Altroconsumo punta il dito contro Apple con una class action per abuso di posizione dominante per quanto riguarda lo streaming musicale. La nota associazione consumatori si scaglia contro la casa di Cupertino, in particolare per le modalità di pagamento degli abbonamenti ai servizi di streaming sui dispositivi del brand, e chiede risarcimenti per gli utenti.
Altroconsumo contro Apple per abuso di posizione dominante nello streaming musicale
“Apple non suona il p(r)ezzo giusto” si può leggere sul sito ufficiale Altroconsumo. Secondo l’associazione, tutti gli utenti di iPhone e iPad che hanno sottoscritto abbonamenti con servizi come Spotify Premium, YouTube Music, Amazon Music, Deezer, Tidal, Napster, SoundCloud e Qobuz potrebbero aver diritto a un rimborso. Per quale motivo? La questione è legata a quanto abbiamo visto lo scorso marzo, con la multa di 2 miliardi di dollari comminata ad Apple per aver mancato di informare i propri utenti adeguatamente per quanto riguarda le opzioni di pagamento alternative.
In particolare si parla di abuso di posizione dominante per la distribuzione di app di streaming musicale per gli utenti, perpetrata dall’azienda applicando agli sviluppatori di app come Spotify delle restrizioni che impedivano loro di informare gli utenti sui servizi di abbonamento musicale alternativi e più economici al di fuori dell’app. Apple ha infatti imposto una commissione fino al 30% ai concorrenti di Apple Music, che a loro volta l’hanno riversata sui consumatori aumentando i prezzi mensili.
Chi si è ad esempio abbonato a Spotify Premium tramite AppStore tra il giugno 2014 e il maggio 2016 ha subito un sovrapprezzo del 30%, che senza eventuali modifiche al metodo di pagamento è poi proseguito con una percentuale inferiore (15%) fino al giugno 2023. Altroconsumo stima danni per gli utenti europei del servizio di circa 421 milioni di euro.
“Per tutti questi motivi“, si legge sul sito di Altroconsumo, “chiediamo un risarcimento per gli abbonati ai servizi streaming concorrenti di Apple Music, che abbiamo calcolato essere in media 3 euro al mese, moltiplicato per i mesi per cui si è mantenuto il pagamento tramite Appstore“. Il rimborso medio previsto sarebbe di circa 100 euro, e naturalmente dipende dalla durata dell’abbonamento.
Euroconsumers, gruppo europeo di cui fa parte Altroconsumo, sta attualmente preparando i casi legali da presentare in tribunale in Italia, Belgio, Spagna e Portogallo nei prossimi mesi. Naturalmente azioni legali di questo tipo richiedono del tempo (possono essere richiesti anche anni), ma partecipare è gratuito e non richiede necessariamente essere soci di Altroconsumo: basta iscriversi attraverso l’apposito form. Per tutti i dettagli e per eventualmente aderire alla class action di Altroconsumo potete seguire questo link.
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