Dopo l’integrazione (decisamente di successo) della tecnologia Gemini nella serie Galaxy S24, Samsung e Google Cloud alzano ulteriormente l’asticella dell’intelligenza artificiale domestica. L’annuncio, arrivato in queste ore, segna un nuovo e importante capitolo nella collaborazione tra i due colossi tech: Gemini farà ufficialmente parte dell’esperienza d’uso di Ballie, il simpatico robot domestico IA che Samsung aveva svelato al CES 2024, ma che ora acquisisce una valenza completamente diversa.
Ballie, il robot domestico di nuova generazione di Samsung, sarà alimentato da Gemini
L’idea di un assistente casalingo intelligente non è certo nuova (basti pensare ad Alexa e Google Assistant), ma con Ballie Samsung punta a portare questo concetto su un altro livello: grazie alla potenza del cloud e al ragionamento multimodale di Gemini, che sarà integrato proprio tramite Google Cloud, Ballie non si limiterà a rispondere ai comandi vocali, ma interagirà in modo dinamico e proattivo, adattandosi al contesto e anticipando i bisogni degli utenti.
Come sottolineato da Yongjae Kim, Vicepresidente Esecutivo della divisione Visual Display di Samsung Electronics:
Attraverso questa partnership, Samsung e Google Cloud stanno ridefinendo il ruolo dell’intelligenza artificiale in casa. Abbinando il potente ragionamento multimodale di Gemini alle capacità di intelligenza artificiale di Samsung in Ballie, sfruttiamo il potere della collaborazione aperta per inaugurare una nuova era di dispositivi AI personalizzati, che si muovono con gli utenti, anticipano le loro esigenze e interagiscono in modi più dinamici e significativi che mai.
Le potenzialità sono, almeno sulla carta, davvero interessanti: Ballie sarà in grado di gestire in modo autonomo una varietà di compiti domestici, dalla regolazione delle luci all’accoglienza degli ospiti, passando per la personalizzazione della routine giornaliera, l’impostazione di promemoria e molto altro; il tutto, ovviamente, in modo naturale e conversazionale.
Ma il vero salto di qualità arriva quando entra in gioco il ragionamento multimodale di Gemini, Ballie potrà comprendere dati audio, visivi e ambientali, processandoli in tempo reale per offrire risposte e azioni contestuali. Tanto per fare qualche esempio, se l’utente chiede: “Ehi Ballie, come mi vesto oggi?”, il robot potrà consigliare abbinamenti, accessori o modifiche allo stile sulla base delle condizioni meteorologiche o degli impegni in agenda.
E non finisce qui, se un giorno doveste sentirvi particolarmente stanchi, potreste semplicemente dirglielo, “Oggi mi sento stanco”, e Ballie sarà in grado tramite Gemini di accedere a fonti attendibili attraverso la Ricerca Google e suggerire consigli per migliorare l’energia, dall’alimentazione all’ambiente in cui si dorme, fino a suggerimenti per l’attività fisica o il monitoraggio del sonno.
Ballie, in questa sua nuova forma potenziata da Gemini, sarà disponibile a partire dall’estate 2025 negli Stati Uniti e in Corea del Sud, con una distribuzione globale che potrebbe (il condizionale è d’obbligo) estendersi nei mesi successivi, a seconda dell’interesse del mercato e della capacità di adattamento del sistema IA alle diverse lingue e culture.
L’annuncio conferma ancora una volta la direzione intrapresa da Samsung, che non vuole semplicemente integrare l’intelligenza artificiale nei suoi dispositivi, ma renderla un elemento centrale e distintivo della propria offerta. La collaborazione con Google Cloud si fa dunque sempre più solida e strategica, con Thomas Kurian (CEO di Google Cloud) che ha evidenziato:
Con Gemini su Google Cloud, Samsung dimostra come implementare l’intelligenza artificiale generativa su larga scala, integrandola direttamente nel cuore dei suoi prodotti più popolari. Questa partnership ampliata con Samsung sottolinea il nostro impegno nel fornire un’intelligenza artificiale affidabile e di livello enterprise che generi valore duraturo per i nostri clienti e per i loro clienti.
Se Ballie riuscirà a mantenere le promesse fatte, potremmo trovarci di fronte a una vera e propria rivoluzione nel modo in cui interagiamo con la tecnologia in casa, una rivoluzione non solo funzionale, ma anche relazionale, dove il robot non è più solo un assistente, ma una presenza attiva e consapevole nella nostra quotidianità.
Come sempre, restano ancora da chiarire alcuni aspetti fondamentali, come il prezzo, le lingue supportate, o l’effettiva autonomia del dispositivo, ma l’impressione generale è che Samsung stia preparando un lancio in grande stile, con l’obiettivo di ridefinire il concetto di smart home a partire da uno dei suoi elementi più “umani”, l’interazione.
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