Dagli Stati Uniti arriva una notizia che conferma le difficoltà che il settore delle auto elettriche sta incontrando negli ultimi mesi: Tesla, azienda leader del mercato e per molti anche quella che più lo rappresenta, ha fatto registrare i risultati peggiori in termini di vendite degli ultimi anni.

Negli ultimi mesi gli analisti avevano rivisto al ribasso le previsioni sulle vendite trimestrali di Tesla ma, a quanto pare, non abbastanza e la casa automobilistica guidata da Elon Musk nei primi 90 giorni del 2024 ha consegnato solo 386.810 veicoli.

Le vendite di Tesla al di sotto delle aspettative

Stando a quanto è stato reso noto dal colosso statunitense, nel primo trimestre di quest’anno l’azienda ha prodotto oltre 433.000 veicoli, consegnandone quasi 387.000 (quasi 370.000 Model 3 o Model Y e quasi 17.000 altri modelli), con una diminuzione pari ad oltre l’8%.

Sempre a dire del produttore, il calo dei volumi è stato in parte dovuto alla fase iniziale della rampa di produzione della versione aggiornata di Tesla Model 3 presso lo stabilimento di Fremont, alla chiusura degli stabilimenti a causa dei problemi per le spedizioni in seguito al conflitto nell’area del Mar Rosso e ad un incendio nella Gigafactory di Berlino.

Come diretta conseguenza per i risultati annunciati da Tesla, il valore delle sue azioni è sceso del 4,9%, arrivando così al -33% da quando è iniziato il 2024.

Tesla nei mesi scorsi non ha nascosto di temere possibili cali delle vendite e ciò per vari motivi, dalla perdurante crisi economica alla crescente competitività dei produttori cinesi.

Non manca chi attribuisce anche ad Elon Musk delle colpe per le difficoltà incontrate da Tesla: l’eccentrico miliardario, infatti, è accusato di avere spesso dei comportamenti, soprattutto sui social network, capaci di attirare su di sé (e sulle sue aziende) le antipatie di tante persone.

Ma probabilmente alla base della diminuzione delle vendite vi è semplicemente un calo della domanda e ciò forse potrebbe riguardare l’intero mercato delle auto elettriche. Nei prossimi mesi ne sapremo di più.