Dopo oltre sessant’anni di autonomia, Eon Productions ha ceduto il controllo creativo del franchise di James Bond ad Amazon. L’accordo, stipulato all’inizio del 2025, ha avuto un costo sorprendentemente basso: 20 milioni di dollari, secondo quanto rivelano recenti documenti fiscali della società di produzione.

È un cambiamento molto importante per la saga che, dal 1962, è sempre stata gestita in modo indipendente dalla famiglia Broccoli. Ora, per la prima volta, la direzione artistica dell’agente 007 passa parzialmente nelle mani del colosso di Seattle, già proprietario degli Amazon MGM Studios.

La saga 007 passa ad Amazon, tra rispetto della tradizione ed esigenze moderne

L’operazione è emersa dopo un’inchiesta del The Wall Street Journal che aveva segnalato alcune tensioni tra Barbara Broccoli e Michael G. Wilson, storici produttori Eon, e i vertici di Amazon. Le divergenze riguardavano la visione futura del personaggio di Bond e il modo in cui il franchise dovesse evolversi nell’era dello streaming e dell’intelligenza artificiale.

Dopo l’acquisizione di MGM per 8,4 miliardi di dollari nel 2022, Amazon aveva ottenuto solo i diritti di distribuzione e produzione dei film, senza però poter intervenire sulle scelte creative. Questo limite ora è sparito grazie al nuovo accordo con cui Amazon può influenzare la direzione artistica, i temi e persino il casting dei prossimi capitoli.

La cifra di 20 milioni, emersa dai documenti fiscali di Eon, appare quasi simbolica se paragonata al valore commerciale della saga, stimato in diversi miliardi di dollari.

Tuttavia, secondo The Hollywood Reporter, l’accordo include meccanismi di partecipazione economica continua per la famiglia Broccoli, che continuerà a beneficiare degli utili attraverso una joint venture.

Per quanto concerne la direzione artistica del brand, Barbara Broccoli ha sempre difeso l’identità di Bond come personaggio britannico e imperfetto, capace di rappresentare un’idea di eroismo complessa e tradizionale. Amazon, invece, avrebbe spinto per una rilettura più contemporanea e, oseremmo dire, politically correct, chiedendosi se “la celebrazione di un agente segreto violento e misogino” fosse ancora adatta al pubblico di oggi.

Secondo quanto riportato, Broccoli non sarebbe contraria a un James Bond di colore o con un’identità diversa da quella eterosessuale, purché resti fedele alle radici britanniche del personaggio. Amazon, invece, avrebbe espresso preferenza per volti già noti e figure con grande seguito internazionale, in un’ottica più commerciale.

Queste differenze di vedute hanno reso la trattativa complessa, ma alla fine la famiglia Broccoli ha accettato di condividere la regia creativa, consapevole che l’ecosistema Amazon offre oggi la visibilità e le risorse necessarie per mantenere viva la saga.

Amazon ottiene il controllo creativo sulla saga di James Bond per appena 20 milioni di dollari 1

Il nuovo corso di 007 con Denis Villeneuve alla regia

Il primo film nato da questa nuova alleanza è già in lavorazione. Secondo fonti vicine alla produzione, sarà diretto da Denis Villeneuve (Dune, Blade Runner 2049), con David Heyman (Harry Potter) e Amy Pascal (Spider-Man: No Way Home) alla produzione e una sceneggiatura firmata da Steven Knight (Peaky Blinders).

Non è ancora stato annunciato il titolo ufficiale né l’attore che interpreterà il nuovo 007, ma Amazon ha già avviato un casting globale.

Lo stesso CEO Jeff Bezos avrebbe persino chiesto al pubblico, attraverso un sondaggio interno, quale attore vorrebbero nel ruolo. Il nome più votato è stato quello di Henry Cavill, già considerato ai tempi di Casino Royale nel 2006, quando poi il ruolo fu affidato a Daniel Craig.

Le riprese dovrebbero iniziare nel 2027, con un trailer previsto nel 2028 e l’uscita del film tra la fine del decennio e il 2029.

Ad Amazon passa adesso l’arduo compito di modernizzare Bond senza snaturarlo, trovando un equilibrio tra l’eredità cinematografica e le nuove sensibilità sociali.

Infine, pare che il colosso dell’e-commerce voglia anche espandere l’universo narrativo, valutando serie TV e spin-off, sul modello del successo ottenuto da The Rings of Power (nonostante i costi elevati e le recensioni contrastanti), afferma la fonte.