Venerdì 2 febbraio, il Consiglio dell’Unione Europea e il Parlamento europeo hanno annunciato l’accordo provvisorio sulla nuova direttiva sul diritto alla riparazione, una misura volta a incentivare l’economia circolare. Facilitando e rendendo più convenienti le riparazioni, l’Europa vuole cioè viceversa frenare lo smaltimenti dei prodotti, estendendone la garanzia, introducendo una piattaforma online dedicata alle riparazioni e altri strumenti utili.

I punti chiave della nuova direttiva sul diritto alla riparazione europeo

“Molto spesso, quando l’aspirapolvere, la lavastoviglie, una macchina da caffè o qualsiasi altro prodotto si rompe o è difettoso, è più facile smaltirlo e acquistarne uno nuovo che farlo riparare, soprattutto quando è scaduta la garanzia legale. La direttiva concordata oggi dai colegislatori crea degli incentivi per i consumatori per prolungarne la vita tramite riparazioni, e di conseguenza per ridurre gli sprechi e promuovere modelli di business più sostenibili”. Nel comunicato stampa il Consiglio dell’Unione Europea motiva così la nuova misura in via di definizione, facendo inoltre chiarezza sugli strumenti che intende utilizzare per promuovere l’economia circolare incentivando le riparazione dei prodotti, anche smartphone, smartwatch, notebook e altri dispositivi di elettronica di consumo.

Fra questi strumenti, c’è la possibilità dei consumatori di chiedere ai produttori di riparare prodotti riparabili ai sensi del diritto dell’UE, un modulo gratuito contenente tutte le informazioni chiave utili sulla riparazione, un’unica piattaforma online europea (al posto di 27 piattaforme nazionali) per facilitare l’incontro fra consumatori e riparatori, oltre all’estensione di 12 mesi del periodo di responsabilità del venditore in seguito alla riparazione di un prodotto. Il testo concordato riporta inoltre che i produttori sono chiamati a effettuare le riparazioni necessarie entro termini e prezzi ragionevoli, laddove il servizio non venga offerto gratuitamente, periodi e cifre che variano in base al prodotto in questione, e di cui non sono emersi ulteriori dettagli.

Raggiunto l’accordo provvisorio per la nuova direttiva sul diritto alla riparazione fra il Consiglio dell’Unione Europea e il Parlamento europeo, dovrà essere approvato e adottato formalmente da entrambe le istituzioni, prossimi passi che precedono l’effettiva ufficializzazione.

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