Le pile a bottone che alimentano piccoli dispositivi prima o poi dovranno essere sostituite, ma i risultati di un team di ricercatori dell’Università dello Utah potrebbero cambiare le cose un giorno.

I ricercatori stanno lavorando su una “cella piroelettrochimica” (PEC) che è in grado di garantire un’alimentazione elettrica permanente anche in assenza di luce solare, cavi o batterie di riserva.

La magia sarebbe possibile grazie alla fluttuazione della temperatura ambiente che produrrebbe tensione come una pompa di calore, ma al contrario.

Il PEC genera elettricità dal cambiamento della temperatura ambiente, ma essendo un processo puramente elettrochimico e non meccanico, non si tratta di una pompa di calore, ma piuttosto di una batteria di calore.

Allo studio delle batterie inesauribili a pompa di calore inversa

La cella PEC è composta da nanoparticelle contenenti titanio e bario incorporate in un tessuto sintetico poroso e quando la temperatura aumenta o diminuisce, le proprietà elettriche del sistema cambiano in modo tale che dalla variazione di potenziale viene generata una tensione.

Un condensatore o una batteria ricaricabile convenzionale possono utilizzarlo per immagazzinare elettricità che a sua volta alimenta il dispositivo intelligente.

I prototipi sviluppati in laboratorio possono estrarre 100 microjoule (0,001 wattora) da un’area di un centimetro quadrato riscaldandola o raffreddandola una volta.

Questa tecnologia è ancora sperimentale, ma potrebbe già essere utilizzata ad esempio in orologi da polso classici e sensori di temperatura esterni, in quanto ha le dimensioni giuste e fornisce potenza sufficiente.