Se c’è una certezza è che Apple Intelligence – la suite di funzioni AI per iPhoneiPad e Mac – non arriverà con iOS 18 di ormai prossima uscita. L’aspetto interessante (anche se non in positivo) è che per avere a disposizione tutti gli strumenti di intelligenza artificiale previsti da Apple bisognerà attendere probabilmente iOS 18.2. Al di là delle attese questo ulteriore ritardo da parte di Cupertino potrebbe incidere (e non poco) sulle previsioni del fatturato da record trainate dal lancio di iPhone 16. L’ultima versione del melafonino, infatti, non avrà al momento del lancio Apple Intelligence e per usufruirne bisognerà attendere un bel po’ di tempo.

Il ritardo nel rilascio delle funzionalità di generazione delle immagini di Apple Intelligence

Dalle beta degli sviluppatori di iOS 18 è emerso chiaramente come le funzionalità Apple Intelligence non saranno disponibili se non fino al debutto di iOS 18.1. Ma con quella release non sarà completato il rilascio delle funzionalità AI. Per le funzionalità di generazione delle immagini come Image Playground (l’app per creare immagini partendo da un comando testuale) e Genmoji (lo strumento per creare emoji) bisognerà attendere probabilmente fino all’uscita di iOS 18.2.

Concretamente significa che iPhone 16 verrà presentato durante il Keynote di Apple, ma per avere tutto il pacchetto di funzionalità AI di Cupertino bisognerà attendere probabilmente fino a dicembre.

Alla base di questo rilascio con il contagocce c’è la volontà di prevedere adeguati test prima del rilascio definitivo. Di contro c’è però il problema di non sfruttare pienamente l’ondata mediatica e promozionale legata all’intelligenza artificiale. Inizialmente, infatti, Apple Intelligence sarà associato solamente a Photo Clean Up (la funzionalità per rimuovere elementi indesiderati dalle fotografie) e poco più.

I ritardi però per Apple non si limitano a questi. Anche l’integrazione di ChatGPT in Siri e le altre modifiche all’assistente vocale di Cupertino non arriveranno prima del prossimo anno.

Se i ritardi faranno sicuramente storcere il naso agli appassionati a risentire maggiormente di questi rallentamenti saranno gli utenti dell’Unione Europea. Apple ha già fatto sapere nei mesi scorsi che in Europa Apple Intelligence e altre funzionalità specifiche dei nuovi iPhone non arriveranno nel Vecchio Continente come conseguenza dei requisiti di interoperabilità previsti dal Digital Markets Act.