Sono ben 13.906 i nuovi punti di ricarica installati in Italia nel 2023, di cui 3.450 nell’ultimo trimestre dell’anno. Numeri importanti, che segnano una crescita da record per l’infrastruttura di ricarica italiana. Questi dati vengono da un rapporto di Motus-E, un’associazione italiana di operatori industriali, filiera automotive, mondo accademico e movimenti di opinione che punta ad accelerare la mobilità elettrica, associazione secondo la quale ci sono oltre 50.000 colonnine di ricarica a uso pubblico nel nostro paese. A seguire alcune informazioni utili per contestualizzare meglio il tutto.

Superati i 50.000 punti di ricarica in Italia: dove ce ne sono di più

Per la precisione sono 50.678 i punti di ricarica a uso pubblico presenti in Italia rilevati il 31 dicembre 2023, anno che ha segnato una crescita da record per l’infrastruttura di ricarica italiana, superiore a quella di paesi come Francia, Germania e Regno Unito. Sono maggiori rispetto a questi ultimi anche il rapporto fra ricarica e lunghezza complessiva della rete stradale e il rapporto fra punti di ricarica e veicoli elettrici circolanti (che tuttavia sono molti meno da noi): 23 ogni 100 auto elettriche in Italia, 14 ogni 100 in Francia, 10 ogni 100 in Germania e nel Regno Unito.

I 13.906 nuovi punti di ricarica installati nel 2023 contro i 10.748 dell’anno precedente, quasi raddoppiati rispetto al 2021 (+94,7%), pongono il nostro paese sulla buona strada per rendere possibile la transizione energetica, nonostante ci siano ancora delle notevoli differenze fra regioni. Con 9.395 colonnine di ricarica, la Lombardia si pone al primo posto con a seguire il Piemonte con 5.169, il Veneto con 4.914, il Lazio con 4.659 e l’Emilia-Romagna con 4.253. Bene anche la Campania, la seconda regione per crescita dell’infrastruttura con 2.961 nuove installazioni. Complessivamente il nord vanta il 58% dei punti di ricarica totali italiani, i sud e le isole insieme il 23%, e il restante 19% il centro.

Restringendo il discorso alle città, è Roma quella che conta più punti di ricarica (3.588), seguita da Milano (2.883) e da Napoli (2.652), classifica invertita se si considera il numero di punti di ricarica per km² di superficie: prima Napoli con 225 punti ogni 100 km², davanti a Milano (183 punti ogni 100 km²) e a Roma (67 punti ogni 100 km²).

Raddoppiano le colonnine di ricarica in autostrada, che hanno raggiunto quota 932 (sempre considerando i dati del 31 dicembre 2023): cioè un’area autostradale di servizio ogni 3 ne è dotata. Il 61% supportano la ricarica rapida potenzae superiori ai 150 kW.

“I numeri ci parlano di un’Italia che sa essere al passo coi tempi e che, con il pieno utilizzo delle risorse dedicate del PNRR – su cui si attendono aggiornamenti dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica – potrà avvalersi di una rete di ricarica tra le più avanzate d’Europa, aumentando ulteriormente anche la capillarità. Ma la corsa delle colonnine di ricarica deve essere affiancata da un’espansione del mercato delle auto elettriche, che vede l’Italia troppo indietro rispetto agli altri major market europei” ha commentato il segretario generale di Motus-E, Francesco Naso. Per maggiori dettagli, qui trovate il comunicato stampa di Motus-E.

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