Il titolo scelto per questo articolo sulle DDR5 Kingston FURY Beast, vuole smorzare in partenza qualsiasi velo polemico che potrebbe alzarsi da parte dei nostri lettori e frequentatori. Lo diciamo non per via del brand Kingston ovviamente, ma soprattutto per il periodo particolarmente “delicato” che sta attraversando il mercato delle memorie RAM.
Parlare di memorie DDR5 in questo periodo può essere infatti un’arma a doppio taglio, non solo per gli esperti di settore, ma alla fine anche per i brand e quello che potrebbe uscire fuori da qualsiasi considerazione tecnico / prestazionale che si confronta con gli attuali prezzi di listino relativi ai prodotti testati.
Per chi non seguisse il mercato infatti, ricordiamo che siamo nel pieno di uno shortage RAM, una situazione piuttosto difficile per gli utenti consumer (e non solo), che in pochi mesi hanno visto salire alle stelle il prezzo dei kit di memoria di qualsiasi tipo, in particolare DDR5.
Nell’ultimo periodo abbiamo discusso più volte della situazione e ricercare le cause del problema non è poi così difficile; allo stesso tempo però, non è questo il luogo per polemizzare o argomentare in modo articolato, quindi per quanto possibile ci “limitiamo” a questa premessa che cerca di non spostare il focus dall’argomento principale.
Prendiamo atto della situazione e, almeno da parte nostra, l’approccio rimarrà lo stesso che abbiamo adoperato nel periodo della pandemia (e post) quando lo shortage portò fuori da ogni logica il prezzo e la disponibilità delle schede video.
Ovviamente qui la situazione è leggermente diversa; all’epoca si trattava più che altro di GPU e prodotti di ultima generazione (soprattutto le GeForce RTX serie 30 e 40), mentre ora l’impatto sui prezzi tocca prodotti già presenti sul mercato (anche da un paio di anni) che magari uno o due mesi fa potevano essere acquistati alla metà o a un terzo del prezzo attuale.
Indice:
- Recensione Kingston FURY Beast 6.400 MT/s: solide e veloci, l’ideale per le build senza RGB
- Kingston FURY Beast 6.400 MT/s 32 GB: caratteristiche e compatibilità
- Recensione Kingston FURY Beast 6.400 MT/s 32 GB: la nostra prova
- Kingston FURY Beast 6.400 MT/s 32 GB: prestazioni
- Prezzo e disponibilità delle Kingston FURY Beast 6.400 MT/s 32 GB
- Considerazioni
Recensione Kingston FURY Beast 6.400 MT/s: solide e veloci, l’ideale per le build senza RGB

Addentrandoci in questa panoramica sul kit DDR5 Kingston FURY Beast, c’è da fare anche qui una piccola premessa che, dalla parte del tester / recensore, vuole rendere utile l’analisi di un kit di memoria annunciato ormai da qualche tempo. Secondo le informazioni che abbiamo attualmente a disposizione, questo periodo di shortage potrebbe non essere breve e diverse fonti parlano di un biennio particolarmente difficile (2026/2028) che non farà altro che peggiorare la situazione.
I prezzi sono già aumentati e quello che possiamo fare, almeno a livello pratico, è come al solito cercare il modello più conveniente o comunque con il miglior rapporto qualità/prezzo possibile. Da qui possiamo “collegarci” in qualche modo al prodotto che recensiamo oggi; infatti, se fino a questa estate c’era la corsa al modello più ovecloccato, moderno e luminoso con tanto di RGB, in uno scenario dove invece i prezzi possono anche triplicare bisogna guardare alla sostanza e alle prestazioni.
Per chi si troverà ad acquistare memoria RAM da oggi in poi, risulta quasi inutile evidenziare che a fronte di un incremento dei prezzi variabile ma generalizzato, che può essere del 50%, del 100% o anche oltre, i prodotti più costosi e particolarmente elaborati saranno anche quelli dove i prezzi andranno fuori controllo.
Ognuno ovviamente può spendere in base al portafogli, ma come al solito il nostro intento è anche quello di aiutare o indirizzare chi non ha budget particolarmente elevati e cerca di ottimizzare tutti i componenti senza andare a inficiare le prestazioni globali del sistema.
In questo contesto, le Kingston FURY Beast DDR5 possono secondo noi trovare spazio proprio per via di un approccio che guarda a prestazioni e versatilità, senza particolari fronzoli estetici RGB ma anche senza rinunciare a qualità, sistema di dissipazione e design curato.
La serie Kingston Fury Beast ha già riscosso molti apprezzamenti, e anche noi le abbiamo provate in diverse occasioni, sia in salsa DDR4 che DDR5. Il kit in prova, siglato KF564C32BBEK2-32, risulta però particolarmente interessante perché oltre a offrire una frequenza operativa che possiamo definire una giusta via di mezzo (6.400 MT/s), offre una doppia compatibilità Intel e AMD che non dobbiamo dare per scontata.
Possiamo dirlo senza problemi: in un periodo dove i prezzi rimarranno alti per un po’ di tempo, e non sappiamo in che direzione andrà l’offerta da parte dei produttori (qualcuno potrebbe specularci sopra), avere un kit come questo che può essere installato su AMD e Intel può risultare un aiuto in ottica aggiornamento o, per i tester ad esempio, rappresentare un passaggio in meno a livello pratico con la possibilità di ottenere anche risultati più omogenei e attendibili in fase di test comparativi ecc.
Kingston FURY Beast 6.400 MT/s 32 GB: caratteristiche e compatibilità

Le Kingston FURY Beast DDR5 giunte in redazione arrivano in un kit Dual-Channel da 32 GB, ovvero due moduli da 16 GB caratterizzati da un dissipatore nero a basso profilo realizzato in alluminio. L’altezza contenuta dell’heatsink non andrà a inficiare le temperature operative, evitando invece problemi di ingombro in quelle build dove si utilizzano dissipatori ad aria per la CPU.
I moduli DDR5 di Kingston sono certificati per operare a una velocità di 6.400 MT/s, questo sia su piattaforma AMD AM5 (Ryzen 7000-9000) che Intel LGA 1700 (Raptor Lake-S) o LGA 1851 (Arrow Lake-S); questo è possibile grazie a profili dedicati ad hoc Intel XMP 3.0 e AMD EXPO, richiamabili facilmente dal BIOS della scheda madre.
In realtà le Kingston FURY Beast 6.400 MT/s 32 GB sono dotate di cinque profili SPD: il classico JEDEC DDR5-4800, un primo profilo EXPO/XMP 6.400 MT/s CL32 con 1,4 volt e un secondo profilo con timing più tirati a CL30 ma velocità più ridotta, 6.000 MT/s (sempre 1,4 volt).

Il kit proposto da Kingston è coperto ovviamente da garanzia a vita, inoltre punta a offrire la massima stabilità anche in overclock con l’impiego della tecnologia On-die ECC (ODECC) e un PCB di grado server.
Cercheremo anche di verificare quanto sia in grado di operare fuori specifica, tuttavia possiamo dire che l’overclocking in questo periodo non è al primo posto per un utente standard, soprattutto se guardiamo ai prezzi (discorso diverso per gli appassionati che invece puntano a ottimizzare ulteriormente il budget senza penalizzare le performance).

Scheda tecnica Kingston FURY Beast 6.400 MT/s 32 GB
Prima di andare ulteriormente avanti, facciamo un piccolo riassunto delle caratteristiche tecniche delle Kingston FURY Beast in prova.
- Tipologia DRAM: DDR5 UDIMM 288 pin
- Capacità: 32 GB (2x 16 GB)
- Configurazione: Dual-Channel
- Velocità: 6.400 MT/s
- Timing: 32-39-39 2T
- SPD: Intel XMP 3.0 e AMD EXPO
- Tensione: 1,40 volt
- Dissipatore: in alluminio ad alto profilo
- Piattaforma: Intel LGA 1700 ed LGA 1851, AMD AM5
- Profili SPD:
- Default (JEDEC): DDR5-4800 CL40-39-39 @1.1V
- EXPO Profile #0: DDR5-6400 CL32-39-39 @1.4V
- EXPO Profile #1: DDR5-6000 CL30-36-36 @1.4V
- XMP Profile #1: DDR5-6400 CL32-39-39 @1.4V
- XMP Profile #2: DDR5-6000 CL30-36-36 @1.4V
- Garanzia: a vita
Recensione Kingston FURY Beast 6.400 MT/s 32 GB: la nostra prova

Fatta la chiacchierata introduttiva, passiamo ora alla pratica cercando come al solito di verificare l’efficacia del kit DDR5 Kingston in ambiti di utilizzo reali, dagli applicativi giornalieri/lavorativi fino al gaming per intenderci. Per l’occasione utilizziamo una piattaforma desktop Intel Arrow Lake-S, sfruttando le potenzialità del Core Ultra 9 285K e del chipset top di gamma Intel Z890. Vediamo tutto nel dettaglio:
Piattaforma di test
- Memorie: 32 GB Kingston FURY Beast DDR5 6.400 MT/s CL32
- Processore: Intel Core Ultra 9 285K
- Dissipatore: Corsair iCUE LINK TITAN 360 RX LCD
- Scheda madre: ASRock Z890 Taichi
- Scheda grafica: NVIDIA GeForce RTX 5080
- Storage SSD: Corsair MP700 PRO XT 2 TB
- Alimentatore: NZXT C1500 Platinum
- Sistema Operativo: Windows 11 PRO e driver aggiornati all’ultima versione disponibile
Metodologia di test
Come spesso accade in queste occasioni, il miglior modo per mettere in evidenza le prestazioni di una memoria RAM è quello di metterla a confronto con una piattaforma identica che però impiega memorie con frequenze inferiori e superiori.
Nel nostro caso abbiamo optato per un totale di tre sessioni di test: la prima con impostazioni di fabbrica e il profilo XMP 3.0 6.400 MT/s C32 attivato, la seconda con una velocità nettamente inferiore (5.200 MT/s) e la terza applicando un overclock che può variare in base alla bontà e alla propensione del kit.
Facciamo un attimo un recap:
- Sessione n.1: Intel Core Ultra 9 285K con DDR5 6.400 MT/s
- Sessione n.2: Intel Core Ultra 9 285K con DDR5 5.200 MT/s
- Sessione n.3: Intel Core Ultra 9 285K con DDR5 7.000 MT/s
Riguardo i benchmark utilizzati, cercheremo di spaziare dal calcolo al gaming, ecco i software impiegati:
- Cinebench R23
- Blender Open Data
- 7-Zip Benchmark 32 MB
- VRAY Benchmark
- Final Fantasy XV – 1080P Ultra
- Overwatch 2 – 1080P Ultra
- F1 2022 – 1080P Ultra
- Rainbow Six Extraction – 1080P Ultra
- CS:GO 2 – 1080P Ultra
Nell’elenco manca il classico AIDA64, ma avendo più volte trattato l’argomento, possiamo dire che un benchmark del genere ci offre esclusivamente una panoramica sulla larghezza di banda, senza però avere riscontri pratici per l’utente.
Passare da una DDR5 5.200 MT/s a una DDR5 6.400 MT/s garantisce un incremento delle letture/scritture e copie in memoria, possiamo dire nell’ordine degli 8-10 GB/s a parità di timing, con un impatto marcato soprattutto nelle prestazioni in lettura.
Kingston FURY Beast 6.400 MT/s 32 GB: prestazioni
Passando invece ai benchmark che abbiamo scelto, i grafici a seguire ci dicono chiaramente cosa succede quando incrementiamo la velocità DDR5 mantenendo inalterati i timing della RAM.


L’impatto si rileva anche a livello di latenza, con un peggioramento che può arrivare al 35-40% quando passiamo ad esempio da DDR5 7.000 MT/s a DDR5 6.400/5.200 MT/s. Il risultato quindi è una leggera flessione del frame-rate, tangibile però solo quando siamo di fronte a un gioco che gira ad alto frame-rate e bassa risoluzione.
Un piccolo assaggio di overclock
Come spesso accade quando si testa un kit di memoria RAM, alla fine della fiera cerchiamo di capire, senza particolari sbattimenti, il limite dei moduli che abbiamo davanti. Dai 6.400 MT/s di partenza abbiamo cercato quale fosse la massima frequenza raggiungibile in stabilità, senza alterare la tensione di fabbrica, 1,4 volt in questo caso.
Solitamente non lo facciamo, ma visto il doppio profilo XMP/EXPO presente sulle Kingston FURY Beast DDR5, per la nostra tornata di overclock volevamo “tastare” con mano la versatilità del prodotto, provando quindi a incrementarne la frequenza su piattaforma AMD AM5.

Senza dilungarci ulteriormente, abbiamo preso un Ryzen 5 9600X e una Gigabyte X870E AORUS PRO X3D ICE, abbinandoci il kit Kingston. Il risultato è stato secondo noi molto buono, permettendoci di confermare in prima persona l’estrema flessibilità delle DDR5 FURY Beast.
Il kit Kingston si rivela abbastanza valido anche per operare fuori specifica, permettendoci di incrementare la frequenza da 3.200 MHz a 3.500 MHz, o per esprimerci in MT/s, toccando i 7.000 MT/s sempre con CAS Latency 32 (e gli stessi timing di fabbrica).
Probabilmente questo limite si potrebbe superare rilassando i timing primari o portando la tensione a 1,45 Volt, ma l’incremento in termini di prestazioni secondo noi non giustifica queste impostazioni fuori specifica.
Prezzo e disponibilità delle Kingston FURY Beast 6.400 MT/s 32 GB

Lo abbiamo anticipato sopra. Al momento i prezzi al dettaglio per qualsiasi kit di memoria RAM DDR5 sono lievitati in modo importante, in alcuni casi fuori da ogni logica, inoltre quello che preoccupa è anche la disponibilità che a sua volta innesca un circolo vizioso che influenza ulteriormente i costi.
Il prezzo per un kit come quello in prova non dovrebbe superare quota 200 euro in condizioni “normali”, ma attualmente non si riesce a portarlo a casa a meno di 500-600 euro, anche di più se non siamo fortunati. A questo punto quindi, il consiglio se siete “costretti” all’acquisto è sempre lo stesso, puntare al kit più conveniente e usare un po’ d’astuzia.
Rimanendo in casa Kingston ad esempio, facendo una breve ricerca abbiamo notato che ancora si trova qualche modulo singolo DDR5 Fury Beast a prezzi alti ma accettabili; la disponibilità in alcuni casi non è delle migliori e c’è da attendere, ma se trovate qualche offerta con consegna veloce potreste farci un pensierino, magari acquistando due moduli singoli per poi utilizzarli in dual-channel (li vende singolarmente anche Kingston). Eccovi qualche esempio:
- Kingston FURY Beast Bianco DDR5 16 GB 5.600 MT/s CL40 AMD/Intel disponibile su Amazon a 84,91 euro
- Kingston FURY Beast Bianco DDR5 32 GB 5.600 MT/s CL36 AMD/Intel disponibile su Amazon a 139,42 euro invece di 148,99 euro
- Kingston FURY Beast Nero DDR5 16 GB 6.000 MT/s CL30 AMD/Intel disponibile su Amazon a 117,48 euro invece di 143,91 euro
Considerazioni

Capitolo prezzi e situazione attuale del mercato a parte, le Kingston FURY Beast non ci hanno sorpreso molto dal punto di vista delle prestazioni, se non altro per i numerosi test passati e soprattutto perché nei mesi scorsi sono passati sulla nostra bench test kit molto più veloci come le stesse Kingston FURY Renegade RGB da 8.400 MT/s.
In un momento “normale”, ovvero al loro prezzo reale, queste RAM DDR5 sarebbero da consigliare sia per via della frequenza, “giusta” per gli AMD Ryzen 9000 (un po’ meno per i flagship Intel), che per l’estrema versatilità dimostrata grazie al doppio profilo EXPO e XMP 3.0. Se a questo aggiungiamo un buon margine di overclock, il quadro è bello e confezionato.
A tal proposito, ribadiamo anche che memorizzato nell’SPD delle Kingston FURY Beast 6.400 MT/s c’è un secondo profilo con timing più tirati ma con una velocità di 6.000 MT/s, probabilmente non molto indicato per le CPU Intel, ma di sicuro molto valido se le montate su una scheda madre AMD AM5.
Riguardo la questione disponibilità e costi, come discusso sopra la situazione al momento è molto delicata; gli analisti e gli esperti di settore stanno discutendo anche su visioni contrastanti. Per alcuni lo shortage è una questione di mesi, per altri (incluse anche diverse aziende) lo scenario è più ampio.
Da qualsiasi posizione la guardiamo, la sensazione che viene trasmessa agli utenti e ai lettori è senza dubbio di insicurezza, inoltre sappiamo che chi pagherà il prezzo più alto in questa vicenda saranno quegli acquirenti costretti ad assemblare nuove build, per gioco o per lavoro poco importa.
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