Meta ha annunciato che sta lavorando con persone che parlano fluentemente ebraico e arabo per monitorare e rispondere alla situazione in Israele.

La società afferma di aver rimosso “sette volte più contenuti su base giornaliera” rispetto ai due mesi precedenti per moderare la disinformazione e i contenuti illeciti sulle sue piattaforme.

L’annuncio sembra una risposta al commissario europeo Thierry Breton che nei giorni scorsi ha scritto una lettera aperta a Meta, X e TikTok ricordando alle società i loro obblighi di limitare la disinformazione e i contenuti illegali sulle loro piattaforme, inclusa la diffusione di contenuti terroristici e violenti e discorsi di incitamento all’odio.

Meta ha rimosso molti più contenuti illegittimi in risposta alla crisi in Israele

Breton ha scritto che la Commissione sta assistendo a un’ondata di contenuti illegali e disinformazione diffusi nell’UE attraverso determinate piattaforme e ha urgentemente esortato i diretti interessati a garantire che i loro sistemi siano efficaci nel moderare la situazione.

In quest’ottica Meta afferma inoltre che sta adottando misure più temporanee come il blocco degli hashtag e la priorità nei report di Facebook e Instagram Live relativi alla crisi in Israele e di aver istituito un centro operativo speciale composto da esperti che parlano fluentemente ebraico e arabo per rispondere alla situazione.

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