Il marchio canadese Muse, conosciuto ai più per i suoi dispositivi indossabili dedicati al benessere, ha presentato Ring One 2.0, un nuovo anello smart che punta a portare sul dito funzioni di monitoraggio avanzato come la misurazione della pressione sanguigna senza bracciale, la rilevazione di fibrillazione atriale (AFib) e i pagamenti contactless via NFC. Eccolo nel dettaglio.
Indice:
Ring One 2.0 vuole alzare gli standard della categoria con la misurazione della pressione senza bracciale
La caratteristica più interessante del Ring One 2.0 è la capacità di misurare la pressione arteriosa senza bisogno di un bracciale, un traguardo che finora ha messo alla prova anche colossi come Apple e Samsung. D’altra parte, Muse sostiene che il suo anello sarà in grado di mostrare valori reali di pressione direttamente sull’app, anche se non è ancora chiaro il livello di precisione né se servirà una calibrazione iniziale con strumenti tradizionali.
La funzione, se affidabile, rappresenterebbe un passo avanti significativo per la categoria degli anelli smart, che finora si sono limitati a parametri più consolidati come frequenza cardiaca, ossigenazione del sangue, temperatura cutanea e ritmo respiratorio. Oltre alla pressione, il Ring One 2.0 potrà anche rilevare eventuali irregolarità cardiache come la fibrillazione atriale, una funzione finora diffusa soprattutto su smartwatch di fascia alta.
Muse punta molto anche sulla qualità costruttiva: il Ring One 2.0 è realizzato in titanio, materiale leggero ma estremamente resistente che abbiamo imparato a conoscere di recente nel mondo dei smartphone. L’azienda dichiara inoltre una resistenza all’acqua fino a 100 metri, il che lo rende adatto non solo all’uso quotidiano ma anche ad attività sportive o immersioni leggere.
Oltre alle funzioni dedicate alla salute, un’altra chicca è l’inclusione di un modulo NFC che consente di effettuare pagamenti contactless o di interagire con serrature intelligenti e automobili compatibili.

App con analisi AI delle metriche e consigli personalizzati
Muse spiega inoltre che il dispositivo sarà accompagnato da un’app dedicata che sfrutta l’intelligenza artificiale per analizzare i dati raccolti e fornire consigli personalizzati su sonno, stress e benessere generale. L’app offrirà anche report dettagliati sulle variazioni fisiologiche giornaliere, con l’obiettivo di aiutare l’utente a comprendere meglio i trend del proprio corpo e a migliorare le abitudini.
Tuttavia, come accade per altri dispositivi del settore, alcune funzioni avanzate potrebbero essere disponibili solo tramite abbonamento premium, ma Muse non ha ancora specificato quali servizi saranno gratuiti e quali richiederanno un piano a pagamento.
Con il Ring One 2.0, Muse si posiziona in un mercato in rapida crescita e particolarmente concorrenziale, dove marchi come Oura, Ultrahuman e Samsung (con il Galaxy Ring) stanno sperimentando nuovi approcci al tracciamento delle metriche di salute e benessere.
Disponibilità
Per quanto concerne la disponibilità, ancora tutto tace; si sa soltanto che il dispositivo sarà lanciato su Indiegogo, ma al momento non sono stati comunicati i dettagli sui prezzi o sulla data precisa di uscita.
In attesa del lancio ufficiale, il progetto Indiegogo fungerà da banco di prova per valutare la risposta del pubblico e l’affidabilità delle funzioni mediche dichiarate. Se i risultati saranno convincenti, il Ring One 2.0 potrebbe rappresentare uno dei modelli più interessanti nell’affollato panorama degli anelli smart.
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