: Camera Control, Action button
Il chip A18 Pro è un capolavoro tecnico, iOS 18 è maturo
Il nuovo chip A18 Pro, costruito su un processo produttivo TSMC a 3 nanometri di seconda generazione, offre miglioramenti significativi in termini di efficienza energetica e gestione del calore prodotto. Dotato di una CPU a 6 core (2 P-Core e 4 E-Core) e una GPU a 6 core con supporto al ray tracing, Neural engine e media engine sempre ben presenti e fondamentali per accelerare alcune funzionalità attuali di iOS 18 e soprattutto future con Apple Intelligence.
L’A18 Pro garantisce prestazioni elevate anche se nella vita di tutti i giorni è difficile notare differenze evidenti, quindi è soprattutto nei benchmark dove registra un incremento anche del 20% rispetto al chip precedente, in particolare nella GPU. Dove si vede un cambiamento più netto è nelle applicazioni grafiche intensive o nel rendering di video, in futuro con Apple Intelligence chissà.
iOS 18 è un sistema operativo maturo e finalmente completo anche sotto il punto di vista della personalizzazione, storicamente carente sotto quel fronte. Non ci sono bug evidenti o tanto impattanti da dover essere segnalati, ad onor del vero Apple ha già rilasciato la versione 18.0.1 per fixare qualche problema di gioventù ma nulla di grave. La grande carenza è l’intelligenza artificiale, arriverà prima o poi anche per noi in Italia ma al momento tocca attendere e non è una cosa bella, in particolare per un brand come Apple e dopo aver incentrato tutto il marketing su Apple Intelligence.
Tornando in ambito pratico, la ricezione di iPhone 16 Pro Max è migliorata sensibilmente, c’è un bel boost sotto quel punto di vista lì. Anche il supporto al Wi-Fi 7 è una delle novità più rilevanti sul fronte della connettività. Questo standard garantisce velocità di download e upload nettamente superiori rispetto al passato, migliorando anche il range e la stabilità di connessione.
Sul fronte dell’autonomia, iPhone 16 Pro Max eccelle. La combinazione tra batteria più grande e chip più efficiente permette al dispositivo di durare tranquillamente un’intera giornata di uso intenso lasciando ancora circa il 30% di carica residua a fine giornata. Si va oltre la giornata con un utilizzo un pochetto più attento, mentre in termini di ricarica, il dispositivo supporta fino a 45W via cavo, anche se nelle condizioni migliori si raggiungono circa 33W. La ricarica wireless MagSafe con supporto Qi2 è stata ottimizzata per una maggiore efficienza.
Set up fotografico di iPhone 16 Pro Max: piccoli cambiamenti da Pro
Quando si scatta o si registrano video, le differenze con il 15 Pro Max sono sottili e solo con l’ultra-wide sembra essere evidente un leggero miglioramento, soprattutto nelle riprese in condizioni di scarsa illuminazione o durante la registrazione video. È vero che a prima vista l’esperienza appare pressoché identica rispetto al modello precedente, ma Apple ha introdotto alcuni cambiamenti che fanno la differenza, specialmente per chi utilizza uno smartphone Pro per scattare da professionista.
Partiamo con un rapido ripasso delle specifiche: l’iPhone 16 Pro Max è dotato di un sensore principale da 48 megapixel f/1.8 con lunghezza focale equivalente di 24 mm, un’ultra-wide da 48 megapixel f/2.2 con angolo di visione di 120° e una focale equivalente di 12 mm, oltre a un teleobiettivo 5x da 12 megapixel f/2.8, equivalente a 120 mm. La fotocamera frontale è da 12 megapixel f/1.9.
Il sensore principale raccoglie ora informazioni due volte più velocemente rispetto al passato. Questo si traduce nella possibilità di scattare foto in ProRAW a 48 megapixel senza alcun ritardo dell’otturatore (zero shutter lag), un aspetto cruciale per catturare soggetti in movimento, fotografie sportive o scene dinamiche. L’ultra-wide da 48 megapixel, anche se limitata a 12 megapixel nello scatto, offre comunque notevoli vantaggi quando si passa alla modalità ProRAW. Il livello di dettaglio aumenta sensibilmente, e si riduce il gap qualitativo tra il sensore ultra-wide e quello principale, soprattutto passando manualmente dai 13 mm ai 24 mm. In modalità macro, l’ultra-wide guadagna una marcia in più, con scatti più nitidi e precisi.
Certo, avremmo preferito un teleobiettivo 5x da 48 megapixel, ma ci dobbiamo accontentare di quello da 12 megapixel. Purtroppo, notiamo ancora la presenza del flare nelle foto in controluce, un difetto che non è stato risolto in questa generazione.
Scattare in modalità automatica con uno smartphone di questa fascia è comodo, ma non sfrutta appieno le potenzialità del dispositivo. Lo abbiamo sperimentato a lungo con il 15 Pro Max, e scattare foto in ProRAW ha sempre fatto la differenza. Anche sull’iPhone 16 Pro Max, in modalità automatica, i risultati sono buoni e comparabili a quelli di altri top di gamma come il Samsung S24 Ultra, il Pixel 9 Pro o lo Xiaomi 14 Ultra. Ma è in modalità ProRAW che il 16 Pro Max esprime il suo massimo potenziale.
Apple ha migliorato ulteriormente questa esperienza, introducendo il supporto al Jpeg XL Lossless, che consente di scattare in ProRAW occupando quasi la metà dello spazio rispetto ai file DNG, senza perdita di qualità. Questo rappresenta un vantaggio notevole per chi vuole lavorare in post-produzione mantenendo un’elevata qualità dell’immagine e senza sacrificare troppo spazio di archiviazione.
Oltre ai miglioramenti legati al ProRAW, Apple ha introdotto nuovi stili fotografici, che aggiungono una nota creativa all’esperienza di scatto. Sebbene divertenti, restano comunque un’aggiunta minore rispetto all’importanza di passare alla modalità ProRAW per ottenere risultati veramente professionali. In poche parole, scattare in automatico va bene per la vita di tutti i giorni, ma sfruttare il ProRAW diventa essenziale per chi cerca di ottenere il massimo da questo dispositivo.
Sul fronte video, l’iPhone 16 Pro Max resta il migliore sul mercato, senza discussioni. La ultra-wide offre ora una qualità decisamente migliore in condizioni di scarsa luminosità, e la possibilità di registrare in 4K a 120 fps è impressionante. Questo permette di ottenere video estremamente fluidi e dettagliati, perfetti per i professionisti della creazione di contenuti.
Inoltre, i nuovi microfoni sparsi lungo il corpo del dispositivo migliorano sensibilmente la qualità audio nelle registrazioni. Anche senza l’ausilio di un microfono esterno, il suono risulta chiaro e pulito, sebbene per chi cerca il massimo della qualità audio, l’uso di un microfono esterno rimanga la soluzione ottimale. La registrazione in ProRes Log aggiunge ulteriori possibilità creative, offrendo una gamma dinamica più ampia e maggiore flessibilità in post-produzione.
iPhone 16 Pro Max considerazioni finali
Abbiamo visto che le differenze rispetto all’iPhone 15 Pro Max ci sono, e per alcuni utenti potrebbero anche risultare significative ma per la maggior parte delle persone, l’iPhone 16 Pro Max non rappresenta un upgrade indispensabile.
Nonostante funzioni dannatamente bene, con prestazioni e caratteristiche che lo rendono uno smartphone desiderabile, la mancanza di Apple Intelligence e una migliore gestione del camera control pesano sull’esperienza complessiva. Il prezzo di 1489 euro risulta elevato per un dispositivo che, pur offrendo miglioramenti, sembra ancora incompleto e in attesa di essere pienamente sfruttato attraverso futuri aggiornamenti software.
Non si tratta di un fallimento del prodotto in sé, perché l’iPhone 16 Pro Max è senza dubbio un dispositivo eccellente. Il problema principale è il ritardo da parte di Apple, che ha lasciato il dispositivo privo di alcune delle funzionalità chiave con cui è stato pubblicizzato. Questo ci porta a consigliare di non acquistarlo subito. In prospettiva, nei prossimi mesi potrebbero emergere occasioni per acquistarlo a prezzi più bassi, e nel frattempo Apple Intelligence verrà probabilmente introdotto, migliorando ulteriormente il dispositivo.
Il nostro discorso si applica principalmente a chi già possiede un iPhone Pro recente. In questo caso, l’upgrade non è essenziale. Per chi ha modelli più vecchi o proviene da un dispositivo Android, il salto di qualità offerto dall’iPhone 16 Pro Max è evidente. Il dispositivo migliorerà sicuramente con il tempo, e potrebbe essere una scelta eccellente per chi cerca un’esperienza completa e duratura.
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