Nella mattinata di oggi, giovedì 29 maggio, Elon Musk ha annunciato che lascerà il suo incarico di capo del Dipartimento per l’efficienza del governo degli Stati Uniti (DOGE in sigla). Si tratta di una rinuncia che era nell’aria da diverse settimane, anticipata da precedenti ridimensionamenti del suo impegno nel governo, rinuncia che lo stesso presidente degli Stati Uniti Donald Trump confermò a inizio aprile: «Musk ha delle aziende da portare avanti […] Ci sarà un momento in cui dovrà lasciare il governo».
C’entrano infatti le sue aziende, che negli ultimi mesi hanno riscontrato dei cali enormi causati anche dall’impegno politico di Musk, ovvero al suo aperto e notevole sostegno all’amministrazione Trump che è risultato evidentemente controproducente per vari motivi. Soprattutto Tesla è l’azienda che ha avuto la peggio. Oltre ai pessimi risultati finanziari, sono indicativi i vari atti vandalici contro le auto del marchio e alle stesse fabbriche dell’azienda che si sono ripetuti da mesi, in particolare dopo la vittoria di Trump alle elezioni presidenziali. Tanto che sono diventati popolari (soprattutto sui social) gli escamotage usati dai proprietari delle auto di Tesla per camuffare e prendere le distanze dalle politiche di Musk.
As my scheduled time as a Special Government Employee comes to an end, I would like to thank President @realDonaldTrump for the opportunity to reduce wasteful spending.
The @DOGE mission will only strengthen over time as it becomes a way of life throughout the government.
— Elon Musk (@elonmusk) May 29, 2025
Lasciare la politica e il suo incarico di capo del DOGE, impegno che ha portato in sostanza solo allo smantellamento dell’agenzia statunitense di aiuti internazionali USAID, è dunque una mossa che permette a Musk di dedicarsi maggiormente alle sue aziende oltre che ad allontanarsi via via dalla controversa figura di Trump e dalla sua politica, coinvolgimento che nel giro di pochi mesi ha avuto già notevoli conseguenze sugli investitori ma anche sui clienti e potenziali clienti delle sue aziende.
«Credo di aver dedicato un po’ troppo tempo alla politica, meno di quanto si possa pensare, perché i media tendono a sovrarappresentare qualsiasi argomento politico, perché i temi politici hanno molto risalto sui media. Non è che abbia lasciato le aziende. Era solo una questione di tempo relativo, probabilmente un po’ troppo ampio per quanto riguarda il governo, e l’ho ridotto significativamente nelle ultime settimane» ha risposto Musk alla domanda del giornalista di Ars Technica Eric Berger sulla possibilità che la politica abbia rallentato o danneggiato la sua azienda spaziale SpaceX.
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