L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) intensifica la lotta alla pirateria audiovisiva promettendo multe che possono arrivare a migliaia di euro per chiunque venga colto a guardare materiale audiovisivo pirata, come ad esempio le partite di calcio.

Le autorità competenti stanno quindi prendendo di mira non solo i fornitori dei servizi illegali, ma anche gli stessi utenti fruitori.

Per quanto riguarda l’Italia, il commissario dell’AGCOM Massimiliano Capitanio ha annunciato l’imminente arrivo di multe che vanno da 150 a 5.000 euro per chiunque usufruisca di materiale audiovisivo pirata non solo attraverso IPTV illegali, ma anche tramite app scaricate da Google Play Store, Apple Store e Amazon Store, nonché attraverso siti web illegali facilmente accessibili.

In arrivo multe salate anche per chi guarda materiale audiovisivo pirata

Capitanio ha sottolineato che questa misura si è resa inevitabile nell’ambito della lotta contro la pirateria audiovisiva, aggiungendo che anche la Spagna si sta muovendo nella stessa direzione, ma in che modo verrà represso il fenomeno?

In pratica, su richiesta di un giudice, gli operatori dovranno fornire nome, cognome, numero identificativo, indirizzo dell’abitazione e fatturazione della persona titolare del contratto di accesso a Internet associato a un determinato indirizzo IP che ha fruito di contenuti piratati.

Secondo alcune indiscrezioni, la Spagna starebbe cercando anche un modo per ottenere dalle big tech come Google i dettagli degli account che hanno scaricato applicazioni utilizzate per visualizzare contenuti IPTV illegali.

Tuttavia è importante chiarire che queste misure non hanno lo scopo di colpire gli utenti occasionali o ignari, ma piuttosto quello di contrastare la fruizione sistematica di contenuti illegali.

Le autorità sperano che l’applicazione di queste sanzioni possa scoraggiare la domanda di contenuti piratati, indebolendo così il modello di business illegale delle organizzazioni criminali coinvolte.

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