Amazon e il Viminale hanno da poche ore annunciato un report condiviso chiamato “La contraffazione online: Analisi del fenomeno, modi operandi e attività di contrasto”, documento che si configura come frutto degli impegni presi dalle due realtà con la sottoscrizione di un Memorandum of Understanding, risalente al luglio 2023, e poi sfociato nella condivisione dei primi dati statistici relativi alla vendita di prodotti contraffatti su internet (datato ottobre 2023).

Questo nuovo documento vuole rappresentare la sintesi delle esperienze congiunte di Amazon e del Viminale nella lotta alla contraffazione online, con l’obiettivo di contribuire a migliorare la sinergia tra enti pubblici e aziende private.

Amazon e Viminale proseguono uniti nella lotta alla contraffazione

Amazon e il Viminale hanno annunciato di avere pubblicato un report condiviso, presentato la scorsa settimana presso il centro di distribuzione novarese del colosso dell’e-commerce, che si pone l’obiettivo di “ampliare la rete dei soggetti impegnati nella lotta alla contraffazione e nella tutela della proprietà intellettuale, favorendo la collaborazione tra pubblico e privato a ogni livello per sviluppare attività di formazione e strumenti di condivisione“.

Alla stesura del report ha partecipato anche Indicam (rappresentata dal direttore generale Juna Shehu, visibile al centro nell’immagine di copertina), un’associazione d’imprese per la tutela della proprietà intellettuale e la prevenzione delle pratiche sleali di commercio.

Nel report viene evidenziato come, a fronte della sensibile crescita del commercio elettronico registrata negli ultimi anni, la criminalità abbia avuto la capacità di adattarsi ai nuovi scenari, ponendo nuove sfide per contrastare la contraffazione online. Per consultare il testo integrale del report, vi basterà cliccare su questo link.

Di seguito riportiamo le parole di Stefano Delfini (a sinistra nell’immagine di copertina), Direttore del Servizio Analisi Criminale presso la Polizia di Stato:

Il Servizio Analisi Criminale, Ufficio interforze del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, sviluppa una serie di progetti integrati in chiave anticontraffazione, tra cui il Memorandum d’intesa sottoscritto con Amazon nel luglio scorso, che promuove nuove metodologie multidisciplinari, che favoriscono la collaborazione tra pubblico e privato. L’intesa è volta a contrastare la contraffazione sui mercati online, che negli ultimi anni ha registrato una considerevole espansione, facendo emergere nuove sfide per il law enforcement. In considerazione dei nuovi scenari criminali, è stato realizzato, insieme ad Amazon, un report condiviso dal titolo La contraffazione online “Analisi del fenomeno, modi operandi e attività di contrasto”.

La presenza oggi di INDICAM (associazione di imprese dei più noti marchi sul mercato) da sempre impegnata nella lotta alla contraffazione è per noi molto importante. L’analisi dei dati evidenzia come, a partire dal 2019, si registri un sensibile incremento delle operazioni di contrasto del commercio online dei prodotti usurpativi. L’analisi congiunta delle operazioni elencate nel Report ha evidenziato i modi operandi adottati dai contraffattori che, favoriti dall’anonimato della rete, cercano di sottrarsi alle indagini del law enforcement con sistemi sempre in continua evoluzione. Le evidenze dimostrano che il percorso tracciato per prevenire e contrastare il nuovo fenomeno delle vendite online di merci contraffatte si sta dimostrando efficace, grazie alle collaborazioni avviate con i principali stakeholders, quali Amazon e Indicam.

Sull’argomento si è pronunciato anche Alessandro Nicolis (a destra nell’immagine di copertina), Capo della divisioni europee Extrenal Relations e Trust & Safety presso Amazon:

Da sempre in Amazon la nostra priorità è quella di costruire un ambiente sicuro e affidabile per i nostri clienti. Nel 2023 abbiamo impedito oltre 700.000 tentativi di creazione fraudolenta di account e individuato e rimosso più di 7 milioni di articoli contraffatti. Questo successo è stato reso possibile dal nostro approccio basato su solidi controlli proattivi, innovativi strumenti di protezione dei marchi e sulla collaborazione pubblico-privato per prevenire la contraffazione in tutto il settore. Siamo quindi molto orgogliosi della collaborazione avviata con il Ministero dell’Interno che ci permette di poter mettere a fattor comune le nostre risorse. In particolare, la protezione dei marchi e del Made in Italy si inserisce nel nostro più ampio impegno a supportare la crescita delle 21.000 Piccole e Medie Imprese italiane che vendono nel nostro negozio online e a promuovere il Made in Italy nel mondo.