Secondo quanto riferito da Bloomberg, l’amministratore delegato di OpenAI Sam Altman sta raccogliendo fondi con lo scopo di costruire una rete di impianti di produzione di chip destinati alle applicazioni di intelligenza artificiale.

Stando a quanto riportato sembra che Altman ritenga che fonderie affermate come TSMC, Samsung Foundry e Intel Foundry Services non saranno in grado di soddisfare la domanda di chip AI nei prossimi anni.

Sam Altman vuole competere con Intel, TSMC e Samsung?

OpenAI attualmente utilizza le GPU A100 e H100 di Nvidia per il suo popolare servizio ChatGPT e secondo un  rapporto di ottobre l’azienda sta esplorando da tempo modi per sviluppare i propri processori AI, come del resto stanno facendo anche altri colossi tecnologici.

Ma a quanto pare Altman vuole fare qualcosa di diverso, ovvero realizzare una rete di fabbriche di chip AI. L’impresa avrebbe una portata finanziaria considerevole, poiché il rapporto parla di una cifra compresa tra gli 8 e i 10 miliardi di dollari, giusto per iniziare.

Il rapporto non specifica se Altman intende acquistare una fonderia consolidata per produrre chip AI o costruire una nuovissima rete di fabbriche che soddisfi le esigenze di OpenAI e potenzialmente dei suoi partner, ma in ogni caso una fabbrica in grado di produrre chip di classe 3 o 2 nm in grandi volumi può costare 30 miliardi di dollari.

Inoltre OpenAI dovrebbe raggiungere degli standard in grado di competere con fonderie affermate come TSMC, Samsung Foundry e Intel Foundry Services.

Quello di Altman è sicuramente un progetto ambizioso e il suo impegno potrebbe sconvolgere il settore delle fonderie.

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