Con 3,5 milioni di unità vendute in soli quattro giorni, Nintendo Switch 2 si è già guadagnata il titolo di console con il miglior lancio commerciale di sempre; tuttavia, se da un lato la casa di Kyoto può giustamente brindare al successo della sua nuova piattaforma, dall’altro gli sviluppatori di terze parti devono fare i conti con una realtà ben più amara: la maggior parte dei giochi non firmati Nintendo sta vendendo molto meno del previsto, alimentando dubbi sul reale spazio riservato ai partner esterni.

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I giochi di terze parti per Nintendo Switch 2 non stanno vendendo come previsto

I numeri parlano chiaro, nel Regno Unito l’86% di tutte le copie fisiche vendute al lancio di Switch 2 è rappresentato da titoli Nintendo, escludendo il bundle con Mario Kart World la quota scende, ma solo al 48%, lasciando comunque ben poca aria agli altri publisher.

La situazione negli Stati Uniti non è molto diversa, il 62% delle vendite fisiche è attribuibile a giochi Nintendo, sempre senza contare i bundle; una tendenza che sembra confermare un dato ormai strutturale, gli utenti Switch, vecchi o nuovi, comprano Nintendo per giocare ai giochi Nintendo.

In questo panorama poco incoraggiante c’è però un titolo che riesce a distinguersi, Cyberpunk 2077, che si sta rivelando un vero e proprio caso di successo su Switch 2; secondo i dati riportati, la versione portatile del gioco targato CD Project RED ha superato le vendite di The Withcer 3 al lancio su Switch di prima generazione, un risultato che non arriva per caso.

Cyberpunk 2077 funziona interamente da cartuccia, senza necessità di download aggiuntivi, un dettaglio che ha giocato un ruolo chiave nel conquistare il pubblico Nintendo, tradizionalmente molto affezionato al formato fisico; in più, l’ottimizzazione tecnica e l’adattamento della UI all’ambiente handheld sembrano aver colto nel segno.

Sega, dal canto suo, si è posizionata come terzo attore commerciale sulla console grazie a titoli come Sonic X: Shadow Generations, Yakuza 0: Director’s Cut e Puyo Puyo Tetris 2S, ma nel complesso si tratta più di nicchie forti che di trend consolidati.

Le cause del flop commerciale dei giochi di terze parti sono molteplici, ma tutte piuttosto evidenti: innanzitutto l’80% delle console vendute al lancio era parte del bundle con Mario kart World, un’enorme base di utenti con un gioco già incluso (spesso anche comprato separatamente) limita di fatto l’interesse immediato per altri titoli.

In secondo luogo, la stragrande maggioranza dei giochi di terze parti disponibili finora su Switch 2 sono semplici porting, per chi possiede già un PC gaming, PlayStation o Xbox, non c’è un reale incentivo a ricomprare gli stessi giochi su una piattaforma portatile, a meno che l’ottimizzazione o l’esperienza d’uso non giustifichino l’acquisto.

Non va infine trascurato il malcontento legato al controverso sistema delle Game-Key Card, che richiedono il download nonostante l’acquisto fisico del titolo; una meccanica che mal si sposa con il DNA storico dei fan Nintendo i quali preferiscono avere un’esperienza completa su cartuccia, plug and play e senza sorprese.

In uno scenario in cui Nintendo continuerà a spingere fortissimo sui propri brand (con Donkey Kong Bananza e Pokémon Legends: ZA già in arrivo), le software house terze dovranno trovare nuove strategie per sopravvivere e distinguersi; i titoli portati su Switch 2 dovranno essere ben ottimizzati, completi e magari offrire qualcosa in più rispetto alle versioni già disponibili per altre console, un’esperienza portatile unica, funzionalità esclusive, caricamenti più rapidi, o semplicemente la comodità di avere tutto sulla cartuccia.

Nintendo Switch 2 conferma tutta la forza del brand, ma anche i suoi limiti strutturali sul fronte dell’apertura verso l’ecosistema di terze parti, il pubblico continua a volere Mario, Zelda, Pokémon e compagnia, lasciando poco spazio (almeno per ora) a chi cerca di inserirsi con titoli meno iconici, magari già conosciuti altrove.

Sarà interessante osservare se nei prossimi mesi la situazione si evolverà, magari con l’arrivo di giochi pensati esclusivamente per Switch 2 da sviluppatori esterni, o grazie a partnership strategiche che possano rilanciare la varietà dell’offerta videoludica sulla nuova piattaforma Nintendo.