C’è stato un tempo in cui, ovunque volgessimo lo sguardo, eravamo circondati da offerte mirabolanti, tutti gli store fisici e online facevano a gara per attirare i consumatori grazie a forti sconti messi in bella vista con un accattivante prezzo barrato e una notevole percentuale di sconto.

Quei giorni però sono finiti, se infatti vi fosse capitato negli ultimi due giorni di sfogliare uno dei tanti volantini delle varie catene di elettronica di consumo presenti nel nostro Paese (sia nella classica versione cartacea che in quella digitale), potreste aver notato una sostanziale differenza rispetto a poco tempo fa: sono praticamente sparite le indicazioni delle offerte con il prezzo barrato.

Cosa è successo? I negozi hanno deciso di smettere di offrire ottimi sconti ai propri clienti e vendere la merce a prezzo pieno? Ovviamente no, è semplicemente entrato in vigore il decreto Omnibus, scopriamo insieme di cosa si tratta.

Entra in vigore il decreto Omnibus per combattere le finte offerte

Come anticipato in apertura, potreste aver notato negli ultimi due giorni qualcosa di diverso durante i vostri acquisti tecnologici, non solo sfogliando un volantino alla ricerca della migliore offerta, ma anche magari passeggiando all’interno di un punto vendita della grande distribuzione, potreste esservi accorti dell’improvvisa scomparsa delle offerte con il prezzo barrato sui cartellini dei prodotti esposti.

Il tutto è dovuto all’entrata in vigore del decreto Omnibus in data 3 luglio 2023, decreto che aderisce all’omonima direttiva europea (Direttiva UE 2019/2161); secondo le nuove regole qualora venisse fatta una promozione su un prodotto (con conseguente prezzo barrato e relativa percentuale di sconto) dovrà essere chiaramente esposto al consumatore il prezzo precedente applicato dal venditore.

C’è una doverosa precisazione da fare, il decreto con la dicitura “prezzo precedente” intende il prezzo più basso che ha raggiunto quel prodotto nei 30 giorni precedenti, non è dunque più consentito utilizzare il prezzo di listino (barrato), spesso gonfiato ad hoc per far sembrare la promozione ancora più allettante, ma che magari da tempo non rispecchia più il valore di mercato del prodotto.

Lo scopo della nuova normativa è quello di evitare che i consumatori si facciano trarre in inganno da finti sconti, tentando quindi di garantire loro un’esperienza di acquisto più consapevole. La conseguenza dell’entrata in vigore della nuova norma, come già detto, è stata la scomparsa di quasi tutti gli sconti dai volantini e dagli stessi punti vendita della grande distribuzione.

Il discorso vale non solo per i negozi fisici ovviamente, ma anche per quelli online, anche se con qualche doverosa precisazione: navigando su Amazon infatti potreste ancora notare alcuni sconti con il prezzo barrato, la nota piattaforma ecommerce grazie alla sua natura di marketplace (ovvero uno store che ospita al proprio interno diversi venditori di terze parti) non è obbligata dalla legge a monitorare il comportamento dei venditori terzi, che sono direttamente responsabili del proprio operato.

Ad ogni modo anche su Amazon potrete notare un netto calo di alcune tipologie di sconto, le offerte con sconti del 50% sono quasi scomparse, e anche le offerte a tempo sembrano ora meno allettanti, soprattutto considerando che dove è presente il prezzo barrato, è evidente una differenza minima che si riduce a qualche euro.

Insomma, d’ora in poi, grazie al decreto Omnibus i consumatori dovrebbero essere maggiormente tutelati nei propri acquisti, finendo per valutare un prodotto non più in base alla presunta percentuale di sconto, ma in base al prezzo a cui viene venduto.

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