Una delle collaborazioni più significative nel panorama tecnologico contemporaneo prende ufficialmente forma: Amazon Web Services (AWS) e OpenAI hanno annunciato una partnership strategica pluriennale, dal valore di 38 miliardi di dollari, destinata a ridefinire le basi dell’infrastruttura su cui poggia l’intelligenza artificiale generativa.
Grazie all’accordo, OpenAI potrà contare immediatamente sulla potenza di calcolo e sulla scalabilità dell’infrastruttura cloud di AWS, beneficiando delle tecnologie più avanzate al mondo per l’esecuzione e l’addestramento dei propri modelli, da ChatGPT ai futuri sistemi multimodali e agentici.
Un’alleanza di lungo periodo tra OpenAI e AWS per scalare l’intelligenza artificiale
Secondo quanto comunicato, la partnership avrà una durata di almeno sette anni e garantirà a OpenAI l’accesso a centinaia di migliaia di GPU NVIDIA di ultima generazione, con la possibilità di scalare fino a decine di milioni di CPU per sostenere i propri carichi di lavoro più complessi.
Si tratta di un impegno senza precedenti nel settore, che punta a espandere rapidamente la capacità di elaborazione di OpenAI, assicurando allo stesso tempo livelli di prezzo, prestazioni e sicurezza in linea con gli standard globali di AWS.
Il piano prevede che tutta la capacità di calcolo venga implementata entro al fine del 2026, con ulteriori espansioni previste per il 2027 e oltre; una tempistica che evidenzia la volontà delle due aziende di consolidare una collaborazione strutturale e a lungo termine, fondata sulla necessità crescente di infrastrutture affidabili per i modelli di frontiera.
Il cuore tecnico della partnership ruota attorno agli Amazon EC2 UltraServer, una nuova generazione di server ottimizzati per l’intelligenza artificiale che combinano GPU NVIDIA GB200 e GB300 in cluster ad altissima densità, con connessioni a bassa latenza e prestazioni di elaborazione massimizzate.
Questa configurazione consentirà a OpenAI di gestire in modo efficiente tutti i tipi di carichi di lavoro, dall’inferenza di ChatGPT all’addestramento dei modelli di nuova generazione, fino all’esecuzione dei futuri agenti autonomi basati su intelligenza artificiale. In altre parole, un’infrastruttura pensata per adattarsi dinamicamente alle esigenze evolutive della società guidata da Sam Altman, senza compromessi in termini di affidabilità o prestazioni.
Sam Altman, co-fondatore e CEO di OpenAI ha dichiarato:
Per scalare l’intelligenza artificiale di frontiera è necessaria una potenza di calcolo massiccia e affidabile. La nostra partnership con AWS rafforza l’ampio ecosistema di elaborazione che alimenterà questa nuova era e renderà l’intelligenza artificiale avanzata accessibile a tutti.
A fargli eco Matt Garman, CEO di AWS:
Mentre OpenAI continua a spingere i confini del possibile, l’infrastruttura best-in-class di AWS fungerà da spina dorsale per le loro ambizioni di intelligenza artificiale. L’ampiezza e la disponibilità immediata di risorse di elaborazione ottimizzate dimostrano perché AWS è in una posizione unica per supportare gli enormi carichi di lavoro di intelligenza artificiale di OpenAI.
Questa non è la prima collaborazione tra le due aziende, già all’inizio dell’anno OpenAI aveva reso disponibili i propri modelli Open Weight Foundation su Amazon Bedrock, consentendo a milioni di clienti AWS di integrare le capacità dei modelli generativi nei propri flussi di lavoro. A oggi, realtà come Peloton, Comscore, Thomson Reuters, Triomics e Verana Health utilizzano già i modelli OpenAI tramite AWS per attività che spaziano dalla codifica automatica all’analisi scientifica, fino alla risoluzione di problemi matematici complessi e allo sviluppo di sistemi agentici.
Con questa mossa OpenAI consolida ulteriormente la propria posizione come leader nell’intelligenza artificiale generativa, mentre AWS rafforza il proprio ruolo di fornitore di infrastrutture cloud per l’IA su scala globale. La combinazione tra potenza di calcolo senza precedenti e ricerca d’avanguardia promette di accelerare l’evoluzione dei modelli di nuova generazione, aprendo la strada a un futuro in cui l’IA sarà sempre più integrata nei servizi quotidiani, dal cloud computing alla produttività, fino alla creatività digitale.
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